22.

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Mi svegliai piena di bava e con la strana sensazione di avere la faccia piena di peli. In effetti, non mi sbagliavo molto. Il mastino nero mi aveva leccata tutta lasciandomi l'odore di un cane bagnato e avevo il lato destro della mia faccia pieno di peli neri e ispidi.

-La prossima volta raditi da entrambi i lati- Mi salutó Nico.

-Buongiorno anche a te!- dissi con finta dolcezza -Allora, che si mangia?-

Nico lanció un qualche strano biscotto per cani al grande cagnolone e poi mi guardó -Biscotti per cani allo zenzero-

Feci finta di vomitare. Cioè, stiamo scherzando? Che cavolo si mangerebbe lo zenzero?!

Aprii il mio zaino e notai con piacere un pacco con su scritto: cibo :) -Leo. Lo tirai fuori e lo scartai.

-Okay. Suppongo, quindi, che non vorrai assaggiare delle splendide ciambelle al cioccolato...- ammiccai.

-Esattamen...- si fermó guardandomi mordere quella gustosa ciambella- Cioè, sì ne vorrei una- gli passai una ciambella e ci dividemmo le restanti quattro. Come colazione non era male: neanche a casa mangiavo tre ciambelle la mattina.

-Adesso andiamo- mi incitó Nico. Diede un'ultima biscotto al cane che lo prese al volo contento. - Ottimo, signora O'Leary!- esultó contento.

-Aspetta...questo cane si chiama signora O'Leary?!- il cane abbaió contento (o contenta?) ed io le accarezzai il muso umido. -Okay, signora O'Leary-

Dopo aver sistemato tutto nello zainetto arancione, salii sulla groppa del mastino e mi aggrappai a Nico.

-Giuri che sará meno fastidioso dell'altra volta? O perlomeno meno fatale?- chiesi al figlio di Ade con la guancia prematura contro la sua schiena.

-Giuro sullo Stige- mi promise. Non sapevo cosa fosse lo Stige (un fiume del Nord America?!), ma aveva l'aria di essere un giuramento importante e mi rilassai un po' di più.

Nico disse alla signora O'Leary di sistemarsi vicino all'ombra della lettera "l". Fece il conto alla rovescia più estenuante del mondo e mi ritrovai a cercare di respirare senza successo. Furono i secondi "10 secondi" più brutti della mia vita. Rispuntammo all'ombra di un albero nel bosco del campo mezzosangue. Saltai giù dalla groppa della signora O'Leary e mi rivolsi a Nico truce.

-Avevi giurato- gli rammentai appoggiandomi con la schiena ad un albero.

-Che Zeus mi fulmini se non è stato meglio della prima volta- disse lui spalancando le braccia. Aspettai di vedere Nico trasformarsi in un cumulo di cenere con due bulbi oculari neri (stile cartone animato), ma nulla da fare: gli Dei si sentivano buoni, oggi.

#SPAZIOAITRICE

Buona sera (Quì da me è sera, non so poi se questo capitolo lo posteró nel pomeriggio, ma per ora rimane un buonasera😊) ❤️

O levo chiedervi una cosina piccolinainainainaina 😄 in merito al capitolo precedente:

Vi piacerebbe se ogni tanto la storia la facessi narrare da qualcun'altra oltre che da Elena? Ovviamente non sarebbe sempre Nico (lo so che è troppo figo :3, ma dobbiamo lasciare spazio anche agli altri ragazzi, no? 😂

Fatemi sapere, un bacio❤️✌️

€lena.

la profeziaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora