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[Annabeth's point of view]

Non riesco proprio a crederci. Testa d'Alghe ha potuto sapere la profezia ed io no. Da che mondo è mondo una figlia di Atena deve conoscere una profezia o non avrà un piano ed Atena ha sempre un piano, sempre.

-Percy!- lo chiamo bussando alla porta della casa di Poseidone -Percy!-

Qualcuno apre la porta e per poco non lo tramortisco con un pugno sulla fronte.

-Ananbeth!- dice sorridente. Gli lascio un bacio sulla guancia prima di entrare. Mi siedo su un letto a caso, fin troppo ordinato per essere di Percy, e incrocio le gambe.

-Cosa dice la profezia?- vado direttamente al sodo.

-Quale profezia?- mi chiede Percy abbozzando un sorriso.

-Quella sulla missione- gli ricordo.

-Quale missione?- il sorriso sul suo viso si fa più grande.

-Quella di oggi, ricordi?- inizio a dovermi trattenere dallo scoppiare a ridere.

-Quale oggi?- non ci riesco ed esplodo in una risata pazzesca, di quelle che potrebbero provocare un terremoto. Percy ride anche più forte di me e mi sento meglio. Amo il mio Testa d'Alghe.

-Su! Cosa diceva la profezia?-

-Niente di buono- e addio al suo bel sorriso!

-Potresti essere più specifico?- azzardo, ma lui scuote la testa -Posso fidarmi di te?-

-Certo Sapientona!-

-Non hai bisogno del mio aiuto, non so, per ideare un piano e non ucciderci tutti?-

-No Sapientona!-

-Cosa comporta la profezia?-

-Non posso dirtelo, Sapientona-

-Di che colore era il cavallo bianco di Garibaldi?- alzo un sopracciglio.

-Garibaldi? Chi è?-

-Un eroe Italiano, a quanto dice Elena- sorrido ricordandomi della mia conversazione con lei.

-Non sai quanto mi piacerebbe potertene parlare, Annabeth- mi sembra davvero dispiaciuto.

-Lo sai che ti amo, no?-

-E tu, lo sai che morirei per te?- mi si avvicina.

-Non farlo mai- mi metto in piedi in modo da far toccare i nostri nasi.

-Perchè? Sono disposto a farlo- osservo i suoi occhi verdi, così limpidi.

-Non potrei vivere senza di te, Testa d'Alghe-

-Nemmeno io, Sapientona mia-

Mi dimentico di tutto e di tutti. Ci siamo solo io e lui. Mi avvicino ancora un po' e le nostre labbra si incontrano. Solo adesso mi ricordo che sono settimane che non lo bacio e, finalmente, posso.

#SPAZIOAUTRICE
Hei, gente!
Purtroppo portó brutte notizie dall'Olimpo:
Secondo la mia progenitrice (comunemente chiamata mamma) passo troppo tempo con "quel coso" (chiamasi telefono) e non potró aggironare esattamente ogni giorno, forse ogni tre.

Io mi chiedo... Dove sono le folgori di Zeus quando servono? Sai Zeus quì c'è una mamma che vorrebbe abbracciarne una.

*indica la madre con delle insegne neon*

Bhe, alla prossima❤️

€lena.

la profeziaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora