CINQUE

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CHAMPAGNE
Cinque

Dimmi la verità

Settembre


Filippo non parla mai prima di un'esibizione. Resta lì, muto, seduto in camerino a cercare di tenere a bada l'agitazione ed i pensieri che si rincorrono nella testa. Non sa perché ha tutta quest'ansia, prima, dato che poi sul palco sparisce del tutto - ma poi il pensiero che potrebbe andar male davanti a tutta quella gente glielo spiega.
Soltanto che oggi ha il pensiero che Einar lo avrebbe visto cantare a tranquillizzarlo e si sente un po' stupido per questo.
Lorenzo ha imparato a rimanere accanto a Filippo in simili momenti di tensione: non è mai stato uno di tante parole e, forse, è proprio per questo che gli viene facile rispettare il bisogno di raccoglimento del cantautore. Sono in camerino e lui sta seduto sul divanetto, mentre guarda Filippo girare da una parte all'altra della stanza: forse sta ripetendosi in testa i testi che ha paura di scordare - impossibile li dimentichi, sono la sua storia. Comunque, Lorenzo sta tenendo chiunque alla larga da Filippo, chiunque possa rompergli le palle e deconcentrarlo - si allunga a prendere una birra e gliela passa già stappata, regalandogli un piccolo sorriso. Quando Filippo gli ha riferito che aveva invitato Einar al concerto (aggiungendo subito dopo che aveva invitato anche il suo fidanzato - Joe?), Lorenzo ha trattenuto una piccola smorfia poco convinta e gli ha dato una pacca sulla spalla, quasi fosse d'accordo con quella stupidaggine, lasciando che, invece, fosse l'idea della presenza del ragazzo del cubano a rassicurarlo: ha pensato che magari, a vederli insieme, il cantautore si potrebbe decidere a lasciar perdere quel è fidanzato ma ancora per poco di qualche giorno fa - lasciar perdere del tutto quell'Einar, ecco.
"Si può?" si apre la porta del camerino lasciando far capolino a Laura, vestita di tutto punto e con un sorriso enorme sulle labbra. "Sono venuta ad augurarti buona fortuna, Filippo."
Quello le sorride e le bacia la mano. "Grazie ancora per l'opportunità." dice e stringe le labbra cercando le parole adatte per chiederle quello che vuole. "Laura - scusa, canterai Ascolta il tuo cuore stasera?" domanda con in mente già l'espressione felice di Einar.
Lei fa un sorriso enorme ed annuisce. "Certo, è già in scaletta" gli rivela, il tono di voce allegro e spensierato.
Filippo ricambia con lo stesso sorriso. "Grazie ancora, davvero." ripete, ché non sa fare altro che ringraziare per quell'immensa opportunità.
Laura lo attira a sé e gli dà un bacio sulla guancia, lo stringe un po' e gli sfrega la schiena con le mani: ha sempre avuto stima di Irama e fargli aprire il suo concerto la rende molto orgogliosa - è un artista valido e a lei piace davvero.
"Adesso ti lascio a concentrarti, eh? In bocca al lupo, Filippo, e stai tranquillo, che sei bravissimo" gli ripete ed esce dalla stanza facendogli ciao con la mano e regalandogli un altro sorriso - fa un cenno anche a Lorenzo, che ricambia, sebbene stia guardando l'amico un po' confuso. Ascolta il tuo cuore? E ora che cosa c'entra?
"E questa canzone?" domanda, una volta che la cantante si è richiusa la porta alle spalle.
Il cantautore gli sorride misterioso e si siede accanto a lui. "È un segreto."
"E da quando noi abbiamo segreti?" sbuffa quello allungandosi un po' a dargli un calcetto, offeso. E vorrebbe continuare ad indagare, ma un attimo dopo, la porta si apre di nuovo e Lorenzo è già pronto a mandare via chiunque voglia disturbare ancora Irama, ma - "Sono arrivati i vostri ospiti" fa la ragazza dello staff con mezzo sorriso, e, senza aspettare, sparisce dalla loro vista per lasciare spazio ad un Einar un po' agitato e, subito dietro (più alto di qualche centimetro) anche al famoso Joele.
Il cubano sta tenendo forte la mano del fidanzato e non è nemmeno sicuro del motivo, forse lo agita dover vedere Filippo in questa situazione: si sistema il colletto della giacca che indossa (chiusa ovviamente fino all'ultimo bottone, che ha freddo) e si schiarisce la voce. "Ciao" fa, un sorriso morbido sulle labbra.
Il sorriso del ventiduenne si allarga in maniera quasi indecente, mentre scatta in piedi e gli si avvicina. "Ein." lo saluta, ammirando quanto bello sia anche quella sera. Resta con le mani attaccate al proprio corpo finché non si volta verso Joele e ne allunga una.
"Piacere, Filippo." dice, cercando di ignorare quanto più alto o elegante o muscoloso sia l'altro. Dio.
Joele gli stringe la mano con un sorriso piuttosto imbarazzato, mentre con l'altra accarezza quella di Einar - il cubano è così inspiegabilmente agitato che si sente in dovere di tranquillizzarlo. "Joele." fa e poi aggiunge: "Sai, è un onore conoscerti. Trovo che tu sia un bravissimo artista. Facevo il tifo per te, alla finale."
E Filippo si chiede come cazzo fa ad essere così gentile, questo Joele, a sembrare così perfetto. "Grazie davvero tanto." risponde, invece, e poi cerca Lorenzo con lo sguardo.
Il fotografo, in realtà, sta fissando il cubano con insistenza, come se a tenergli gli occhi puntati addosso potesse capire qualcosa di più di tutta quella situazione che coinvolge il suo migliore amico. "Ciao, sono Lorenzo" fa allora con un cenno della mano, portandosi accanto a Filippo - gli sfiora il braccio col proprio, quasi volesse cancellare tutte le paranoie che il suo amico si sta facendo. Come lo conosce bene...
"Ciao Lorenzo" pronuncia Einar, con tutte quelle lettere morbide che caratterizzano la sua parlata - stringe la mano del fidanzato e cerca di riprendere fiato.
"Birra?" spezza l'imbarazzo il fotografo voltandosi per prendere altre due bottiglie e passandone una al bresciano, facendogli distogliere l'attenzione da Einar e lasciare andare la sua mano - a Lorenzo, però, non passa inosservato il modo in cui lo sguardo del cantautore scivola su quello del cubano.
"Sono felice che siate venuti." fa Filippo, guardando Einar negli occhi. Sei bellissimo, vorrebbe dirgli, ma sta zitto.
Einar sorride, dà un'occhiata a Joele - adesso di schiena mentre scambia due parole con Lorenzo - e attira Filippo a sé in un abbraccio - chiude gli occhi e lo stringe di più. "Come te senti?" mormora.
"Ora più tranquillo." confessa nel suo orecchio quello, stringendolo e sentendosi quasi in pace - il suo profumo, tutto merito del suo profumo. "Sei bellissimo." aggiunge, che non gli va di tenerselo dentro.
"Anche tu" risponde quello pianissimo sciogliendosi piano dall'abbraccio, poi fa mezzo passo indietro e sorride tirandogli un po' il lembo della camicia di seta. "Ma non hai freddo?" scherza, attirando l'attenzione degli altri due.
Filippo scuote il capo. "Non fa così freddo." risponde divertito, mentre Joele quasi ride.
"Scusalo, ma ha sempre freddo. Non è abituato alle temperature sotto i 14 gradi." spiega e prende un sorso di birra.
Anche Einar accenna una risata (mentre Lorenzo torna ad osservarli tutti e tre in silenzio, appoggiato al tavolino) e scrolla le spalle - come se Filippo non lo sapesse, che ha sempre freddo. "Non è colpa mia" fa, la giacca appena appena slacciata, sotto un maglioncino scuro a collo alto. "E poi non pensaba de soffrire il freddo."
"Pensavo di, amore. Ricordi?" lo corregge il bresciano dolcemente, ché, appena arrivato in Italia, Einar gli ha chiesto di correggerlo per poter migliorare con l'italiano.
Filippo lo guarda, un po' basito - gli piace da morire il modo in cui lo spagnolo sporca i discorsi del cubano e non capisce come per l'altro non possa essere così.
"Pensavo, sì" fa grattandosi la nuca un po' imbarazzato - più per la correzione o per la parola amore? Si umetta le labbra e sorride un po' a Filippo, che è quasi l'ora della sua esibizione e quindi - "Noi - ti lasciamo estare, no, stare, giusto?, così ti puoi concentrare per bene, Fel - felice di averti potuto vedere prima dello show."
"Restate qui." fa lui, quasi d'istinto. "Potete restare, non ho problemi. Vero, Lori?" e guarda il fotografo.
Quello punta gli occhi verso i suoi e si trattiene dall'alzare un sopracciglio. No, che Filippo non ha problemi, è ovvio che la presenza di Einar lo tranquillizzi - se n'è accorto dal primo momento in cui quello ha messo piede nel camerino, che è stato come se la calma fosse scesa sul cantautore. Lo ha visto nei suoi occhi, nei suoi movimenti - nel suo sorriso.
"Assolutamente" risponde allora. "Anzi, se volete qualcosa da mangiare servitevi pure" li invita al piccolo buffet e poi torna a armeggiare con la sua macchina fotografica.
Allora Einar guarda il fidanzato ed aspetta un suo cenno di assenso: si volta di nuovo verso Filippo. "Va bene, grazie" fa.
E mentre lo dice (e il cuore gli batte più forte, che Filippo è così dannatamente bello, come quella notte che hanno fatto l'amore per l'ultima volta) non è sicuro di riuscire ad uscire da quella situazione senza incasinarsi.

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