«Noah» le sento dire in tono melenso quando svolta anche lei l'angolo.
Volevo andarmene via perché Nick mi ha fatto girare i coglioni, ma questo tizio mi incuriosisce.
Cazzo, ma questa come amica non ha nemmeno mezza persona con la vagina.
Chuck è il suo migliore amico, Nick è suo amico ma le sbava dietro, adesso si presenta qui sto tizio che tanto amico non sembra e finora non ho né visto né sentito parlare mai di una ragazza che non fosse lei e quella Meredith, con cui adesso non è più amica tra l'altro.
Cos'è una calamita per gli uomini?
Mi fermo e mi giro ad osservare la scena dei due rammolliti, che sia l'ex di cui mi ha parlato Chuck? Si capirebbe perché lui se ne sta lì fermo come uno stoccafisso, io al posto suo mi sarei già fiondato sulle sue labbra, non avrei perso tempo.
«Ho incontrato Chuck e Nick che mi hanno detto che stavi rientrando e ho voluto aspettarti, spero di non aver sbagliato» le dice il ragazzo che ha di fronte. Non so perché ma questo tizio non mi ispira, a pelle. Sarà anche un bravo ragazzo, ma per farsi scappare una così vuol dire che non hai le palle o non sei all'altezza di starle dietro. Io almeno l'ho ammesso che sarebbe una rottura di coglioni continua e infatti non ci perderei tempo, se non per infastidirla o per qualche sveltina o al massimo per starci un po' in compagnia dato che viviamo insieme adesso.
«No, hai fatto bene, come stai?» Liz arrossisce, quindi quella ragazza è capace di provare imbarazzo, sorprendente.
«Che ci fai qui?» chiede impaziente prima ancora che lui le dia una risposta.
«Avevo voglia di vederti» dice lui avvicinandosi. O di infilarti in mezzo alle sue gambe, coglione.
Che poi perché mi irrita così tanto la sua presenza proprio non lo so. Io sarei il primo a buttarmi addosso a quella nanetta. Forse è quella sua faccia da belloccio, da "il mondo è mio" a darmi così sui nervi.
Le sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio, mossa inutile dato che lei ha quei ricci che vanno alla cazzo di cane, ma ho capito che è una scusa per avere un contatto con lei.
Lui si avvicina sempre di più e la stringe tra le sue braccia.
D'accordo, meglio andarmene.
Senza nemmeno rendermene conto, invece, mi ritrovo di spalle al tipo – che è alto praticamente quanto me, solo più pompato – e non so come ci sono arrivato dato che il mio intento era quello di andare verso il portone.
«Logan, ma non te ne eri andato?» mi chiede la riccetta quando, dopo essersi sciolta dall'abbraccio, mi trova tra di loro come terzo incomodo.
Merda, devo trovare una scusa.
«Ho scordato il doppione di chiavi che mi ha dato Chuck e non posso rientrare» dico la prima cosa che mi passa per la testa, fortunatamente con le cazzate ci so fare.
In realtà le chiavi le ho in tasca, ma è chiaro che non posso fingere di aver avuto un lapsus e di averle ritrovate proprio ora.
«Noah, lui è Logan» Liz fa le presentazioni, e noto che la stretta di mano del coglione è piuttosto minacciosa, se pensa di mettermi paura o in guardia mi sa proprio che non ha capito dal mio sguardo che non mi farei intimorire nemmeno dalla Morte in persona.
Ho fatto boxe, coso, il tuo fisico non mi spaventa.
«È il mio nuovo compagno di stanza» aggiunge poi accompagnando la frase con un leggero sbuffo.
«Lui?» chiede il finto tipo duro serrando più volte la mascella.
«Sì, lui» eh già, proprio io.
«E Natalie?» domanda cercando di mantenere la calma.
E questo qui sarebbe interessato a Liz? Se la ragazza che mi piace dormisse con un altro ragazzo darei di matto. In realtà, se Liz fosse la mia ragazza con un altro tipo proprio non ci starebbe nemmeno nella stanza da sola.
Ok, no forse così è un po' esagerato, ma dipende da che tipo è.
Ecco, con un tipo come Noah o Nick non la lascerei sola nemmeno se ci fossero delle gabbie a tenerli separati dato che le sbavano dietro.
«Natalie se n'è andata dalle sue amiche in dormitorio» vedo che comincia a scocciarsi di tutte queste domande.
«AH, vero. Ma da quello che mi avevi detto tu ti eri già comprata un letto matrimoniale tutto per te, o sbaglio?»
«Non sbagli» vorrei tanto intervenire e dirgli di farsi i cazzi suoi dato che non mi conosce e non deve sapere fatti che riguardano anche me, ma credo che Elizabeth poi mi ucciderebbe e preferisco ascoltare la conversazione e gustarmi questo momento.
«E soprattutto mi hai detto di aver già buttato il letto di Natalie, giusto?» continua lui.
Mio Dio, che petulante. E poi se era già a conoscenza della situazione con questa Natalie perché fa domande di cui sa già la risposta.
«E allora lui dove cazzo dorme?» Oh, finalmente tira fuori un po' di carattere 'sto tizio.
«Nel letto con me, e quindi che problema c'è?» sbotta anche lei.
«Scusa e Chuck e Nick non potevano ospitarlo? Andiamo Betty non puoi dormire con questo ragazzo che nemmeno conosci, e se fosse un maniaco?» domanda retorico.
«Be', se fossi un maniaco non sarei così demente da farle del male se in casa ci fossero altre persone» ricevo un'occhiataccia da entrambi e indietreggio di qualche passo alzando le mani in aria in segno di resa, meglio farmi i fatti miei.
«Veramente è stato Chuck a proporre questa cosa, è una storia lunga Noah, te la spiegherò in un secondo momento, ok?» che poi perché deve giustificarsi con un tipo che non è nemmeno il suo ragazzo proprio non lo capisco.
«Potresti venire a dormire da me, a stare da me.. trasferirti insomma» propone «Quel ragazzo non mi piace» continua.
La cosa è reciproca, vorrei proprio dirglielo. Stringo i pugni per trattenermi.
«Così dormirei nel letto con te?» sta volta è lei ad essere retorica ed infastidita «No, grazie».
«Perché no?»
Liz alza gli occhi al cielo, credo stia davvero per perdere la pazienza.
«Perché le cose tra di noi sono già abbastanza complicate, immagina se dormissimo insieme» alza il tono della voce almeno di un'ottava «Non stiamo più insieme, stiamo cercando di andarci piano per vedere come vanno le cose, talmente piano che per due settimane non ci siamo visti e abbiamo scambiato solo dei messaggi e ora mi dici di venire a stare con te?» è così agguerrita «Ti rendi conto di cosa mi stai proponendo, Noah? Sarebbe una convivenza in piena regola, io che porto le mie cose da te, che condividiamo lo stesso armadio, lo stesso letto, lo stesso bagno. Ti rendi conto di quanto tutto questo sia assurdo?» quindi anche Noah condivide un appartamento con i suoi amici o abita da solo? A vedere il suo abbigliamento tutto firmato non mi stupirei se l'appartamento fosse suo e se glielo avessero regalato i genitori, probabilmente campa della rendita della sua famiglia. Un po' come me, del resto, di questo non posso accusarlo.
«Hai ragione, ho esagerato. Ma questo non vuol dire che tu non mi piaccia e che non abbia voglia di stare e dormire con te» a questa rivelazione Liz spalanca gli occhi, non credo si aspettasse una dichiarazione del genere. Riesco a percepire paura e contentezza mischiate nel suo sguardo.
«Dai, Noah forse è meglio vederci in un altro momento» cambia discorso. Adesso si sente a disagio e la capisco, anche a me quando qualcuno insiste nel parlarmi di qualcosa che non voglio sentire o affrontare mi innervosisco, a differenza di Liz però io adesso gli avrei già tirato un cazzotto per farlo tacere.
«Magari ci sentiamo per messaggio, ora rientro che sono un po' stanca e ancora devo pranzare e sto tizio qua se non gli apro il portone poi dovrò sopportarlo tutta la serata e non mi va» conclude.
Prendi questo, bello. Alla fine preferisce stare con me anche se mi conosce da una giornata.Mi do' un cazzotto mentalmente per quanto io sia ridicolo nel pensare queste cose, ma da quando entro in competizione con un ragazzo? Per una ragazza che nemmeno conosco, poi?
Ma diamine, questo Noah si comporta così da deficiente e mi ha stretto la mano così forte per farmi vedere chi è che comanda che sarebbe proprio divertente farlo incazzare.
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Coinquilini - IN REVISIONE.
ChickLitDal primo capitolo: Nella mia stanza c'è un ragazzo. Un ragazzo che non conosco. Un ragazzo che non conosco è sdraiato sul mio letto e tiene un libro. No, non un libro. Un mio libro tra le mani, ventimila leghe sotto i mari. «Scusa?» chiedo rimanend...