-Ripeti con me- mi incitó Annabeth - pros timin ton theon.
-Okay...pros timone tu pantheon?-
-No!- sbraitó lei - pros timin ton theon, ma lasciamo stare-
Era da dopo aver fatto colazione (tra l'altro anche molto abbondante) che Annabeth mi aveva segregata nella casa di Atena per imparare qualcosa di più sul Greco, ma se sei una schiappa (come me) neppure Annabeth Chase riuscirà a impartirti qualche "sana" lezione di Greco antico.
-Il Greco non fa per te, strano...ma non fa per te, assolutamente NO!-
-Hai qualche libro da prestarmi? Sai... I miei sono a casa-
Annabeth sorrise con le labbra che le arrivavano da un orecchio all'altro. Camminó verso un muro coperto da un poster di uno show televisivo chiamato "Geni Olimpici" in onda sul canale omega dal 2000 a.c...okay. Annabeth toccó quattro punti ben precisi e una specie di porta comparve dal nulla. Spalancai la bocca. Annabeth si giró verso di me soddisfatta.
-Ti conviene chiudere la bocca o ci entrerà dentro una dracma- mi consiglió lei .
-Una dacosa?-
-Lascia stare ed entra!- mi ordinó addentrandosi nel buio.
Ripensandoci, non mi serve un libro. Mi alzai ugualmente dalla sedia ed entrai in quella stanza buia. Per qualche terrorizzante secondo non vidi nulla e pensai di essere diventata ceca, ma poi pile di libri, scaffali a loro volta pieni di libri, libri, libri e ancora libri.
-Datemi un letto e mi trasferisco quì- dissi correndo si è giù per l'enorme stanza. -Quando pensavi di mostrarmi questa bellezza?- le chiesi in tono di rimprovero fermandomi di fronte a lei.
-È la mia collezione segreta, sai non la mostro mica a tutti- si giustificó.
-Ti capisco, neanche io la farei vedere a nessuno. Odio prestare i miei libri- sbuffai toccando la copertina di un libro polveroso.
-Allora non sono l'unica!-
-Cosa?- non la stavo seguendo, ero concentrata su quel vecchio libro.
-Anche io ODIO prestare i miei libri, sento un vuoto dentro quando non sono quì...- si avvicinó ad uno scaffale di libri e ne pescó uno, si sedette ad una scrivania e inizió a leggere.
Il libro, sotto parecchi strati di polvere, nascondeva una copertina verde smeraldo con su incise in oro, credo, le lettere Alfa ed Omega. Se non mi sbaglio dovrebbero essere la prima e l'ultima lettera dell'alfabeto Greco, no? Non sapevo come chiamarlo...non aveva un nome, quindi lo chiameró Libro. Ad ogni modo...Libro mi incuriosiva davvero molto ed iniziai a sfogliarlo. Con mio enorme stupore scoprii di saper leggere e capire il Greco antico, ma non sapevo ripeterlo. Chiamatela ironia della sorte. Parlava di armi e mostri, insomma, era una guida su "come sopravvivere fuori dal campo mezzosangue". Scoprii che la mia spada era appartenuta a una delle vestali del tempio della dea del focolare, Vesta...credo, non ne sono molto sicura. Ad ogni modo questa vestale si chiamava Elena (questa strana coincidenza mi fece saltare sulla sedia, letteralmente) e fu seppellita viva per aver usato la sua arma nel tempio. A quanto pare Elena provó a giustificarsi dicendo che si era difesa dal l'attacco di una ma ricorda, ma non le credettero Perchè il tempio di Vesta era un luogo sacro *bla bla bla* e nessun mostro *bla bla bla* poteva entrarci. Morale della favola? È stata seppellita viva il giorno del suo sedicesimo compleanno. Dio cane, come mi imbestialii.
-Annabeth- la chiamai cercando di restare calma -posso prendere il libro?-
Lei annuii distrattamente e non persi tempo: mi fiondai fuori dalla casa di Atena correndo e spingendo semidei a destra e manca cercando di raggiungere la casa di Ade. Bussai alla porta con il fiatone è un ragazzo pressochè della mia età con una maglia nera mi aprì la porta sbuffando.
-Che ci...?- provó a chiedermi, ma io lo spintonai ed entrai nella casa -Prego, entra pure-
-Ho bisogno di una mano- affermai cercando la pagina giusta del libro.
-Oh, grazie di avermelo chiesto- disse lui con finta premura -Si, sto bene e no, non sono arrabbiato con te per avermi quasi fatto AFFOGARE!!-
-Scusa, ma adesso sei quì ed ho bisogno del tuo aiuto- gli supplicai.
Sbuffó e chiuse la porta poi, trascinando i piedi, si sedette accanto a me sul letto.
-Allora?-
-Ho trovato questo libro nella biblioteca di...- non potevo certo spifferargli tutto sulla biblioteca, così diedi spazio alla mia fantasia -una mia zia a Washinton D.S. Non so come l'ho trovato nello zaino e lo stavo sfogliando- Nico annuiva tenendo sempre alzato il sopracciglio destro, come per decidere se credermi o no. Io allungai la mano e glielo abbassai. Mi stava dando sui nervi, ma poi continuai il mio racconto.
#SPAZIOAUTRICE
oggi vi lascio con la...
S... U... S... P... A... N... C... E...
Non gettatemi nel Tartaro 😫😁
Aggiorneró presto, GIURO!
€lena.
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la profezia
Fanfiction[Spoilers of PJO & HOO] !COMPLETATO! Ci sono scuole e scuole, si è sempre detta Elena. Lei, fin ora, ha sempre frequentato scuole "speciali" pensate e costruire per persone "speciali" quale lei è. Sua madre, dopo l'ultima espulsione dovuta a un peta...