Chuck parcheggia la macchina di Liz davanti un pub a qualche isolato dal negozio in cui lavora la riccetta, così quando andremo a prenderla non faremo troppa strada.
Ci accomodiamo in un tavolo infondo, Chuck e Nick si siedono di fronte a me e sembra che stia per partire una ramanzina a tutti gli effetti. Ordiniamo un menù composto da hamburger, patatine e birra e per un po' rimaniamo in silenzio ad osservare la partita di football che trasmettono in televisione.
«Di che stavate parlando al campo tu e Liz?» mi chiede Chuck sorseggiando la birra.
«Eh?» fingo di non aver capito distogliendo lo sguardo dalla tv, in realtà non voglio che sappia cosa mi ha raccontato Liz, sono sicuro che lui conosca tutta la storia e che se volesse sapere di cosa abbiamo parlato gli basterebbe chiede a Liz perché lei glielo direbbe subito, ma non voglio essere io a tradire la sua fiducia. Chuck capisce la mia intenzione di sviare l'argomento perché non ripete la frase, ma so che non ha finito con il discorsetto da amico troppo protettivo.
«Non mi piace il modo in cui guardi Elizabeth».
«Mi hai chiesto di uscire per parlare di Liz?» sapevo che questo momento sarebbe arrivato, che prima o poi avrebbe voluto chiarire di nuovo la situazione, ma speravo che questa sera fosse davvero solo un'uscita tra ragazzi, e che avremmo parlato non so, di sport, ragazze, qualunque cosa ma non Liz. Soprattutto con lo sguardo di Nick che vorrebbe incenerirmi. Ma che perché non si dedica alla rossa che gli sbava dietro?
«Non solo, ma non voglio che ti fai strane idee su di lei» riconosco il suo tono minaccioso, quello che ti avverte di non fare cazzate o che dovrai vedertela con lui «So come sei fatto, ti conosco da tempo e sei mio amico. Ma Beth è la persona a cui tengo di più e so come ti comporti con le ragazze. Sì, lo so che con Margaret è stata una cosa seria ma non cominciare con i discorsi che sei cambiato e che hai messo la testa a posto perché non ci credo» addenta il suo hamburger e poi riprende a parlare, non ho mai detto di essere un tipo serio, anzi, affermo l'opposto «Ti piace divertirti e mi sta bene, puoi farti ogni singola ragazza del campus, ma lascia stare Beth. È intelligente, simpatica, sexy, tutto quello che vuoi. Ma non è fatta per il divertimento di una notte sola e non posso permettere che tu la prenda in giro o che la illuda».
«Sono parole un po' troppo carine da usare per una semplice amica, non trovi?» lo istigo. Insomma, non credo che alla sua ragazza piacerebbe sentire il proprio fidanzato che afferma che la sua migliore amica è sexy e che è la persona a cui tiene di più.
«Si è affezionata a te, e capita raramente» ignora la mia insinuazione che lui possa provare qualcosa per Liz «Quindi non fare passi falsi».
Questa conversazione è assurda, la prima volta che mi ha chiesto di lasciar perdere Elizabeth in tono amichevole ho pensato che avesse ragione, non era il caso portarmi a letto la mia compagna di stanza perché si sarebbero creati problemi all'interno dell'appartamento e soprattutto perché non mi sembrava il caso di rovinare l'amicizia con Chuck per una scopata con la sua migliore amica. Ma il suo sembra più un marcare il territorio, fa così anche con gli altri ragazzi che ronzano intorno a Liz? E poi lei è libera di fare ciò che vuole, ha diciannove anni e se vuole uscire con me – o con chiunque altro – o vuole semplicemente divertirsi è libera di farlo senza che arrivi prima Chuck ad avvisare gli altri su cosa possono e non possono fare con la sua protetta.
«Tranquillo Chuck» lo rincuoro, anche perché adesso dalla mia bocca non uscirebbero parole confortevoli «La tua cara Elizabeth non mi interessa – e non sono sicuro di aver detto la verità, dico tra me – non in quel senso almeno. Ma mi piace stare in sua compagnia e le tue minacce non mi impediranno di passare del tempo con lei» finisco le mie patatine e lo osservo. Incredibile come in tutto ciò Nick non abbia aperto bocca, avrei pensato che sarebbe stato lui a inferocirsi di più per Elizabeth dato che ha una palese cotta per lei.
«Fino a che si tratta di semplice amicizia puoi stare quanto vuoi con lei, io ti sto solo avvisando di non sbottonarti troppo». Restiamo per qualche momento ad osservarci, poi mi volto in direzione del biondo.
«Allora, Nick, che ne pensi della nuova amica di Liz?» domando cambiando argomento.
I due mi fissano e Chuck sghignazza divertito per il mio tentativo di smettere di parlare di Elizabeth.
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Coinquilini - IN REVISIONE.
ChickLitDal primo capitolo: Nella mia stanza c'è un ragazzo. Un ragazzo che non conosco. Un ragazzo che non conosco è sdraiato sul mio letto e tiene un libro. No, non un libro. Un mio libro tra le mani, ventimila leghe sotto i mari. «Scusa?» chiedo rimanend...