[Hazel's point of view]
Guardo inorridita la scena senza poter fare nulla. Sento che mi manca il fiato e non riesco a respirare, proprio come la mia ultima notte in Alaska.
Nico cade sulle ginocchia e si stringe la testa tra le mani. La sua schiena si muove a intervalli irregolari segno che sta singhiozzando.
Evito di guardare nella direzione di Elena. Prima o poi dovrò farlo, ma preferisco ritardare quel momento. Cerco di sedermi, ma la ferita brucia ancora, anche se di meno rispetto a dieci minuti fa. Ho la gola secca e mi tremano le mani, ma non posso perdere il controllo, non devo. Rivolgo il mio sguardo ai miei amici e li vedo sorridere compiaciuti, non capisco perché e poi vedo il corpo del gigante che inizia a sgretolarsi alle loro spalle.
C'è un silenzio assurdo, non si sentono suoni, è tutto inerme e senza vita.
Appena i ragazzi si accorgono di ciò che è successo, i loro volti lasciano spazio a espressioni afflitte. Anche io mi sento triste per lei anche se, con Elena, ci ho parlato a malapena. Quando succedono queste cose non puoi restarci indifferente. Picchierei mio fratello, se ne avessi la possibilità, ma non servirebbe a nulla adesso.
Frank, o meglio un drago, mi viene incontro con aria preoccupata.
≪Sto bene, davvero≫ continuo a ripetere distrattamente mentre osservo Annabeth, Percy e Leo accorrere da Nico.
≪Cosa è successo?≫ Piper mi si avvicina con gli occhi lucidi, non c'è bisogno di spiegarle cosa sia successo, è lampante.
Jason è dietro di lei e le stringe un fianco con la mano mentre guarda gli altri indaffarati.
≪Aiutatemi ad alzarmi, per favore≫ dico flebilmente e Frank mi aiuta ad alzarmi.
≪Cosa dobbiamo fare adesso?≫ mi chiede Jason, ma io ne so quanto lui.
Saremmo dovuti andare a New Orleans per sconfiggere questa vestale spiritata e assetata di sangue e vendetta, Elena avrebbe dovuto ucciderla, invece, è morta prima lei.
Con l'aiuto del figlio di Marte arrivo da Nico che sta più o meno spiegando le dinamiche della storia. Mi siedo accanto a lui e lo abbraccio, avrà anche ucciso una semidea, ma è comunque mio fratello.
≪Ricomincia, di nuovo≫ lo incita Annabeth.
≪Dopo aver vomitato, ho collassato, credo, e sono svenuto. Nel sogno che ho fatto ho avuto delle visioni che mi dicevano cosa sarebbe successo. Elena aveva programmato tutto: il gigante, Hazel e anche questo≫ indica con la mano il corpo di Elena ≪C'era questa voce, che mi diceva che eravamo in pericolo, che dovevamo andarcene, che lei se la sarebbe cavata da sola, non volevo ucciderla, ma è quello che ho fatto≫ non mi accorgo di stare singhiozzando finché non sento le guance bagnate.
Però, è strano. Solo io sono così dispiaciuta per lei? Eppure sono quella che ci ha passato meno tempo in assoluto. Persino Leo, che ci ha ballato insieme come se fossero una coppia sposata, non singhiozza, neanche una lacrima, eppure quel ballo deve aver significato qualcosa, una piccolissima cosa, ma non lo fa notare.
Il mio è il tipo di dolore che si può provare per la morte di una migliore amica, ma è impossibile che l'abbia già conosciuta.
≪Non è morta≫
Chi ha sparato questa balla colossale? Come non può essere morta? Quella botta in testa avrebbe ucciso persino un mostro per non parlare delle ferite.
≪Percy?≫ lo chiama Nico ≪Ma cosa dici?≫
≪Dovresti sentire la sua presenza nell' inferno o robe simili, no?≫ Percy si sta torturando le mani e continuerebbe fino a staccarsele se Annabeth non glie le stringesse come ha appena fatto.
≪Già≫ annuisce Nico, poco convinto ≪Ma se dobbiamo metterla su questo piano dovrei sentire anche al sua presenza qui, cosa che non percepisco≫
Ha ragione: i figli di Ade, o Plutone, sono in grado di percepire le anime dei mortali e dei semidei, o riescono a muoversi con estrema facilità sotto terra, come nel mio caso. Se fosse davvero morta Nico lo saprebbe, idem se fosse viva, ma non è nessuna delle due.
Guardo Annabeth perchè di solito è lei a sapere ogni cosa e, come speravo, le si illumina il viso.
≪E se fosse bloccata?≫ propone.
Okay mi aspettavo dicesse qualcosa di più sensato.
≪Come bloccata? Tipo che non può uscire dagli Inferi ed è bloccata lì con Caronte?≫ chiede Leo scherzoso.
Ci voltiamo all'unisono verso di Annabeth che annuisce felice verso Leo.
Le farei sparire quel sorriso a cazzotti.
Ma da dove viene tutta questa rabbia? Forse è solo qualcosa di passeggero, si spera.
Sentiamo un nitrito ed io mi ricordo solo adesso dei pegasi. Il cavallo dove ha viaggiato Elena si avvicina a lei nitrendo e, quando le è abbastanza vicino, la accarezza con il muso. Quando comprende ció che le è accaduto ha tutta l'aria di volerci tramortire a suon di zoccoli in testa, ma in tuta calma si avvicina a Percy e gli nitrisce piano nell'orecchio. Ogni tanto il figlio di Poseidone annuisce, come a voler confermare qualcosa che solo lui può sentire, poi quando la loro conversazione è terminata si gira verso di noi.
≪Non puó essere morta, il suo sangue deve essere sparso sull'Olimpo per poter risvegliare per bene la Elena spiritata≫ ci spiega Percy.
≪Oh e questo te lo avrebbe detto il cavallo?≫ interviene Nico sarcastico.
Certe volte è proprio da folgorare, ma certo che glie lo ha detto il cavallo, stupido!
≪Si, ma ora sta zitto. Comunque, Oregon poteva leggere nel pensiero Elena, ha detto che durante i viaggi hanno "conversato" più volte su questo≫ ci spiega e la cosa inizia a farsi strana, ma così strana che inizia a girarmi la testa ≪È più probabile che sia bloccata in una qualche maniera negli inferi piuttosto che sia morta, Elena non lo permetterebbe≫
≪Aspettate, quale Elena?≫ chiede Jason grattandosi la testa ≪Non ci capisco più nulla≫
≪Il suo alterego spiritato≫ rispondo senza pensarci.
Qualcuno accenna un sorriso e lo faccio anche io. Se non è realmente morta la si può considerare viva, bé...abbiamo qualcosa da festeggiare.
≪Se è davvero bloccata lì con Caronte mi dispiace davvero tanto per lei≫ ci riflette Percy.
≪Cosa c'entra Caronte?≫ chiede Frank.
≪È un vecchio troll bisbetico≫ interviene Annabeth con una faccia di disgusto.
≪Cosa faremo adesso?≫ chiede Piper interrompendo il silenzio che ci circondava.
La sua è una domanda più che sensata. Che faremo? Andremo da Chirone e gli diremo che l'unica nostra possibilità di sconfiggere una vestale psicopatica è entrata in coma e che abbiamo meno di cinque giorni per svegliarla e impedire la distruzione dell'umanità.
Ehi, detto così suonava bene...
≪Andiamo a Manhattan≫ risponde Annabeth.
≪Annabeth, credo che gli dei non se ne facciano granchè di una ragazza in coma≫ le fa notare Percy che si becca un 'leggero' schiaffo sulla testa, secondo Annabeth.
≪Non dagli dei! Figurati. Dobbiamo andare da sua madre≫
La figlia di Atena si alza così velocemente da non darci la possibilità di ribattere o mettere in discussione neanche una vitgola di ciò che ha detto e, con Oregon, va verso gli altri pegasi e monta su uno di loro. Io ci arrivo, zoppicando e aiutata da Frank, ma ci arrivo. Piper e Leo sistemano Elena su Oregon mentre gli altri trovano posto su Frank e sull'altro pegaso.
≪Bene, partiamo per Manhattan!≫ dice Leo pimpante prima di salire su Festo.

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la profezia
Fiksi Penggemar[Spoilers of PJO & HOO] !COMPLETATO! Ci sono scuole e scuole, si è sempre detta Elena. Lei, fin ora, ha sempre frequentato scuole "speciali" pensate e costruire per persone "speciali" quale lei è. Sua madre, dopo l'ultima espulsione dovuta a un peta...