-Largo!- urló un ragazzo a pochi passi da noi.
Io e Annabeth ci spostammo subito per permettergli di tuffarsi nel lago. Alcune Driadi scapparono in tutte le direzioni mentre il ragazzo nuotava verso la riva.
-Chi è?- chiesi ad Annabeth indicandogli il biondino che si era buttato in acqua.
-Oh, credo si chiami Max. Anche lui è nuovo, ma è già stato riconosciuto da Ares, il dio della guerra- mi spiegó lei prendendomi per il polso e trascinandomi verso una specie di casa di lamiera argentata. Nel frattempo osservai il ragazzo asciugarsi il viso con la maglietta di un altro ragazzo che subito dopo si buttó nel lago spaventando altre Driadi. Risi vedendole correre a destra e manca, poi, il mio sguardo incontró quello di Max che ,all'inizio, mi sorrise. Io alzai la mano per salutarlo, ma lui mi guardó truce. Mi fermai piantando i piedi a terra stupita dalla sua azione. Avevo qualcosa sulla faccia? Annabeth mi tiró in avanti ed io le finii addosso, ma riuscimmo a non cadere.
-Eccoci quì!- mi mostró con una mano enormi pareti tempestate da armi di ogni genere. -Su, provane una-
Feci qualche passo indietro. Avevo paura delle armi. Certo avevo usato quella di Nico, ma era un caso a parte...io avevo una fifa tremenda delle armi.
-Che hai?- mi chiese disorientata.
-Preferirei non averne-
-Suvvia! Devi avere almeno uno scudo per poterti difendere, o finirai a brandelli oggi a caccia alla bandiera. I figli di Ares possono essere veramente brutali-
Ermes, Atena, Poseidone, Apollo e Nemesi si erano alleate fra di loro per combattere contro le altre. Ero veramente felice di non essermi ritrovata con Nico, ma sapere che Ade ed Ares erano nella stessa squadra era un tantino...spaventoso, ma giusto un po'. Annabeth insistette sul farmi prendere uno scudo, ma erano tutti pesanti e non avevo intenzione di portarmi in giro un pugnale con il rischio di infilzarmelo nello stomaco.
-Annabeth...non fa nulla. Le armi non sono per me- la rassicurai. Lei non mi disse niente e continuó a rovistare nella satana cercando un'arma adatta a me. -Annabeth è tutto inuti...- spuntó fuori da una pila di oggetti metallici con un ciondolo in oro. Lo indossó, non al collo, ma in vita come una cintura e mi guardó con un espressione da "ora-prova-a-dire-che-è-una-stupidata-e-ti-spedisco-sui-Pirenei"
-Cosa sarebbe?-
-Dynami- pronunció ad alta voce è il ciondolo scintilló. Girai la testa perchè la luce era accecante. Mi rigirai quando gli occhi smisero di pizzicare e non vidi più il ciondolo, ma una spada luccicante lunga circa 90 centimetri e la catenina d'oro si era trasformata in una fodera con un cordoncino in cuoio così che possa tenerlo in vita. Ragionai per qualche secondo e poi guardai Annabeth.
-Forza?-
Il ciondolo scintilló, ma con una luce pressochè sopportabile e non dovetti distogliere lo sguardo. Così che quando il bagliore si affievolì non vidi più la spada, ma l'innocuo ciondolo in oro.
-Esatto! Non è splendido?- disse eccitata porgendomelo. -Il bagliore stordirà gli avversari e tu potrai colpirli con la spada! Ottima tattica, degna di Atena.-
-È di Atena?- chiesi stupita allacciandomelo in vita.
-Lo ha fabbricato lei, quindi si...in un cero senso è suo- disse sorridente sistemando gli scudi che avevo provato.
Il suono di un corno ci ricordó della partita della caccia alla bandiera. Corremmo il più velocemente possibile nella foresta fino a raggiungere un'ammasso di sassi grigi alto più o meno 6 metri. Li vicino, Chirone fece cenno ai ragazzi di avvicinarsi. La partita stava per iniziare e non ero più tanto sicura di voler combattere contro la squadra blu o con nessuna altra squadra presente al campo Mezzosangue.
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la profezia
Fanfiction[Spoilers of PJO & HOO] !COMPLETATO! Ci sono scuole e scuole, si è sempre detta Elena. Lei, fin ora, ha sempre frequentato scuole "speciali" pensate e costruire per persone "speciali" quale lei è. Sua madre, dopo l'ultima espulsione dovuta a un peta...