«Ti piace?» mi chiede Chuck mentre cammina di fianco a me, alle nostre spalle Emma non fa che tempestare di domande Nick che però mi sembra interessato a risponderle e a chiacchierare con lei.
«Chi?»
«Logan» la risposta mi sorprende, e lo osservo corrucciando lo sguardo.
«No, lo sai che mi piace Noah».
«Ne sei sicura? Io ti vedo meno presa. Prima non facevi che parlare di Noah, cercavi di capire come poter risolvere i vostri problemi. Ora non lo nomini quasi più e sembra che non ti importi molto se non vi vedete.»
«Non è così Chuck. Si è vero, ne parlo di meno. Ma non perché non mi piaccia più, è che è inutile stare a parlare sempre delle stesse cose, e lo vedo di meno perché abbiamo molto impegni e perché avevamo deciso di fare le cose con più calma».
«E perché passi più tempo con Logan» ah, quindi crede che il motivo per cui io pensi di meno a Noah è perché Logan ha preso il suo posto.
«Con Logan ci viviamo insieme» gli faccio notare, è ovvio che lo veda più spesso.
«Senti, sai che non mi metto mai in mezzo a queste cose» ecco che arriva la predica, e comunque non è vero, lui si mette sempre in mezzo «Ma Logan non è il ragazzo che pensi. Come amico è fantastico, non lo metto in dubbio, ma come fidanzato non fa per te. Anzi, non fa per nessuna» ormai siamo davanti l'aula di canto e anche Emma e Nick ci hanno raggiunti, per questo mi allontana un po' per continuare a parlare con me in privato «Anche con Margaret ci ha provato ma le storie serie non fanno per lui, a lui piace divertirsi, e cambia spesso ragazze perché si stufa facilmente.»
«Chuck..» provo ad interromperlo ma con un gesto della mano mi chiede di farlo continuare.
«Io non voglio che tu soffra, Betty».
«Chuck, ti ringrazio perché ti preoccupi per me e ti voglio bene come a nessun altro al mondo, ma Logan è solo un amico, anzi, è un quasi amico».
«Non è vero Elizabeth, non dirmi che per te non è importante perché ho visto come ti comporti con lui, come ti poni, come gli parli.. lo tratti come se lo conoscessi da sempre e io lo so bene cosa significa, ti sei già affezionata e non vorrei che questo tuo affetto sfociasse in altro».
Non credo che Logan non sia tipo da storie serie, sì gli piace divertirsi, ma piace a tutti i ragazzi della nostra età, non vedo cosa c'è di male, purché non illuda quelle con cui sta non fa nulla di sbagliato – e spero che non sia uno di quelli. Credo piuttosto che non abbia ancora incontrato la persona giusta.
«Tranquillo Chuck, te l'ho detto. Mi piace Noah, e adesso devo andare» gli sorrido sperando che la smetta di farmi la ramanzina.
«Prendo la tua macchina» caso strano «E vado a bere con Logan e Nick, tanto Emma ha detto che a lavoro vai con lei perché vi hanno cambiato il turno insieme. Ti passiamo a prendere quando hai finito» mi lascia un bacio sulla fronte e va via insieme a Nick, mentre io entro in aula magna con la mia nuova amica dai capelli fiammanti.
«Betty!» mi saluta Jesse dalla cattedra sotto il palco.
Lo raggiungo e prendo posto accanto a lui mentre Emma si siede nelle prime file della platea.
«Pronta a sentire nuovi talenti?» chiede il mio cocapitano leggendo i nomi degli iscritti da una cartellina.
La prima persona che chiama è un ragazzo che ho già visto al corso di letteratura, ha i capelli castano chiaro e gli occhi azzurri come il ghiaccio ed è accompagnato da una chitarra. Nonostante nel corso non si usino strumenti perché si tratta di canto acapela Jesse ha permesso che per i provini ognuno può sentirsi libero di fare ciò che vuole, compreso suonare.
Intona Shape of you di Ed Sheeran e non posso fare a meno di ammirare questa versione acustica, più melodica dell'originale, il ragazzo ha una voce delicata ma decisa, molto pop e questo sicuramente è un punto a suo favore perché è un tipo di voce che piace, e le note in falsetto gli riescono benissimo. Sono sicura che anche Jesse la pensa come me e senza dubbi entrerà a far parte del gruppo.
Dopo qualche persona un po' stonata sale sul palco una ragazza afroamericana che chiede se può essere accompagnata dal pianoforte, e Jesse mi trascina letteralmente sul palco per farmi suonare.
Mi siedo di fronte alla platea, e prima di osservare lo strumento di fronte a me alzo lo sguardo e noto che Emma sta raggiungendo i tre ragazzi che si trovano in ultima fila.. ma Chuck non mi aveva detto che sarebbero andati via? Effettivamente è ancora presto per andare al bar, magari non hanno niente da fare e sono venuti ad assistere.
Improvvisamente mi sale l'ansia, pensavo saremmo stati solo noi dei provini – ed Emma – e non mi ero preparata a suonare di fronte altre persone, per quanto io ami la musica se non mi preparo psicologicamente ore prima cominciano a salirmi attacchi di panico.
La ragazza al centro del palco mi sorride e faccio un respiro profondo prima di cominciare a suonare Read all about it di Emeli Sandè, come richiesto. Spero di non fare casini, sono settimane che non suono e forse ci ho perso un po' la mano.
Quando Jade, così si chiama la cantante, parte con il testo sorrido in direzione di Jesse e lo guardo compiaciuta, dalla prima parola la sua voce è aggressiva, piena di emozioni, e più va avanti con le parole più mi commuovo, la canzone è sua, si vede che rappresenta molto per lei.
Jesse la ringrazia e informa anche lei che l'elenco dei ragazzi accettati verrà messo in bacheca domani stesso e fa sedere in platea i ragazzi che hanno fatto il provino e quelli che ancora devono farlo.
«Betty vorrei che facessi sentire ai ragazzi qual è il primo pezzo su cui lavoreremo» mi informa Jesse.
«Cosa? Non mi avevi detto che avrei dovuto cantare» mi alzo dalla mia postazione e mi avvicino al bordo del palco per raggiungerlo.
«È solo per fargli capire un po' come funziona, ti mando alcuni ragazzi per il coro e i controcanti così nel frattempo posso spiegargli cosa facciamo. Se vuoi puoi suonare se ti viene meglio in questo momento. Volevo fare anche un po' di mashup così che chi non se la sente può ritirarsi adesso, ma forse è meglio aspettare la prossima lezione» si affretta ad aggiungere l'ultima frase quando nota la mia espressione contrariata.
Annuisco lentamente e, seguita dal gruppo di ragazzi che è già nel coro mi posiziono al centro del palco. Non voglio suonare, i ragazzi devono capire ogni dettaglio e la musica rischierebbe di sovrastare le voci.
Emma e i ragazzi si spostano nei primi posti e devo chiudere gli occhi per qualche secondo per riprendere il controllo.
Mi volto verso il coro per informarli su quale canzone canteremo – anche se lo sanno già – e conto fino a tre per dargli il tempo, poi cominciano cantando in sottofondo per dare il senso di musicalità.
Prendo a cantare Faded di Alan Walker e subito Chuck si ficca sotto il palco, vicino a Jesse, per ascoltarmi meglio. Questo mi da sicurezza.. Chuck mi da sicurezza, è sempre stato così. Ogni volta che mi ha vista agitata si è sempre avvicinato il più possibile a me così che mi concentrassi su di lui per non avere ansia.
Lo guardo un po' mentre canto, tutti mi dicono che ho la voce angelica, che a volte sembra quella di una ragazzina talmente è delicata nelle note alte, e credo che abbiano ragione, mi piace la mia voce, spicca tra le altre del coro, per quello sono stata scelta prima come voce principale femminile e poi in aggiunta mi hanno eletta cocapitano con Jesse.
I miei occhi però adesso vanno a Logan che si siede più in alto poggiandosi sullo schienale della sedia e mi osserva sorridente con le braccia incrociate al petto. Non riesco a distogliere lo sguardo e vorrei tanto farlo perché mi rendo conto che i miei amici non fanno che girare il viso da me a lui, perché adesso ho trovato qualcun altro che riesce a calmarmi come fa Chuck.
La canzone finisce e Chuck salta sul palco con un solo balzo e mi fa piroettare in aria tra le sue braccia.
«Sei stata grande!» esclama riempiendomi di baci sul viso, a momenti non prende anche le labbra.
«Grazie Chuck, basta!» scoppio a ridere e finalmente mi mette giù «Lo sai che non potrai salire sul palco delle regionali per farmi i complimenti, vero?»
«Sei sicura? Voglio leggere il regolamento e vedere dove sta scritto!» continuo a ridere come una scema e anche Nick ed Emma mi fanno i complimenti da sotto il palco. Logan invece è rimasto al suo posto e non smette di togliermi gli occhi di dosso, perché non viene anche lui qui a farmi i complimenti? Noto che osserva il modo in cui Chuck mi stringe a sé e d'istinto mi viene da allontanarmi, lui però mi riafferra in vita e mi riporta vicino a lui.
«Ecco ragazzi che siete qui per il provino. Se non sapete cantare così potete anche uscire da questa sala» gli do uno schiaffo sulla spalla, rimproverandolo per ciò che ha appena detto e lui scoppia a ridere arruffandomi i capelli, cosa che odio perché poi si annodano e sono io a dover combattere per districarli.
«Noi adesso andiamo, piccola» mi abbraccia di nuovo e mi saluta portando via con sé Nick e Logan.
◊◊◊Finalmente manca solo una persona da sentire, un ragazzo che frequenta l'ultimo anno come me se ho ben capito.
«Ci scommetto un'uscita che è bravo ma se la crede troppo» una voce alle mie spalle mi fa sobbalzare.
«Non credo di voler uscire con te, Noah» anzi, adesso sei l'ultima persona che vorrei vedere, penso tra me e me.
«Dai Beth, voglio farmi perdonare, ti prego» si siede di fianco a me al piano «Ero geloso e mi sono comportato da coglione, ma quel tizio.. Logan, ti mangia con gli occhi e sembra provare soddisfazione ogni volta che preferisci lui a me».
Non preferisco Logan a Noah, ma questi ultimi giorni sicuramente si è comportato meglio di lui. Non glielo dirò, ovviamente, perché non voglio gonfiare il suo ego e non voglio confessargli che Logan, a differenza sua è solo un amico, perché non si merita di ricevere particolari attenzioni al momento, perciò resto in silenzio e lo ignoro mentre afferro lo spartito con la canzone che il ragazzo ha intenzione di cantare.
«D'accordo Betty, sei arrabbiata. Allora facciamo così» mi poggia una mano sulla spalla che vorrei scansare, ma il suo tocco è così dolce e il suo profumo così buono che mi viene difficile continuare a rimanere fredda con lui «Se quel ragazzo è bravo ma se la crede domani ti accompagno alla biblioteca della scuola e studiamo filosofia insieme, non ti chiedo di uscire, però voglio passare un po' di tempo con te».
La proposta non è male, si tratterebbe di stare in una stanza in cui bisogna fare silenzio, perciò non ci sarà bisogno di chiacchierare, e non si tratterebbe di un appuntamento, ma di studiare insieme.
«Si può fare» mi trovo a rispondergli.
E ovviamente Noah ha ragione, questo ragazzo è bravissimo, ha una delle voci più belle del gruppo di canto e proprio per questo motivo si è montato la testa a livelli indicibili, io e Jesse dovremo insegnargli sicuramente come funziona il lavoro di squadra e che dovrà mettere da parte questo atteggiamento se vogliamo vincere tutti insieme.
Noah mi saluta con un bacio sulla guancia e mi da appuntamento per domani prima di andare via.
Raggiungo Emma per andare a lavoro e prima di uscire dall'aula magna non riesco a non pensare agli occhi e al sorriso con cui mi guardava Logan mentre cantavo.
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Coinquilini - IN REVISIONE.
ChickLitDal primo capitolo: Nella mia stanza c'è un ragazzo. Un ragazzo che non conosco. Un ragazzo che non conosco è sdraiato sul mio letto e tiene un libro. No, non un libro. Un mio libro tra le mani, ventimila leghe sotto i mari. «Scusa?» chiedo rimanend...