Logan è stato fuori tutta la notte e ancora non è rientrato.
Inizialmente ero preoccupata e non riuscivo ad addormentarmi poi, verso le tre di notte, ho capito che sarebbe rimasto fuori con Margaret.
Che ipocrita, dice di non sopportarla, non fa altro che elencare i suoi difetti e poi ci passa insieme la nottata a fare chissà che.
Torno dalla mia passeggiata con Athena che ancora ribollo dalla rabbia. Avrebbe almeno potuto avvertire che non sarebbe tornato, almeno mi sarei risparmiata qualche ora di insonnia dovuta al fatto che pensassi a lui. Che stronzo.
Chuck e Nick dormono, profondamente direi da quanto stanno russando e io non so che fare.
Ho anche mandato un messaggio a Logan chiedendogli se fosse tutto ok, ma ovviamente era troppo impegnato per rispondere ad un cazzo di messaggio.
Apro ogni credenza della cucina per trovare qualcosa da mangiare che mi tiri su il morale, sti cazzi della dieta e non me ne frega nemmeno se sono le dieci del mattino, ho voglia di popcorn. Non morirò certo per aver sgarrato una volta.
Quando sono pronti, la stanza odora di buono e comincio a trangugiarli a manciate come non mangiassi da secoli.
«Mh, che buon profumino» Logan entra nell'appartamento, senza maglietta complimenti, e queste sono le prime parole che dice.
«Mh, che buon profumino?» ripeto incazzata. Mi alzo in piedi e lo raggiungo «Questo è quello che ti viene da dire? Dove sei stato tutta la notte?» domando incrociando le braccia al petto.
«Boh» risponde, ma poi sembra fare mente locale «In un bar, all'appartamento dove convivevo con Margaret» ogni parola è una folata di alcool. Ma quanto diamine ha bevuto?
«Ti sei preoccupata per me?» cerca di accarezzarmi il viso, ma mi scanso e indietreggio di un paio di passi.
«Certo che sì, ti ho anche scritto un messaggio e non hai risposto» .
Controlla il cellulare per verificare che sia vero, poi ridacchia «Ops, è vero. Non mi ero accorto fosse arrivato». Già, eri troppo impegnato con la tua ex per rispondere a me.
«E poi hai guidato in questo stato? Non ci posso credere! Avresti potuto avere un incidente, ma ce la fai?»
«Smettila di rimproverarmi, volevo tornare da te» biascica. Il cuore si ferma. Si rende conto di ciò che dice?
«Una volta mi hai detto che ti piaceva bere ma che non ti ubriacavi» ignoro la sua frase dicendo la prima cosa che mi viene in mente.
«Si ma Margaret mi ha convinto a continuare, mi convince sempre a fare tutto» ah, bene.
«E lei beve?» vorrei anche chiedergli perché è senza maglia, ma preferisco stare zitta, mi sono già esposta troppo.
«No in realtà, ma le piace bere e ubriacarsi con me così può scatenarsi e attirare la mia attenzione» c'è da dire che quando è sbronzo è ancora più sincero del solito.
«Be' se deve bere per attirare la tua attenzione questo le fa onore».
«Mi spieghi perché sei così?» sbotta passandosi le mani nei capelli.
Eh? «Così come?» chiedo sorpresa.
«Indifferente.»
«Scusa? Mi sembra di averti detto che ero preoccupata per te!» ribatto. Sento silenzio dalla stanza di Chuck e Nick e lo trascino in camera perché non voglio che si sveglino e che sentano la nostra conversazione.
«Non mi riferisco a questo, cazzo» gli intimo di abbassare la voce ma continua a sbraitare «Non me ne frega una beata minchia se ci sentono, Liz. Spiegami perché non mi chiedi se abbiamo fatto sesso o cosa abbiamo fatto tutta la notte. Cazzo, sono senza maglietta e non dici niente! Non mi chiedi perché sono arrivato a quest'ora del mattino, non mi chiedi cosa significa che adesso mi piaci ancora di più e perché ti ho baciata. Questa cosa mi fa impazzire, sai?» sembra stremato dopo questo discorso e lo dimostra sedendosi sconfitto sul bordo del letto.
«Sei ubriaco» ribatto. Perché se fosse lucido non mi direbbe mai queste cose, e io non voglio illudermi di niente. Voglio che le cose rimangano esattamente come sono, non voglio impelagarmi in una situazione complicata.
«Di te» risponde fissandomi dritta negli occhi. Chiudo gli occhi per qualche secondo, cercando di regolarizzare il respiro.
«Ed è per questo che è meglio se ne riparliamo quando sarai lucido, sempre se ricorderai questa conversazione» gli poso una mano sulla spalla sperando che lasci perdere tutto, sono pronta ad affrontarlo perché in fin dei conti lo ha detto anche lui, non è tipo da relazioni, e io adesso sono confusa.
«Non potrei mai scordarmi di te» torno in sala, non voglio guardarlo in viso nemmeno un minuto di più, o rischierei di fiondarmi su di lui o peggio..potrei rendermi conto che non mi è indifferente e non voglio che accada.
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Coinquilini - IN REVISIONE.
ChickLitDal primo capitolo: Nella mia stanza c'è un ragazzo. Un ragazzo che non conosco. Un ragazzo che non conosco è sdraiato sul mio letto e tiene un libro. No, non un libro. Un mio libro tra le mani, ventimila leghe sotto i mari. «Scusa?» chiedo rimanend...