Elizabeth è sparita, letteralmente.
Non risponde ai messaggi, non risponde alle chiamate, non si è fatta vedere in università e non sono riuscito a beccare gli orari delle prove.
Non torna all'appartamento da quattro giorni e so solo che sta da Noah.
Con Noah.
Da soli, perché a quanto pare il signorino ha un appartamento tutto suo.
Ma non so dove vive, non me lo hanno voluto dire.
Chuck mi odia perché ha capito che la colpa è mia, ma non sa che cosa è successo.
Nick non lo sa, ma lo ha capito e cerca di non farmi vedere la sua delusione nei miei confronti.
Emma mi lancia frecciatine e per non farmi mancare niente, Phil mi da del coglione.
«Le hai spiegato che non stai con Margaret?» mi chiede quest'ultimo quando ci fermiamo dopo una lunga corsa.
«Sì, gliel'ho scritto nei messaggi che sicuramente ha letto senza degnarmi di una risposta» spiego bevendo un sorso d'acqua dalla mia borraccia.
«Forse si sente presa in giro» insinua Phil.
«Sono io che dovrei sentirmi preso in giro, fa' l'amore con me, sparisce la mattina presto e poi vede Margaret che mi bacia e se ne torna dal suo ex. Più stronza di così» quasi lancio la borraccia dentro lo zainetto che ho posato a terra e incrocio le braccia al petto osservando il mio amico.
«Appunto, ti ha visto baciare Margaret e si è sentita ferita».
«Lei ha baciato me» gli faccio notare «Vorrei solo riuscire a vederla e parlarle e farle capire che voglio lei».
«Oh, udite udite. Finalmente ammetti di voler stare con lei. Quasi mi commuovo» esclama fingendo di asciugarsi le lacrime.
Che coglione, ma ha ragione. Di solito cerco di non espormi mai del tutto, cosa che ho in comune con Liz e per questo ci scontriamo spesso, ma non ce la faccio più a fingere che non mi importi.
«Io credo di essermi innamorato» confesso abbassando il tono della voce.
«Allora direi che è proprio arrivato il momento di parlare, perché non vai a trovarla a lavoro?»
«Perché non so i suoi turni e non posso appostarmi tutto il giorno fuori il negozio come un fottuto stalker, Phil. Ragiona anche tu» sbotto alla fine.
«Forse verrà alla festa di stasera» dice pensieroso.
Già, la festa di Mike. Alla quale non vorrei andare proprio perché si terrà a casa sua, ma ci sarà tutta la squadra di football e non posso certo essere io l'unico cretino a mancare.
Riprendiamo a correre e comincio a fare il conto alla rovescia nella speranza di vederla a quella maledetta festa.Mi vesto di tutto punto, camicia nera con le manichepiegate fino ai gomiti, jeans neri e sneaker del medesimo colore, è total blackma ha comunque un tocco elegante su di me, metto perfino il gel ai capelli e miimprofumo da capo a piedi.
Come se farmi trovare impeccabile farà cadere Elizabeth tra le mie braccia e mifarà perdonare.
«Cavolo, che sei l'ospite d'onore?» scherza Nick quando vede come mi sonoconciato. A differenza mia i vestiti di Nick e Chuck sono molto più sbarazzini,sapendo che dovranno bere e ballare e divertirsi.
Emma mi trafigge l'anima con i suoi occhi enormi e sorride divertita alla miaapparente agitazione.
Dio, sono ridicolo.
Le mando un'occhiataccia chiedendole implicitamente di darci un taglio e a quelpunto torna a posare lo sguardo su di Nick.
Esco dall'appartamento insieme a loro, ma invece dell'ascensore decido di farele scale per raggiungere il più in fretta possibile la moto e, di conseguenza,casa di Mike.
Quando arrivo lì, Phil mi aspetta all'ingresso e mi saluta con una pacca sullaspalla, dopodiché mi offre un drink e mi presenta Sophia, la sua ragazza. Ècarina, semplice, da' proprio l'idea di essere una ragazza con la testa sullespalle, e da come sorride in direzione del fidanzato, direi anche che èinnamorata persa.
«Finalmente ti conosco!» esclama lasciandomi due baci sulla guancia, anche affettuosaaggiungerei «Phil mi ha parlato molto di te, praticamente ti considera unfratello» Phil gli lancia un'occhiataccia, forse ha rivelato qualcosa cheteneva solo per se, ma mi fa piacere sentire quelle parole, Phil è davvero unottimo amico e sono felice che lui mi apprezzi tanto quanto faccio io.
«Anche tu sei famosa, non fa che dirmi quanto è innamorato e altre coseromantiche» sorrido verso di le perché non si può non trovarla una persona checontagia la sua spontaneità, solo a vederli si capisce che sono fatti l'uno perl'altra.
«Lei è già dentro» mi avvisa Sophia che a quanto pare è informata su tutto.
«Vedo che ti sei messo in tiro stasera» mi sfotte Phil beccandosi una gomitatadalla fidanzata «Sappi che la compagnia non ti piacerà».
Ormai sono abituato a vederla con Noah, ora sta da lui. Non che mi facciapiacere vederli insieme anche se solo come amici, ma sono pronto a vederlaballare con lui o qualunque cosa stiano facendo, non sarebbe la prima volta.
Entro dentro la casa e, vicino al tavolo degli alcolici e degli snack, nontrovo Noah con Liz, ma Mike.
Liz lo osserva con aria seccata e credo stia cercando di mandarlo via, ma luiinsiste con un sorriso che ha tutto fuorché l'aria d'essere innocente.
A grosse falcate comincio a raggiungerli, e quando mi avvicino la musica sembrascomparire perché sento solo le loro voci.
«Ora che tu e Logan non siete più qualunque cosa voi foste, perché non vuoiuscire con me» sta cercando in ogni modo di infastidirmi e questo mi fa solovenire voglia di spaccargli la faccia.
«Ah, e tu sei convinto che io sia così stupida da non capire che mi staichiedendo di uscire con te solo per fare un dispetto a Logan? E comunque no» sorrido alla sua schiettezza edintelligenza, speravo capisse che Mike lo fa solo perché è un coglione.
«E perché no?»
«Perché poi potresti vederla solo da un letto d'ospedale» intervengo mettendouna mano sulla spalla dello stronzo.
«Oh, ma guarda chi si vede» sorride beffardo, sono sicuro che mi avesse giàvisto.
«Fuori dai coglioni, Mike» dico a denti stretti mettendomi al fianco diElizabeth. Lei cerca di non incrociare il mio sguardo, ma leggo nei suoi occhila gratitudine per mandare via questa testa di cazzo.
«Altrimenti che fai?» insiste sbeffeggiandomi.
«Ti garantisco che ti faccio saltare la stagione perché non camminerai per unbel po', a costo di farmi espellere dalla squadra».
Sembra non volermi dare ascolto, così comincio a fare un passo in sua direzionema la mano di Liz sul petto mi ferma, e il mio cuore ha un sussulto.
Mi guarda con i suoi enormi occhi verdi e mi sta chiedendo in silenzio di nonfare cazzate, prendo un respiro profondo e rilasso la mano chiusa a pugno.
«Fate quasi venire il voltastomaco» commenta Mike prima di girare di spalle e,finalmente, andarsene a fanculo.
«Grazie» sussurra Liz.
Ora mi fermo ad osservarla, sta divinamente. I capelli sono fermati in una codaalta da cui scendono dei boccoli, i jeans sono bianchi e a vita alta e sopraporta una di quelle magliette che scoprono la pancia, sembra più alta grazieagli stivaletti che ha ai piedi e il giacchettino di jeans è arrotolato nellemaniche fin sopra i polsi.
«Speravo di incontrarti qui» le dico, anche se vorrei riempirla di complimentie abbracciarla perché mi è mancata.
«Tanto sto andando via» ribatte cercando di guardarmi il meno possibile,osserva attentamente la sala dove diversi ragazzi stanno ballando e sorridequando i suoi occhi intercettano la persona desiderata.
Noah.
«State insieme, adesso?» domando con un filo di rabbia. Forse più di un filo.
«No, e non credo che debba interessarti» ribatte scontrosa.
«Sei tu quella che non risponde ai miei messaggi, quindi al massimo è a te chenon importa di me» le faccio notare.
«Ma quali messaggi?» domanda confusa.
Tiro fuori il cellulare e glieli faccio leggere uno ad uno, per dimostrarle chele ho scritto e la vedo spalancare gli occhi.
«Non li ho visti perché quello non è più il mio numero» dice quando le facciovedere che il destinatario dei messaggi era lei.
«E quando avevi intenzione di dirmelo? Perché lo hai cambiato?» chiedo araffica.
«Avevo perso il telefono, visto che era mezzo sgangherato ho deciso di comprarneuno nuovo insieme ad una nuova scheda e l'altra l'ho bloccata. Fortunatamenteavevo tutte le foto collegate all'account altrimenti adesso avrei perso tutto»e da come mi osserva sembra quasi che si riferisca anche alle foto fatteinsieme nei vari momenti di pace passati da soli «E comunque avevo affidato aChuck il compito di dirlo a voi nell'appartamento perché avevo perso i numeri enon mi andava di vedere nessuno».
Ovvio, Chuck. E chi altri sennò poteva evitare di darmi il numero.
«Pensavo non volessi sentirmi» diciamo in coro e sorridiamo per questacoincidenza.
«Quando tornerai a casa?» aggiungo tornando serio.
«Non lo so Logan, quello che è successo-»
«Quello che è successo lo volevamo entrambi, non capisco perché stai scappando,dobbiamo parlarne».
Noto che sta cominciando ad agitarsi, assurdo come sia sempre così sicura dise, tranne quando deve affrontare i suoi sentimenti con me, e fa un cenno dellamano a Noah per fargli intendere che lo raggiungerà presto.
«Ora vado, magari ne riparliamo in un altro momento».
«No, Liz» provo a bloccarla per il braccio ma sfugge alla mia presa e in frettaaffianca Noah per poi uscire dall'appartamento.
«Secondo me le piaci» interviene Sophia sorridendo in direzione della portadove Liz mi ha guardato di sfuggita per un ultima volta. Phil la tieneabbracciata da dietro e preme le mani sul suo ventre, il mento poggiato sullatesta di lei.
«Io dico che mi evita».
«Ti evita perché le piaci ma non vuole ammetterlo» aggiunge.
«Non so che dire» rispondo, perché è davvero così che mi sento, senza parole.
«Logan, giusto?» mi chiede per conferma e annuisco «Ecco, Logan. Devi capireuna cosa di noi ragazze, se ci piace tanto un ragazzo, se ne siamo innamorate,ma non abbiamo la certezza che questo ci ricambi, noi scappiamo. O cerchiamo dievitare di rimanerci male e soffrire,e ancora di più cerchiamo di fare in mododi non farlo sapere all'altra persona, soprattutto se è qualcuno che abbiamopaura di perdere» mi spiega paziente «Non tutte sono così coraggiose da rischiaredi essere rifiutate, alcune preferiscono andarci con i piedi di piombo e megliorimangono in silenzio, la tua amica direi che si è proprio pietrificata, maquesto è un altro discorso» ride a questa sua affermazione e altrettanto faPhil.
«Comunque questa festa fa cagare» aggiunge quest'ultimo proponendoci di andarea mangiare qualche schifezza in un fastfood qui vicino.
«Ha cambiato numero, comunque. Per quello non ha letto i messaggi e non si èfatta sentire» comincio a raccontare mentre usciamo dalla villa del coglione«Mi ha detto che aveva chiesto a CHuck di dare il nuovo contatto a noidell'appartamento, ma ovviamente si è ben ravveduto dal farlo con me» quantovorrei prenderlo a cazzotti. Mi trattiene solo il fatto che so quanto Liz tengaa lui.
«Che stronzo» commenta Sophia, e non potrei che essere più d'accordo.
Questa me la paghi, Chuck.
Ciao a tutti!
Siamo arrivati al 36° capitolo e sono super emozionata!
Abbiamo visto che finalmente è successo qualcosa tra
Liz e Logan, ma Liz è scema è quindi è praticamente scappata.
Ma non vi preoccupate perché nei prossimi capitoli ne vedremo delle belle!La storia ormai è quasi finita, se i conti tornato tra circa sei capitoli
ci sarà l'epilogo.. già sento la mancanza dei protagonisti!
Vi ringrazio infinitamente perché continuate a mettere mi piace, commentare
e leggere la storia, vi adoro davvero e vi ringrazio ancora e ancora.
Vi mando un bacio e fatemi sapere che ne pensate!
Elisabetta.
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Coinquilini - IN REVISIONE.
ChickLitDal primo capitolo: Nella mia stanza c'è un ragazzo. Un ragazzo che non conosco. Un ragazzo che non conosco è sdraiato sul mio letto e tiene un libro. No, non un libro. Un mio libro tra le mani, ventimila leghe sotto i mari. «Scusa?» chiedo rimanend...