33. Betty

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Questo pomeriggio a lavoro è stato tremendo. Potrei definire questa giornata come quella delle clienti esigenti e fuori di testa tanto che ho dovuto lavorare un'ora e mezza in più per la baraonda che si è presentata in negozio.
Alla fine quando è sera ed è arrivato il momento di tornare a casa io ed Emma non vediamo l'ora di scappare via e rientrare ai nostri appartamenti.
«Quindi tra te e Nick che sta succedendo?» chiedo quando saliamo in macchina, oggi le do un passaggio a casa.
«Non ne ho idea, sembrava ci stessimo frequentando ma poi ha smesso di cercarmi» risponde con una nota di sconforto nella voce.
«E perché non ti fai sentire tu? Invitalo ad uscire, fai la prima mossa» propongo.
«Sei matta? Non ho intenzione di farmi umiliare da un suo rifiuto» .
«Non puoi pretendere che sia sempre lui a farti capire che ci tiene e che vuole vederti. Anzi, forse è proprio per quello che si è allontanato, tu non ti fai avanti e quindi pensa che non lo ricambi» le faccio notare «E poi non eri tu quella che non faceva che ripetere che gli avrebbe fato perdere la testa?» domando trattenendo una risata.
«Wow» esclama.
«Cosa?»
«Mi dici di fare cose che tu per prima non fai» risponde dandomi una gomitata «Perché non ti fai avanti con Logan, magari si è allontanato perché pensa che non lo ricambi» ripete imitando la mia voce.
«Vaffanculo» le dico, prima di scoppiare entrambe a ridere.

Una volta tornata a casa faccio quasi le scale di corsa per raggiungere l'appartamento, voglio buttarmi a letto e farmi una bella dormita prima di dedicarmi a una maratona di serie tv.
Saluto velocemente Athena che dorme beatamente sul divano e raggiungo la mia camera.
«Logan» esclamo sorpresa, dopo l'episodio di ieri sera della festa pensavo sarebbe sparito di nuovo.
«Ehi» è sudato e i vestiti sono pieni di polvere e intonaco. Tiene in mano uno dei miei libri, mi guardo meglio intorno e trovo vari scaffali sparsi alle pareti, tutti i miei libri sono poggiati lì sopra e i cassetti del comò sono stati svuotati e messi in ordine. Anche i libri sparsi sulla scrivania hanno finalmente trovato uno spazio tutto loro.
«Che hai fatto?» chiedo sorpresa, non riesco a nascondere lo stupore.
«Ti serviva spazio, hai troppi libri. E ho pensato che quale scaffale in più potesse essere utile» spiega sgrullandosi un po' di polvere dai pantaloni.
«Grazie» rispondo portando i miei occhi su di lui «Non me lo aspettavo» ed è vero, sono senza parole. QUello che ha fatto è così semplice ma allo stesso tempo dolce che non credevo fosse il tipo da fare queste cose. Per alcuni potrà essere banale, ma mi ha praticamente costruito una biblioteca in camera, e non posso che esserne felice.
«Io e Margaret non stiamo più insieme» dice in tutta fretta riscuotendomi dai miei pensieri «Mi ha lasciato stamattina».
«Oh».
«Già».
«Dovrei dirti che mi dispiace, ma ti direi una cazzata» confesso con sincerità e questo lo fa sorridere. Vorrei chiedergli perché me lo sta raccontando, ma preferisco non domandarglielo, mi sento già abbastanza in subbuglio senza infilare il dito nella piaga.
«Posso restare a dormire qui, con te?» chiede avvicinandosi di un passo.
Ci penso su per qualche secondo, alla fine che mai potrebbe succede? Abbiamo dormito insieme diverse volte, basterà che lo ignori e tutto andrà bene.
«Certo, nessun problema» rispondo, prendo il pigiama e vado a metterlo in bagno.
Quando torno in camera lo trovo già sdraiato a letto, in calzoncini e senza maglietta , osservo il leone tatuato sul pettorale destro e vorrei disegnarne i contorni con le dita, ma resto ferma e mi corico di fianco a lui una volta preso il tablet dal comodino.

«Cazzo!» esclamo quando arrivo a metà libro.
«Che succede» chiede Shawn voltandosi in mia direzione, credevo si fosse addormentato.
«Sto leggendo una storia che parla praticamente di un incesto. In realtà questi due ragazzi non sono fratello e sorella perché lui è adottato, però non sanno di non essere parenti, perciò è a tutti gli effetti un incesto ed è assurdo quello che succede nel racconto» dico di getto, i protagonisti sono talmente strani che non so se riuscirò ad andare avanti con questo trash, dalla trama non sembrava così osceno.
«Sei bellissima» mi irrigidisco quando lo sento sussurrare queste due parole di fianco a me.
Si avvicina velocemente e mi stringe tra le sue braccia, provo ad allontanarmi ma la sua presa è irremovibile e non mi permette di spostarmi.
«Dai, non ti scansare. È da tanto che non stiamo così e mi manca, ne ho bisogno. Non farti implorare» il corpo sembra rilassarsi in automatico alle sue parole, mi accascio completamente a lui e sembriamo rimanere così per secoli, io bloccata con le mani poggiate al suo petto mentre lui mi tiene in vita con un braccio mentre con l'altro si sposta ad accarezzarmi i capelli.
Inspiro il suo profumo muschiato, che su di lui sta da Dio, e so già che mi rimarrà addosso tutta la notte.
Mi rendo conto che l'atrmosfera sta cominciando a farsi pesante, ci fissiamo senza fiatare e lo osservo mentre schiude leggermente le labbra cominciando a fissare le mie. Abbasso lo sguardo imbarazza e di colpo mi volto a raccogliere il tablet per vedere qualche video online.
Sento Logan sbuffare dietro di me per aver interrotto il momento e decido di distrarmi con il primo video consigliato che mi capita, mostra come avviene il filler alle labbra. Rabbrividisco all'idea perché ho il terrore degli aghi, ma decido di farlo partire comunque e mi appoggio al petto di Logan che insiste per vedere i video con me.
«Ma che schifo!» esclama quando scopre qual è il procedimento per il filler «E queste tizie si fanno bucare mille volte le labbra per averle più grandi? Ma perché?» è praticamente sotto shock.
«Perché a loro piacciono così» rispondo facendo spallucce.
«No a loro piace soffrire, altrimenti non si spiega! Chi si sveglia al mattino e dice "oh sì, ho proprio voglia di farmi sventrare le labbra per avere due canotti!". Te lo dico io, nessuno con un cervello» scoppio a ridere alla sua affermazione e quasi mi dimentico che non posso cedere o il mio cuore ci ricascherà ancora per l'ennesima volta.
«Meglio che mi metta a dormire, devo riposarmi per le provinciali questi giorni» ripongo il tablet nel secondo cassetto del comodino e do le spalle a Logan.
Dopo diversi minuti ancora non riesco a prendere sonno, ma fingo di essermi addormentata così da non dover instaurare conversazioni imbarazzanti con il mio compagno di stanza, e credo che anche Logan pensi io stia dormendo perché non ha più provato a dire e fare niente.
Quando sono quasi convinta che abbia preso sonno lo sento avvicinarsi al mio corpo, mi abbraccia stringendomi al suo petto e mi sposta una ciocca finita sul mio viso dietro l'orecchio.
«Mi piaci da impazzire» sussurra, convinto che io non possa sentirlo, mi lascia un bacio tra i capelli e rimane così, accoccolato a me tutta la notte.

Coinquilini - IN REVISIONE.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora