Coinquilini - IN REVISIONE.

1. Betty - Nuovo compagno di stanza

Sì, la storia è in revisione, ve ne parlerò meglio alla fine.Un bacio.

Le faremo sapere.
Odio queste tre parole, mi hanno sempre causato un'estrema ansia.
Sì, lo so che quando si fa un colloquio di lavoro non possono dirti immediatamente se sei stato preso o se gli hai fatto schifo e non ti assumerebbero nemmeno per fare le fotocopie e portare i caffè, ma io, le attese le odio da sempre.
Soprattutto in questo periodo di troppe fortune alle quali non sono abituata.
Gli esami universitari stanno andando alla grande nonostante le mie innumerevoli assenze dell'ultimo periodo causate dalla ricerca di lavoro, sono finalmente riuscita a comprarmi la macchina dopo anni passati a mettere i soldi da parte, io e il mio ex ci frequentiamo di nuovo ogni tanto e non potevo chiedere di meglio dato che Noah è fantastico, e non riesco ancora a capire perché ci siamo lasciati.
Ah ecco perché, come flirt barra amici che si piacciono funzioniamo ed abbiamo un'intesa invidiabile, ma poi come coppia non siamo capaci di venirci incontro, chissà magari un giorno riusciremo a trovare il modo di far funzionare le cose e capiremo perché stiamo sprecando tutto questo tempo a fare tira e molla senza mai perderci davvero.
Ma la fortuna più grande è stata finalmente liberarmi di Natalie, la mia compagna di stanza.
Ero partita con tanti buoni propositi nei suoi confronti e quando Jesse mi aveva chiesto se ci servisse un'altra coinquilina e mi aveva proposto la sua ragazza sono stata ben felice di accettare. In fondo a noi serviva qualcuno con cui dividere le bollette e a Jesse serviva un favore, quindi mi era sembrata una buona occasione.
Peccato non avessi idea che Natalie fosse una psicopatica, inizialmente sembrava simpatica, una potenziale buona amica, ma quando ha visto quanto io e Jesse fossimo legati – e vorrei vedere dato che gestiamo insieme il laboratorio di canto dell'Università! – non ci ha più visto dalla gelosia e mi ha reso la convivenza insopportabile. Quando mi ha comunicato che si era liberato un posto nella stanza delle sue amiche e che sarebbe andata a stare da loro quasi volevo stappare una bottiglia di spumante davanti a lei e ci è mancato poco che col suo letto singolo facessi un falò sulla spiaggia per festeggiare.
Appunto, tante fortune tutte insieme, quindi figuriamoci se avrò l'ennesima gioia con l'assunzione.
Non che lavorare part-time in un negozio di abbigliamento sia il mio sogno, al contrario mi da' la nausea girare per negozi per fare compere, ma ho bisogno di soldi e ho perso il mio ultimo lavoro, e se non voglio essere sfrattata da Chuck – anche se non lo farebbe mai – mi converrà sbrigarmi a trovare qualcosa, non voglio stare a scrocco di nessuno.

"Com'è andata?" , prendo il telefono che ho sentito vibrare nella tasca e leggo il messaggio.
Noah. Non posso fare a meno di sorridere. Si è ricordato del mio appuntamento e gli interessa sapere come mi sento, è fantastico.
La prima volta che lo vidi, un anno fa, fu per me un colpo di fulmine. Ero vicino a Jesse mentre attaccavamo alla bacheca gli orari dei corsi di canto e dei provini per entrare nel coro per gareggiare alle regionali quando mi passò davanti questo ragazzo bellissimo, alto e muscoloso, un sorriso a trentadue denti che mostrava delle fossette adorabili e la carnagione olivastra.
Un sogno.
E proprio questo ragazzo si stava avvicinando a Jesse per salutarlo e ricordargli le prove della band che avrebbero avuto quel pomeriggio.
Da allora fu impossibile non incontrarlo, dovunque mi girassi incrociavo il suo sguardo e ogni volta le ginocchia mi cedevano sempre un po' di più. Avevo davvero una bella cotta per lui, non so se ne fossi innamorata, ma qualunque cosa fosse ancora non mi è passata del tutto, anzi, forse per niente.

"Mi faranno sapere" rispondo semplicemente, so che capirà cosa intendo con queste parole. Lui mi capisce sempre.

"Pensa positivo, vedrai che andrà tutto bene, non cominciare con le tue paranoie" e infatti ha afferrato subito il mio discorso.