35. Betty

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La mattina mi sveglio più serena, più riposata, come se finalmente le cose stessero andando per il verso giusto.
Mi volto ad osservare il viso sereno di Logan, le labbra leggermente schiuse che chiedono solo di essere baciate e ancora un po' arrossate per via dei baci avuti durante la notte.
Sul mio petto si nota una macchia violacea che mi ricorda quello che è accaduto solo poche ore fa e poco a poco mille pensieri si affollano sulla mente.
Ricordo le sue mani su di me, i gemiti, la voglia di essere sua.. e adesso ricordo la litigata, Margaret, la loro non rottura e mi assale il panico.
Oddio, l'ho fatto con uno fidanzato.
Oddio, sono una persona orribile. Per quanto odi Margaret, non se lo merita. Logan è il suo fidanzato. Ma poi lo è davvero? Mi sento il respiro mancare, non ricordo di aver fatto una cosa più spregevole di questa in vita mia.
Improvvisamente comincia a fare caldo e devo assolutamente andare via da qua per riprendere un po' di sanità mentale e analizzare quello che ho fatto e come comportarmi in futuro.
Mi alzo di soppiatto spostando delicatamente la mano di Logan poggiata su un mio seno, ed in religioso silenzio apro il cassetto per raccogliere gli indumenti da indossare.
Lo vedo muoversi e quasi mi paralizzo sul posto credendo di averlo svegliato, invece sta solo cambiando posizione. Passo una mano tra i capelli felice di averla scampata e corro, per modo di dire, in bagno per lavarmi e vestirmi al volo e andare via.

Raggiungo l'università a passo di marcia, le gambe sembrano andare da sé e mi meraviglio di avere tutta questa forza di prima mattina, ma la paura di incontrare qualcuno è tanta e adesso ho solo bisogno di nascondermi in me stessa e scavarmi la fossa della vergogna.
«Betty!» la mano di Jesse mi tiene per il braccio e quasi rischio di cadere per la frenata brusca che mi tocca fare.
«Ehi» dico col fiatone e portandomi una mano sul fianco, con tutto questo movimento mi sento un po' affaticata.
«Andiamo in palestra» dice cominciando a trascinarmi proprio in quella direzione.
«Cosa? Non posso, adesso ho letteratura, e ti ricordo che la hai anche tu».
«Pazienza. Abbiamo di meglio da fare» insiste accelerando il passo «Ho scoperto che per le regionali non basta semplicemente cantare, bisogna fare un minimo di coreografia e ho trovato una persona che può aiutarci».
«Vuoi dire che dovremmo ballare?»
Voglio morire. Odio ballare. O meglio, amo ballare alle feste, in discoteca, ma perché faccio schifo e quindi è solo per divertimento, ma un vero ballo coreografato. Possiamo dire di aver già perso.
Apre con foga le porte della palestra e mi trovo davanti tutto il gruppo del coro e sugli spalti Noah e Chuck che mi osservano divertiti, mi conoscono troppo bene e sono qui per mettermi sicuramente in imbarazzo.
Ad accoglierci è una ragazza afro americana con capelli riccissimi, un sorriso smagliante e un fisico assolutamente invidiabile. L'ho già vista in alcuni spettacoli e ho sentito dire in giro per scuola che sia bravissima a ballare, mi pare abbia vinto qualche talent show o concorso nazionale. Quindi una che se ne intende, insomma.
«Allora, ragazzi, essendo il primo giorno direi di andarci con calma. Faremo un po' di stretching e impareremo qualche passo base, faremo una sola ora così da non mettervi troppo sottopressione» sorride in direzione mia e di Jesse e mano a mano che parla indietreggio perché non mi va proprio di farmi vedere da tutti mentre ballo. Ringrazio la fretta per avermi fatto indossare dei leggins a vita alta accompagnati da una semplice t-shirt e sneakers, altrimenti adesso sarei davvero scomoda.
Jesse mi affianca e mi stringe la mano per darmi conforto, gesto che fa sempre quando mi vede in ansia e proprio in quel momento un tonfo sordo arriva alle mie spalle.
Logan. E ci osserva socchiudendo gli occhi e mordendosi il labbro.
E lui quando è arrivato? E poi è una lezione privata, perché sono tutti qui?
Vedo le occhiatacce che Logan manda sia a Noah che a Chuck e spero che non si mettano a discutere di niente, e soprattutto spero che non esca fuori l'argomento di stanotte o Chuck mi farà fuori.
«Ho notato che siete pari» continua la ragazza «Perciò ho pensato che le coreografie potrebbero essere in coppia, così verrà fuori qualcosa di più interessante», so già che farò coppia con Jesse e questo un po' mi consola, soprattutto quando con un sorriso a trentadue denti mi stringe poggiando il suo braccio sulle mie spalle e mi lascia un bacio tra i capelli.
Dietro di noi si fa largo un colpo di tosse, e non ho bisogno di girarmi per capire di chi sia.
L'ora che segue è imbarazzante. La maggior parte delle volte lo stretching consiste in squat, piegamenti che mi fanno mettere il sedere in mostra e passi base che mi fanno sembrare un impedita in ogni movimento. Jesse non ha fatto che ridere, come adesso.
Gli faccio un piccolo sgambetto e lo faccio cadere a terra.
«Ops» esclamo alzando un sopracciglio, così impara a prendermi in giro.
«Ah, si?» chiede fingendo di essere irritato «Non è divertente, forza aiutami ad alzarmi» sento gli sguardi di tutti i presenti addosso, la ragazza che ci insegna i passi ci osserva divertita e sono contenta che non se la stia prendendo per quest'interruzione.
Tendo una mano in direzione di Jesse per aiutarlo ad alzarsi ma la sua è una trappola, strattona il mio braccio e mi fa cadere a terra sopra di lui.
«Adesso siamo pari» bisbiglia facendogli la linguaccia. Dovrei arrabbiarmi e fargli male, invece scoppiamo a ridere in sincro e ci aiutiamo a vicenda ad alzarci tenendoci le mani e facendo il conto alla rovescia prima di tirarci su.
«Ti odio» sbuffo legando di nuovo i capelli che si sono scompigliati.
«Grazie, ti amo anche io» scherza lui continuando a prendermi in giro.
Un rumore assordante, proveniente di nuovo dagli spalti, attira la nostra attenzione e Logan esce fuori dalla palestra con passo pesante.

Coinquilini - IN REVISIONE.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora