21. Betty. «E Margaret, lei è la mia ragazza»

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«Oh mio Dio, hai visto cosa ha fatto Logan?» urla Emma in preda all'entusiasmo, siamo uscite fuori la sala mensa e ora la sto accompagnando alla lezione di giapponese.
«Sì, Emma» rispondo semplicemente. Sono senza parole, Logan ha quasi picchiato un ragazzo per far rimuovere il video in cui io e Natalie facciamo a botte.
Non so cosa pensare, perché lo ha fatto? Sì, insomma, sono felice che lo abbia fatto – forse è stato un po' troppo violento nel chiarire il concetto – però perché?
«Perché gli piaci» risponde la mia amica, non mi ero accorta di aver sussurrato tra me e me e che Emma mi avesse sentito «Ha fatto bene, comunque. Quel tipo ha rovinato l'università a fin troppe persone e spero proprio che Logan sia stato abbastanza intimidatorio da farlo smettere.»
«Cosa ne pensi?» mi chiede quando arriviamo di fronte l'aula di giapponese.
«Non lo so, forse dovrei ringraziarlo.»
«Forse? Beth, chi mai farebbe quello che ha fatto lui per una cosa che, tecnicamente, nemmeno lo riguarda?» Emma deve smetterla di farmi capire che gli piaccio. Io non voglio piacergli, stiamo iniziando ad andare d'accordo e non voglio che ci sia imbarazzo tra me e Logan perché gli altri vogliono mettere bocca su tutto. E tra l'altro tra poco mi vedrò con Noah, quindi perché insistere.
«Emma, per favore, basta. Lo ringrazierò, adoro quello che ha fatto. Nessuno mi aveva mai difesa così e sono rimasta senza parole, contenta? Avevo voglia di saltargli in braccio e ringraziarlo fino allo sfinimento per avermi difesa, ok? Volevo intervenire, fermarlo e dirgli che aveva fatto abbastanza e che gliene ero grata ma i miei piedi erano bloccati e non riuscivo a muovermi» sbotto «Ora sei felice? Ti ho detto come mi sento!»
Emma sorride soddisfatta, era sua intenzione portarmi all'esasperazione per farmi spiccicare mezza parola.
«Ehi!» saluta Noah alle nostre spalle. Mi volto verso di lui e il suo sorriso fa sorridere di rimando anche me «Pronta per intense ore di studio?» chiede sfilandomi lo zaino dalla spalla per portarlo lui, è sempre così premuroso, quando non si fa prendere dalla gelosia esagerata.
Saluto Emma con un abbraccio e mi incammino con Noah verso la biblioteca universitaria.
«Come ti senti?» chiede «Sì, per quello che è successo in mensa. Non dico che Logan non avesse ragione, ma diavolo ha esagerato.»
«Non ne voglio parlare» mi affretto a rispondere. Non voglio perché gli direi che Logan non è stato delicato nel difendermi, ma che ho apprezzato ciò che ha fatto.
E poi cosa significa, che Noah non lo avrebbe mai preso di petto per dirgli di rimuovere il video?
«Però, devo ammettere che avrei fatto lo stesso, per te» risponde come ad avermi letto nel pensiero.
Sorrido rincuorata e prendiamo posto uno di fianco all'altro in un tavolo libero della biblioteca, tiriamo fuori i libri e i nostri appunti e per la prima volta in vita mia utilizzo anche il tablet.
«Vedo che hai deciso di usarlo» mi sussurra vicino l'orecchio e il mio corpo ha un brivido, era da un po' che non stavamo così vicini senza discutere o senza che si creassero problemi.
«Sì, non è così male come pensavo» sorrido e rimaniamo a fissarci per qualche secondo, poi accade tutto in fretta, Noah mi posa una mano sulla guancia e si china leggermente sulle mie labbra, mi bacia delicatamente e il mio corpo risponde automaticamente al comando, mi lascio trasportare dalla morbidezza di quelle labbra che fino a due mesi fa mi erano tanto familiari e mi lascio cullare dal loro sapore dolce, però questa volta è diverso dal solito, io mi sento diversa. Un forte rumore di un libro che si chiude mi fa sussultare e mi scosto da Noah, i miei occhi vanno a cercare la fonte del baccano e incontrano la figura di Logan che si alza per uscire fuori dalla biblioteca, sento quasi un senso di colpa che si impadronisce di me e vorrei seguirlo, ma so che non c'è nessun motivo per cui io debba farlo.
E, per la prima volta, il bacio di Noah non mi ha fatto lo stesso effetto di sempre.

Perché il bacio di Noah non mi ha fatto venire le farfalle allo stomaco che ho sempre sentito? Perché ho aspettato così tanto questo momento e poi alla fine è stato come baciare un vecchio fidanzatino del liceo? Piacevole ma non appassionante. Insomma, era più di un mese che attendevo questo bacio e poi? Le mie reazioni sono completamente l'opposto! E poi Logan ci ha visti ed è andato via per questo o è stato semplicemente un caso che si stesse alzando proprio in quell'istante? Ma perché mi faccio tutte queste domande? E soprattutto perché sto pensando a Logan?
Per la prima volta odio avere la giornata di riposo in negozio, avrei preferito di gran lunga lavorare e sopportare centinaia di clienti isteriche piuttosto che sorbirmi i miei pensieri ridicoli.
Entro sbuffando nell'appartamento e lancio lo zaino sotto l'attaccapanni, quando sollevo lo sguardo rimango sorpresa nell'incontrare Logan senza maglietta che si versa un bicchiere d'aranciata.
«Ehi» saluto con tono flebile, come se mi sentissi di aver fatto qualcosa di sbagliato, quando non è così.
«Ehi» il suo sguardo e il suo torno di voce mi rimandano indietro ai primi giorni che era qua, è freddo e indifferente. Senza che glielo chieda mi riempie un bicchiere di succo e me lo porge.
«Grazie» dico e sorrido per questo gesto semplice ma premuroso.
«E grazie anche per quello che hai fatto oggi» mi avvicino a lui ma fa un passo indietro, il che mi lascia perplessa.
«Non era niente di che» da' un sorso al suo bicchiere poi ricomincia a parlare «In ogni caso ha funzionato dato che il coglione ha chiuso davvero la pagina».
«Sei stato davvero dolce» inizio e prima ancora che possa ribattere rispondo, sapendo già cosa sta per dirmi «Sì, i tuoi modi non sono stati dolci, lo so. Ma le intenzioni sì» non mi interessa se si è allontanato da me poco fa, di getto mi fiondo su di lui e lo abbraccio, ma quando non sento le sue braccia ricambiare il gesto mi sposto in fretta e furia mimando uno 'scusa'.
«E così tu e Noah state di nuovo insieme, eh?» chiede posando il bicchiere nel lavandino e poggiando i palmi sul marmo tra lavello e frigo.
«Cosa? No!» esclamo. Deduco quindi che la risposta alla mia domanda di prima sia che se ne è andato perché ci ha visti, altrimenti perché me lo starebbe chiedendo?
«Non mi sembrava così in biblioteca» mi scruta con i suoi occhi castani che sembra vogliano rimproverarmi, o studiarmi, non riesco a capirlo bene in questo momento.
«Io.. beh, non volevo baciarlo» non so perché mi stia giustificando con lui ma voglio spiegargli come stanno veramente le cose.
«Elizabeth, io non sono Chuck, non ho intenzione di farti la paternale come farebbe lui, quindi non c'è bisogno di inventare scuse.»
«Non invento un bel niente. Mi ha colta alla sprovvista, non volevo davvero» il punto è, perché non volevo? Forse è per i nostri problemi? Per il fatto che non riusciamo mai a far funzionare le cose? Magari se ne parlassimo e trovassimo un punto di incontro baciarlo mi farebbe provare di nuovo le stesse emozioni di prima. Ma poi perché dovrei giustificarmi con Logan?
«Allora ti do un consiglio Elizabeth» sussurra spostandosi dall'angolo cottura e sovrastandomi col suo metro e novanta di altezza «La prossima volta che non vuoi baciare un ragazzo, non ricambiare il bacio» ci facciamo sempre più vicini e non ci togliamo gli occhi di dosso nemmeno per un secondo. Il momento viene interrotto dalla porta che si spalanca di getto e un Nick affannato si precipita all'interno della stanza.
«Logan, devo dirti una cosa» prende fiato poi ricomincia a parlare «Io e Chuck eravamo fuori con Athena, come ci ha chiesto di fare Betty, e insomma lei ci ha praticamente placcati e ha cominciato a chiederci di te. Perciò siamo arrivati qua di corsa e Chuck mi ha chiesto di salire per avvisarti che c'è anche lei»
«Lei chi?» chiede Logan infastidito da tutto questo mistero.
Non fa in tempo a rispondere che una ragazza si precipita nell'appartamento seguita da Chuck e Athena. Ha lunghi capelli lisci e biondi pettinati alla perfezione, gli occhi sono marroni e la carnagione è candida. Il suo look è impeccabile, indossa una gonna e una camicetta eleganti, mi da l'impressione di essere una maniaca del controllo e credo di non sbagliarmi. Nonostante il suo abbigliamento e il portamento siano pacati noto nel suo sguardo una rabbia cieca.
«Margaret cosa ci fai qui?» domanda Logan scocciato. Spalanco gli occhi.
Quindi questa sarebbe la famosa ex di Logan?

«Cosa ci faccio qui?» urla «Mi avevi detto che avresti cambiato università, che appena ti saresti spostato mi avresti avvisata, invece devo scoprire tramite i tuoi amici che ti sei trasferito con loro e come se non bastasse scopro che sei arrivato alla NYU grazie a una rissa che hai provocato alla mensa!» cammina avanti e indietro di fronte la porta d'entrata.
«Non stiamo più insieme, non ti devo spiegazioni» risponde distaccato Logan.
«Convivevamo Logan! Non sono una qualunque! Non credi che avessi il diritto almeno di essere informata? Ti ho chiamato, mandato messaggi e non hai mai risposto!» questa Margaret comincia a dar fastidio anche a me, insomma è sempre così agitata? È il suo ex e non può pretendere diritti che non le spettano. È come se io obbligassi Noah a raccontarmi tutto ciò che gli capita nella vita. Be', il paragone è un po' inutile in realtà, dato che tra me e lui c'è un rapporto almeno.
«Non avevo voglia di sentirti, semplice» la schiettezza con cui le risponde lascia senza parole tanto Margaret quanto me, ma la bionda si riprende in fretta e torna all'attacco.
«E poi tutto questo casino per cosa? Per un video su una stupida pagina online di una ragazza che si mette in mostra facendo a botte con un'altra come due galline.»
Eh no, questa non te la concedo. Sto per rispondere ma Logan mi precede.
«Se non sai di cosa parli ti consiglio di tenere la bocca chiusa» questa volta il tono è ancora più duro, quasi minaccioso.
«Le voci circolano mio caro, e poi chi è questa tizia che tanto ti sei premurato di difendere?» noto la gelosia nel timbro della sua voce. E mi farei anche gli affari miei se non fosse per il fatto che mi ha appena dato della gallina.
«Sono io» ribatto stizzita.
«E sentiamo, tu saresti?» ribatte lei, con un sorrisetto irrisorio.
«Elizabeth» si intromette Logan per fare le presentazioni «Lei è la mia ex, Margaret» sposta una mano tra me e la bionda a qualche metro da noi «E Margaret, lei è la mia ragazza» prima ancora che mi possa rendere conto di questa affermazione Logan porta il braccio dietro la mia schiena, mi avvolge la vita e mi spinge contro di lui per posarmi un bacio sulle labbra.
Il bacio è a stampo, ma le sue labbra premono decise sulle mie, ho paura che voglia approfondire, ma fortunatamente non lo fa. Non avrei mai creduto che lo avrei baciato, e sicuramente non in una circostanza simile, ma non posso fare a meno di notare che le sue labbra sono morbide e mi stringe a sé con forza e desiderio. Se le mie gambe tremano così, non voglio sapere cosa potrebbe succedere se approfondisse questo contatto! Mi sembra di rinascere e soprattutto, ho la sensazione di provare le emozioni che avrei dovuto provare oggi in biblioteca.
È questo il bacio che dovrebbe lasciarmi indifferente, non quello di Noah.
Perché mi sembra di andare a fuoco?
Fortunatamente non posso pensarci ancora su perché Logan si allontana dalle mie labbra – sembra siamo stati attaccati per minuti interi ma so che è passato solo qualche secondo – e rimane ad osservarmi sorpreso almeno quanto me, non credo che abbia riflettuto molto prima di inventarsi una cazzata simile.
«Cosa cazzo sta succedendo?» questa volta a sbraitare non è Margaret, ma Chuck che ci viene di fronte con il volto rosso per la rabbia.
Merda. E adesso?

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