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≪Ma...tu...che...come?≫ balbetto gesticolando verso i rametti ormai inceneriti.
Leo mi sorride soddisfatto e si risiede accanto a me. Mi lascia il tempo di assimilare la notizia, cioè che ho un amico che puó incenerire ogni forma di organismo come se avesse delle fiamme ossidriche incorporate. Immagino Leo Valdez, con dei fucili sputa fiamme al posto delle braccia, che corre per il campo mezzosangue riducendo tutto ció che ha di fronte in un cumulo di cenere. Rido mentalmente.
≪Conosci questa canzone?≫ mi chiede.
Mi trattengo dall' urlargli contro:
"Per tutti i satiri del cielo! Io adoro questa canzone. Secondo te non la conosco? Ma fammi il favore, plebeo. Io sono la Dea suprema delle canzoni di Ed Sheeran, guarda e impara, mortale!"
Mi ricompongo e rispondo con calma.
≪Sì≫
Vorrei cantarla, a squarciagola, ma so che ne risentirebbero le orecchie dei miei amici. Leo si schiarisce la voce.
≪Vuoi ballare?≫ mi chiede.
Sobbalzo sorpresa. Lo sentite questo rumore? È il mio cuore che balla il tip tap e poi si suicida impiccandosi con un'arteria. Non fraintendete, vi prego. Il mio è soltanto imbarazzo, se c'è una cosa che io non so fare è ballare da sola senza uccidere qualcuno, figuriamoci con un'altra persona. Poi, stiamo parlando di Leo: un ragazzino che ha appena dato fuoco a dei rametti con uno schiocco di dita. E se si arrabbiasse perchè gli ho pestato un piede e mi desse fuoco? No grazie. Morire bruciata non è tra i miei programmi per il futuro.
≪Non è il caso≫ declino l'offerta.
≪Non mordo mica!≫ si difende lui.
≪Già, ma dai fuoco alle cose!≫ gli dico indicandogli il fuoco.
Sorride colpevole, come se si fosse appena ricordato di questa sua abilità sovrannaturale.
≪Non trasformeró la figlia di Poseidone in una torcia umana, promesso≫
Si alza e si pulisce i pantaloni, mi porge una mano che peró rimane per alcuni secondi a mezz'aria.
"Vi prego, fate che non muoia tra le fiamme"
Prendo la sua mano e mi metto in piedi.
E cosa dovrei fare ora?
A quanto pare lui ne sa quanto me perchè si gratta la nuca nervosamente guardandosi i piedi. Poi il mio istinto prende il sopravvento, come quando combattevo -per così dire- durante la caccia alla bandiera, e faccio l'unica cosa che mi sembra logica: lo abbraccio.
Sono felice che il fuoco abbia smesso di bruciare, che nessuno mi possa vedere, che Leo non mi possa vedere in faccia, come non puó farlo nessun altro.
Sento le gote farsi sempre più calde ed inizio a sospettare che probabilmente la mia faccia prenderà fuoco tra circa tre secondi. Sto arrossendo perchè sto abbracciando un ragazzo, anzi, sto andando a fuoco perchè sto abbracciando un ragazzo (una delle cose che non ho mai fatto nella mia vita, eh sì... La mia vita sociale è piuttosto noiosa).
Leo sembra sorpreso quanto me: lo sento rigido, teso, come un tronco di legno, ma dopo un paio di secondi ricambia ed iniziamo a muoverci in cerchio. Mi sento una bambina. Una bambina che non sa ballare. Una bambina che probabilmente sta per sciogliersi dall'imbarazzo.
[Leo's point of view]
Dire che sto per morire per autocombustione non è un modo di dire: sono sul punto di accendermi, nel più vero senso della parola.
Elena mi ha colto alla sprovvista abbracciandomi, mi ha comunque salvato da una situazione in cui entrambi saremmo rimasti a fissarci i piedi -e avremmo potuto dire addio al ballo-, ma mi ha preso alla sprovvista.
Ho ricambiato il suo abbraccio da panda coccoloso solo quando mi sono accorto di essermi trasformato in una tavoletta di bronzo celeste: immobile e inerme. Stiamo girando in tondo avvinghiati come stanno facendo gli altri, con l'unica e piccolissima differenza, che il nostro fidanzamento è reale tanto quanto PeppaPig o Dora l'esploratrice.
Elena sta sussurrando parole incomprensibili contro il mio petto, si...il mio petto. Nel caso non lo sappiate io ho comunque quasi diciassette anni. DICIASSETTE. D-I-C-I-A-S-S-E-T-T-E. E lei ne ha QUINDICI, ed è anche di bassa statura -non una tappa...ma non è chissà quale altezza stellare. Ad ogni modo, sussurra delle cose incomprensibili -cavallese? Pescese, bho!. Capisco, solo dopo, che sta cantando così cerco di concentrarmi e farmi crescere le orecchie (in senso metaforico, io non sono Frank) abbastanza da poter sentire meglio.
I'm out of touch, I'm out of love.
I'll pick you up when you're getting down.
And of all these things I've done I think I love you better now.
L'intensità della sua voce aumenta man mano che la canzone va avanti. Probabilmente si è dimenticata di star cantando oppure c'è qualcuno che sta premendo il pulsante "+" del volume sul suo telecomando.
"Basta pensare alle persone come fossero TV, ascolta Leo!" mi rimprovero.
I'm out of sight, I'm out of mind
I'll do it all for you in time.
And of all these things I've done I think I love you better now.
Adesso possono sentirla tutti, ma proprio tutti, persino i nostri "amici" del campo Giove e non credo dispiaccia a nessuno. Ha una voce dolce e decisa. Quando canta, potrebbe sembrare quasi innocua, ma sappiamo bene tutti che in realtà è una mini-Annabeth in fase di sviluppo, sempre sulla difensiva e sempre sarcasticamente sarcastica (?). La canzone è finita, Ed Sheeran finalmente puó dormire. Mi separo lentamente da Elena che intanto inizia ad accorgersi del fatto che tutti noi l'abbiamo sentita cantare. Non ne sembra felice, anzi, credo potrebbe ucciderci tutti del genere:
"Potresti sentirmi cantare, ma poi dovrei ucciderti"

#SPAZIOAUTRICE
Perdonate la mia crudeltà, vi ho fatto aspettare un casino di tempo, scusate •~•.
Spero che questo capitolo vi piaccia.
Come ho già scritto nei commenti io e i capitoli romantici non siamo sulla stessa barca a meno che Poseidone non ci tiri brutti scherzi.
Fatemi sapere se vi è piaciuto o se avreste preferito non leggerlo per quanto brutto e privo di senso logico (credo sia probabile, considerato che l'ho scritto io...ma: MAI DIRE MAI, no?).
Grazie per i voti, per i commenti, per le visualizzazioni, per tutto a tutti❤️
€lena.

la profeziaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora