Sono passati dodici giorni da quando ho lasciato l'appartamento per tornare da mia madre. Non avevo voglia di parlare con nessuno, Logan ha provato a scrivermi e chiamarmi un paio di volte, ma dopo l'ultima discussione non ho avuto il coraggio di rispondergli.
Mi ha detto in faccia chiaro e tondo che pensa che mi piaccia, anzi ne è convinto, e odio il modo in cui è stato sicuro di se'. Sembrava compiaciuto di avermi conquistata, come fosse una sua vittoria personale.
Ma credo avesse ragione. Non voglio ammetterlo a me stessa, ma Logan mi piace.
E forse è anche per questo che ho evitato tutti, tranne Emma – e Jesse per le prove di canto. Non potrei mai guardare in faccia Chuck e ammettere ciò che provo, così come non potrei sostenere lo sguardo di Noah mentre gli confesso che non c'è più solo lui nei miei pensieri.
Che casino. Oggi mi toccherà tornare all'appartamento per prepararmi a rientrare a lavoro e ricominciare il college questo pomeriggio, e devo decidere cosa fare.
Come prima cosa, dirò a Logan che provo qualcosa per lui. Non è giusto che io lo tratti male perché spero che allontanandolo io possa smettere di pensare a lui. Non so come reagirà, ma è giusto che lo sappia. E poi, di conseguenza, spiegherò tutto a Noah. Non ha senso continuare a provarci se entrambi non siamo sicuri che ne valga la pena.
«Tesoro, come stai?» chiede mia madre entrando in quella che era la mia cameretta. Le ho raccontato tutto ciò che è successo, ma non ha saputo darmi un consiglio imparziale perché, incredibilmente, le piace da impazzire Logan e fa il tifo per lui a prescindere.
Scendiamo al piano di sotto per fare colazione e dopo aver mangiato mi aiuta a preparare la valigia per tornare a casa. Carico Athena nel cofano con la sua cuccia e poso il bagaglio nei sedili posteriori della macchina, abbraccio mia madre e le prometto di farmi vedere più spesso e che anche lei può tranquillamente venire a trovarmi ogni volta che vuole.Torno a casa e nell'appartamento regna il silenzio più totale.
«C'è nessuno?» domando alzando il tono della voce.
«Betty!» esclama Chuck uscendo fuori dal bagno e abbracciandomi «Come stai, piccola?» urla dalla felicità come se non mi vedesse da anni.
«Oh, mi sei mancato!» esclamo scoppiando a ridere dalla gioia e gli lascio un bacio sulla guancia.
«Nick dov'è?» chiedo. In realtà vorrei sapere anche di Logan, ma preferisco non nominarlo, devo ancora pensare bene a cosa dirgli.
«Non ci crederai, ma è uscito con Emma».
«Cosa?» domando incredula, nessuno dei due mi ha avvisata del loro appuntamento.
«Sì, l'ha invitata a fare una passeggiata mattutina a Central Park dando buca a me» finge di essere offeso.
«Sono davvero felice per loro!» batto le mani dalla gioia e mi segno in mente di tempestare Emma di domande per sapere come è andata la loro uscita.
«Di Logan invece non sappiamo niente».
«Eh?» chiedo fingendo di non aver capito.
«Logan, è andato via un giorno dopo di te ma non sappiamo dove, ha solo detto che sarebbe stato fuori».
«Va bene, vuol dire che per ora ho la camera tutta per me finché non torna» ci scherzo su, ma in realtà sono curiosa di sapere dove si trovi. Immagino, però, che alla fine abbia deciso di andare con i suoi in Messico per visitare i parenti.
Poso la valigia in camera e mi faccio una doccia veloce, indosso jeans a vita alta, t-shirt bianca, all star converse ed esco nuovamente per raggiungere l'università, non voglio perdere la prima lezione dell'inizio dalle vacanze, e poi Jesse mi ammazzerebbe se lo lasciassi da solo ad affrontare il professore Jones con la letteratura inglese.
«Ormai io e te non possiamo fare a meno di vederci» scherza quando ci incontriamo di fronte l'aula, a causa delle prove ci siamo spesso ritrovati a casa sua – una villa gigantesca – durante le vacanze e ci siamo sempre sentiti per messaggio per migliorie ai vari testi che abbiamo provato.
La lezione prosegue tranquilla, speravo di incontrare Noah invece non si è presentato, probabilmente salterà il primo giorno come è solito fare.
Alla fine dell'ora Jesse mi saluta con un lieve abbraccio e mi ricorda, come sempre, delle prove del giorno dopo perché a fine mese si terranno le provinciali per l'ammissione alle regionali e mi dirigo verso la caffetteria per ordinare un caffè prima di tornare a casa e prepararmi per il lavoro.
«Ehi!» mi saluta pimpante Margaret. Non vedevo l'ora di rivederla.
«Ciao» rispondo cominciando a camminare verso uno dei tavoli sperando che mi lasci in pace.
«Come stai?» chiede.
«Cosa c'è Margaret?» domando anche io. Non ha mai avuto un tono dolce con me, quindi perché iniziare adesso.
«Niente, volevo chiacchierare. Mi piace come sei vestita!» continua con il suo tono allegro, in questo preciso momento fa il suo ingresso anche Emma e le faccio cenno di raggiungermi. Non appena riconosce la chioma bionda di Margaret si appresta a sedersi vicino a me cercando di chiedermi con lo sguardo cosa ci faccia quella con noi, ma non so darle una risposta.
«Che avete fatto durante le vacanze di Pasqua?» domanda sorseggiando la sua tisana a non so cosa, so solo che puzza da morire.
«Sono stata dalla mia famiglia» spiego brevemente mentre Emma dice di aver passato un po' di tempo con Nick senza sbilanciarsi troppo nel raccontare, so che non vuole farlo davanti a lei e ne sono felice.
«Uh, allora non sono l'unica ad aver passato del tempo con un ragazzo» batte le mani felice e aspetta che una di noi due le chieda qualcosa per continuare a raccontare.
«Ah, no?» chiede Emma indifferente.
«No! Io e Logan siamo di nuovo una coppia!» esulta.
Qualcosa dentro di me fa crack, mi sembra che il cuore e i polmoni abbiano smesso di funzionare. E a giudicare dall'espressione di Emma capisco di non star immaginando niente, anche lei è sconvolta, o forse è preoccupata per me.
Mi sembra che il peso del mondo sia finito sulle mie spalle, altrimenti non spiego perché il mio corpo sembri improvvisamente pronto per stramazzare al suolo.
Come sono tornati insieme? Non è possibile.
«Be', congratulazioni» dice Emma con un finto sorriso.
«Sì, non credevo fosse possibile date le ultime litigate e il modo in cui ci siamo riavvicinati, ma poi.. l'ho incontrato durante le vacanze, era giù di morale per chissà quale motivo ed è successo. Abbiamo passato quasi tutto il tempo nel nostro appartamento».
Nostro. Come se fossero tornati a vivere insieme. Continua a raccontare altri dettagli ma la sua voce sembra essersi affievolita per il mio cervello e mi arriva solo un chiacchiericcio ovattato, riesco solo a pensare a quanto sia stata stupida a credere che Logan potesse anche in minima parte ricambiarmi. E poi tornare con la ex che non sopporta e che non fa altro che criticare.
Ma come è possibile? Cosa gli ha detto il cervello?
«Scusatemi» voglio andarmene il prima possibile, così mi alzo in piedi di scatto rovesciando il poco di caffè che era rimasto.
«Betty, tutto bene?» chiede Emma aiutandomi a pulire il casino che ho combinato. Annuisco velocemente come gesto automatico.
«Sì, devo solo sbrigarmi per il lavoro. Ci sentiamo dopo ok?» saluto anche Margaret facendole le mie congratulazioni per la lieta novella e raggiungo a passi svelti la mia automobile.
Non vorrei, ma durante il tragitto scoppio a piangere, ennesima conferma che, cazzo, Logan mi piace sul serio e raggiungo il mio appartamento senza nemmeno rendermi conto di scendere dalla macchina e salire le scale fino al terzo piano. Mi sento così amareggiata e presa in giro.
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Coinquilini - IN REVISIONE.
ChickLitDal primo capitolo: Nella mia stanza c'è un ragazzo. Un ragazzo che non conosco. Un ragazzo che non conosco è sdraiato sul mio letto e tiene un libro. No, non un libro. Un mio libro tra le mani, ventimila leghe sotto i mari. «Scusa?» chiedo rimanend...