VENTIDUE

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CHAMPAGNE
Ventidue

Perché dovresti mettermi in difficoltà?

Mercoledì 13 Marzo

Lorenzo si lascia andare meglio contro lo schienale della poltrona ed appoggia le mani sui braccioli - butta fuori un respirone cercando di ignorare un Filippo nelle vesti di Irama che cammina nervosamente avanti e indietro da alcuni minuti per la saletta.
È iniziata una nuova settimana e, di conseguenza, sono ricominciati nuovi impegni di lavoro per Irama, ancora sulla scia di Sanremo e quasi su quella delle nuove date del tour - poi del famoso Forum. Peccato, però, che oggi Filippo non sia particolarmente incline alle relazioni sociali: è uno di quei giorni in cui si è svegliato male, che ha dormito pochissimo in preda ai pensieri, che è così tanto nervoso che sta finendo per far innervosire anche il fotografo. Fermati, vorrebbe dirgli l'ennesima volta che Filippo si volta e riprende a camminare lungo lo stesso percorso - fermati o vomito, ci terrebbe ad essere più preciso, cazzo bro.
Dal weekend a Roma, che doveva essere il momento di Filippo per rilassarsi e tirare un po' il fiato (chilometri macinati in autostrada esclusi), il cantautore è tornato più stanco di prima e con delle occhiaie incredibilmente profonde. Lorenzo non ne è stato per niente contento, anzi, che sa quanto Filippo abbia bisogno di riposarsi davvero - non è poi una grande novità che debba recuperare ore di sonno, no? Ma Einar è Einar, d'altronde ("L'ho aiutato a studiare, bro - non mi mancava per niente la paranoia da studio di Amici, sai?") e quindi tutto gli è concesso.
Adesso, comunque, Lorenzo e Filippo sono in radio e stanno aspettando l'ora della diretta alla quale Irama è stato invitato e sarebbe tutto piuttosto divertente e leggero se solo - già, se solo. Se solo Filippo, oltre che stanco morto, non fosse tornato da Roma tanto incarognito - forse incazzato nero è il termine giusto - da passare i due giorni successivi alla sua trasferta ad inveire contro Rudy Zerbi. "Sta rendendo il percorso di Einar ad Amici uno stress non indifferente, cazzo", così ha ringhiato il cantautore per l'ennesima volta, per poi aggiungere anche che io capisco che debba insegnare, eh - però cazzo, dai (e anche questo per l'ennesima volta).
Ed oggi, destino vuole, che a tenere l'intervista radiofonica sia proprio Rudy Zerbi.
"Bro - cazzo, ti calmi?" sussurra a quel punto, un po' scocciato, che mica può urlare - fa un ampio movimento con la mano, quasi a rendere più preciso il concetto del calmati.
Filippo stringe le labbra il più possibile, un sospiro infastidito mozzato in gola - Dio, si sente così incazzato che...
Prende un respiro profondo e guarda l'amico, sedendosi poi accanto a lui. "Posso provarci, ma mi sento così incazzato." mormora in risposta, guardandosi intorno.
"Ecco. L'incazzatura cerca di lasciarla qui, Filo" lo redarguisce quello con una smorfia sulla bocca: se Filippo non si calma, finirà per mandare a puttane tutto. "La tua musica - concentrati sulla tua musica. Tanto si parlerà di quella."
Il cantautore si strofina il viso con le mani e respira piano, provando a calmarsi. Lorenzo ha ragione, deve provare ad essere più lucido. Più lucido. "Sì, Sanremo, tour, album - queste cose qui."
"Sanremo, tour, album" ripete Lorenzo cercando di essere convincente. "E Forum - Forum" e fa quel sorriso orgoglioso, che ogni volta che si nomina quella tappa del tour, non riesce ad impedire a quel sorriso di formarsi - il Forum cazzo.
A quella parola, l'altro sorride e si appoggia col braccio alla spalla dell'amico. "Il Forum, fra, il Forum."
"Questa volta Lori dovrai urlarlo più forte, durante 2 ore" fa quello dandogli una pacca sulla coscia. "Molto più forte, con tutta la gente che -"
"Iraaama!" interrompe una voce gioviale e divertita alle loro spalle. "Bentornato!"
Filippo si volta verso Rudy e mette su uno dei suoi sorrisi educati - calmo, si parla di musica, tranquillo. "Oi, Rudy." lo saluta alzandosi e facendogli un cenno col capo. "Come va?"
"Alla grande" risponde il professore avvolgendo Filippo in un abbraccio affettuoso. "Ciao Lorenzo - Lorenzo giusto?" fa, un attimo dopo, guardando il fotografo con un sorrisone. E quello che annuisce - si alza per educazione e gli porge la mano. "Lorenzo, sì. Ciao, è un piacere essere tornati" dice, giusto per aiutare un po' l'amico.
"Davvero - certo, prendere appuntamento con Irama è come prenderlo col Papa, eh?" ride ancora l'uomo dando un'altra pacca sulla schiena del cantautore. "Sei super super oberato di lavoro, eh?"
Il cantautore alza le spalle e gli rivolge un sorrisetto. "Non posso lamentarmi." dice. "Sono solo molto fortunato." e gli dà una pacca sulla spalla, quasi in risposta (ma un po' più forte).
Quello ride ancora e lo prende sottobraccio - dà un'occhiata all'orologio a muro davanti a loro. "Bene, ci siamo quasi per la diretta - andiamo di là?"
"Sì, dai. Prima che mi addormenti." e forza una risata, facendo segno a Lorenzo di seguirli - Dio, non riesce proprio a sopportarlo oggi.
"Eh, la vita da star" scherza il professore e, proprio in quel momento, Lorenzo pizzica la mano dell'amico per fargli tacere la risposta acida: Filippo detesta quando lo chiamano star.
Il ventitreenne si lascia scappare un'altra risata educata e nasconde un sospiro di sollievo quando arrivano finalmente nello studio. "Buongiorno." saluta tutti con un sorriso.
Gli altri presenti sorridono al cantautore e lo salutano gentilmente tornando un attimo dopo ad occuparsi dei propri compiti, mentre Lorenzo fa un cenno all'amico - lo aspetterà lì fuori, oltre il vetro, dove Filippo potrà vederlo in caso abbia bisogno di calmarsi per qualche motivazione (ed il fotografo spera non ce ne sia bisogno) e dove Lorenzo stesso potrà fare le smorfie di avvertimento in caso l'amico esageri.
Rudy si posiziona le cuffie attorno al collo dopo aver ascoltato le ultime direttive ed aver controllato quanti minuti mancano alla diretta: riguarda i propri appunti e poi torna a sorridere al cantautore di fianco a lui, mentre imposta anche la diretta Instagram dal profilo personale ed informa il cantautore di quel dettaglio - Lorenzo cerca di prendere un respiro profondo, che ci mancava pure la diretta sui social, quasi non fosse già una situazione spinosa quella, con Filippo così inviperito verso Rudy.
"È stata proprio una bella gara a Sanremo, eh?" fa, una volta che è tutto pronto.
"Sì, è stato davvero bello." Filippo risponde sinceramente, prendendo le proprie cuffie. "Ovviamente l'ansia c'era, ma è bellissimo star lì."
"Ne parleremo un po', ovviamente" e gli sorride dandogli un'altra pacca sulla spalla - guarda l'assistente. "Ci siamo" e osserva il countdown sullo schermo - un altro sorriso, mentre la canzone sfuma.
"Bentornati, bentornati - questa era Giant di Calvin Harris e Rag'n'bone man, una di quelle canzoni che siamo destinati ad ascoltare per mesi, no? E, a proposito di musica che ascolteremo per mesi, è qui con noi un ospite che tutti stavate aspettando: do il mio benvenuto a Radio Deejay a... Irama!"
"Ciao." risponde quello, avvicinando la bocca al microfono - le labbra a pochissimi centimetri. Non si sente di dire di più: ma va bene, può non essere l'arrabbiatura, ma soltanto il sonno.
"Bentornato, Filippo, bentornato. Allora, prima di tutto complimenti per Sanremo e per la magnifica canzone - ne parleremo tra pochissimo" e gli sorride. "Ma adesso una domanda di rito: come stai?"
Filippo alza per un attimo gli angoli della bocca. "Come sto?" si chiede. "No, sto bene, dai. Come ti dicevo, sono davvero fortunato."
"Fortunato - forse non è solo fortuna ma soprattutto caparbietà, la tua, non trovi? Non ti sei mai arreso, hai ricominciato da zero e stai raccogliendo i frutti del duro lavoro, no?" gli dice quello sfogliando i due fogli di domande e appunti che ha preparato per intervistare Filippo.
"Sì, sì, è vero - ma ho comunque la fortuna di lavorare con persone che sono dei grandi professionisti - ad esempio Giulio. Giulio Nenna, senza di lui sarebbe un po' diversa la situazione forse." scherza, ridendo piano ed alzando le spalle.
"Giulio Nenna che ti accompagnò a Sanremo Giovani nel 2016 e col quale sei tornato quest'anno per la gara tra i Big..." lascia cadere lì Rudy.
Il cantautore annuisce. "Sì, sì." conferma e si lecca le labbra. "Si sta occupando anche dell'organizzazione artistica del tour - è davvero bravo."
"Beh, è importante avere alle spalle delle persone che ci sostengano" riassume il professore mostrandogli un altro sorriso. "Ma adesso parliamo un po' di Sanremo, che ne dici? La ragazza con il cuore di latta - una canzone impegnata, dal denso significato: prima di chiederti com'è stato presentarla davanti ad un pubblico così importante come quello di Sanremo, l'ascoltiamo - vuoi lanciarla tu?"
Il ventitreenne finge di schiarirsi la voce e si avvicina di nuovo al microfono. "Questa è La ragazza col cuore di latta." fa con voce bassa e roca e poi ride un po' quando il microfono viene spento.
Rudy allontana il microfono da sé e si toglie le cuffie - osserva il ragazzo con attenzione e stringe un po' le labbra. "Sai, mi è piaciuto molto il discorso che hai fatto l'altro giorno, ad Amici - tutta quella cosa sull'importanza della scuola e dell'insegnamento, dico."
Filippo lo guarda sorpreso. "Ma è vero, non sarei mai potuto migliorare senza le lezioni di canto - ho scoperto cose di me stesso che non sapevo."
"Sì, ma è anche vero che molti tuoi coetanei non la pensano allo stesso modo, no? Non tutti prendono le lezioni come momenti di vero e proprio arricchimento personale - tu sì. E sei anche un gran sostenitore..." e gli sorride piegando un po' la testa da un lato, le mani giunte sui fogli di appunti.
Il ventitreenne lancia uno sguardo veloce a Lorenzo, al di là del vetro. "Sostenitore?" domanda, aspettandosi un chiarimento.
"Sostenitore" conferma l'uomo, mentre il fotografo assottiglia un po' gli occhi, che i suoi sensi sono già in allerta - dove vuole arrivare Rudy? "Sì, nel senso - sai, mi è parso di vederti, qualche mese fa, a dei provini a programma avviato" continua il professore di Amici con un sorriso illeggibile.
Ah, intende - "Ah." Filippo scoppia a ridere. "Sì, sì, sono venuto per fare una sorpresa a Stash. Sai, volevo vedere come se la cavava dal vivo."
Quello ride appena e scrolla le spalle (e Lorenzo tira il fiato). "Credevo avessi accompagnato qualcuno - non che ci fosse qualcosa di sbagliato, eh" butta lì (il fotografo che trattiene nuovamente il respiro), che quel giorno, vedere Irama in incognito dietro alle quinte lo aveva piuttosto sorpreso, soprattutto perché non era previsto che ci fosse e, sicuramente, non era lì per lavoro. Gli era rimasta la curiosità per un po', in realtà, e poi, Internet lo aveva pure lui e le teorie in rete su quel giorno si sprecavano, ormai.
Il cantautore scuote il capo. "Certo che non ci sarebbe nulla di male, sarebbe solo supporto da parte mia, eventualmente, ma non ho accompagnato nessuno."
Rudy sorride e gli dà un'altra pacca sulla spalla - sta per fargli un'altra domanda quando, però, lo avvisano che la canzone di Irama è alle note finali e si deve preparare per tornare in onda.
Cinque, quattro, tre, due - "E questo era Irama con La ragazza con il cuore di latta, dritto dritto da Sanremo. Allora, Filippo, raccontaci qualcosa su questa splendida canzone che hai presentato al Festival - settima classificata ma, comunque, con un'ottima risposta da parte del tuo pubblico. Soddisfatto?"
"Molto, davvero tanto anche perché -" comincia Filippo, raccontando come gli abbia fatto piacere ricevere messaggi di persone che lo ringraziavano per aver scritto quella canzone, quanto quelle reazioni fossero la cosa più importante per lui. Davvero. "Sai, sono queste le cose che contano."
"Sì. Sai, ogni volta che si parla di te non c'è persona che non ti descriva come un ragazzo umile e sempre pronto ad imparare - ecco, sei uno di quegli artisti che si nutre davvero di musica, ma non solo della propria, no?" e si volta a guardarlo meglio, gli occhi chiari puntati nei suoi. "Ascolti qualsiasi cosa ti capiti a tiro e ne fai tesoro: vecchi classici, novità, ritmi differenti..." fa tornando a posare lo sguardo sui fogli e dandogli un attimo, eventualmente, per rispondere.
"Ah, grazie - sì, sì, a me la musica piace tutta, non faccio distinzioni" risponde sorridendo appena.
"Stai seguendo un po' Amici quest'anno?" chiede allora il professore - alza gli occhi di nuovo e gli regala un sorriso.
Il ventitreenne annuisce e sorride piano. "Sì, lo sto seguendo - saltuariamente, ma ho visto qualcosa."
Lorenzo, dall'altra parte del vetro, raddrizza la schiena e si fa attento - per quale cazzo di motivo Filippo ha risposto di sì? Dio, fottuta sincerità.
"Hai notato qualche personalità interessante?" continua Rudy e Lorenzo alza un po' di occhi al cielo, quasi di nascosto - le braccia incrociate al petto e gli occhi fissi sull'amico, in caso avesse bisogno. "Non so, qualcuno con cui ti piacerebbe duettare o anche solo prendere un caffè e scambiare due opinioni sulla musica."
Oh. Filippo stringe le labbra e risponde di getto. "Sono tutti bravissimi, ti dico la verità."
Lorenzo quasi tira il fiato quando sente quella risposta diplomatica tipica di Irama - Dio, pericolo scampato.
"Sei sempre così politically correct, Filippo" ride il professore. "Non mi permetti proprio di metterti un po' in difficoltà, eh?" e gli dà una leggera spallata.
Forse perché non dovresti volermi mettere in difficoltà - pensa quello e ride educatamente. Cosa cazzo vuoi?
"Perché dovresti mettermi in difficoltà?"
"Perché è divertente" scherza Rudy scrollando le spalle. "Divertente - e poi, mettere un po' in difficoltà qualcuno può anche essere utilizzato come metodo d'insegnamento, no?" cerca di farlo ragionare e Lorenzo può notare come la mandibola del cantautore si stia serrando man mano che il discorso va avanti. "Per dire, ti metto sotto stress, ma alla fine ti faccio un favore: se - parlo di musica perché è quello di cui mi occupo nella vita - hai delle difficoltà con una canzone ed un blocco, io te la faccio cantare fino alla nausea."
Filippo non può fare a meno di pensare alla domenica trascorsa con Einar a studiare ed a cercare di tirarlo su, di mandar via tutto quello stress e quell'insicurezza. Lancia uno sguardo a Lorenzo, poi prende un sospiro e - "Ogni professore ha il suo metodo" sorride e butta giù un po' di acqua. Respira. Calmo.
"Vero. Ma un professore deve anche saper spronare, non trovi?" poi col dito scende alla domanda successiva - la salta e decide di improvvisarne una. "Ma se tu dovessi tornare come professore ad Amici a fare una lezione di canto e ti trovassi davanti uno studente con evidenti difficoltà - timidezza, insicurezza, poco impegno - come ti comportesti?"
"Non ho nulla da insegnare - non sarei un vero e proprio professore" fa lui, mordendosi un labbro. Poco impegno? Ma si sente?
Lorenzo fa un sorriso tirato mentre fissa l'amico, quasi lo incita a tener duro a questo modo, a continuare sulla linea della neutralità.
"Dai, ma non c'è proprio gusto con te!" ride, invece, Rudy ed allarga le braccia con uno sbuffo divertito - le lascia ricadere lungo i fianchi e mantiene un gran sorriso sulla bocca. "Va bene, allora fan di Irama vi avvertiamo: nessuna chance di vedere Irama ad Amici in veste di professore" dice avvicinandosi meglio al microfono. "E a proposito di fan, dopo la pausa pubblicitaria leggeremo un po' di domande che ci sono arrivate - sei pronto?" chiede, aspetta la breve risposta e poi manda la pubblicità - si toglie le cuffie.
"Ci sono alcune domande proprio originali" lo informa riguardandole sul foglio degli appunti. "Un sacco sono sui tuoi tatuaggi - la scritta Cuba attira parecchie curiosità" ride un po'. "Dovrai proprio raccontarci qualcosa a riguardo."
Filippo è incredulo: sul serio? Sta per insinuare davvero qualcosa su - prende un respiro profondo e manda a puttane i buoni propositi.
"Sai, mi è venuta in mente una risposta reale alla tua domanda" e sorride nel modo in cui fa sempre quando sta per mandare a fanculo qualcuno (spera solo che Lorenzo non lo interrompa). "La cosa che mi ha fatto crescere di più ad Amici è il confronto diretto che c'è non solo tra gli studenti, ma anche quello tra allievi e professori. Credo mi darai ragione, no?" domanda, ma torna a parlare senza aspettare una sua risposta. "Timido ed insicuro hai detto, no? Ma avrà dei punti di forza, no?" ed anche adesso non aspetta risposta. "Ed è su quello che punterei." si lecca le labbra. "Proverei a fargli capire che la timidezza può essere il suo punto di forza, che la sua insicurezza può essere un pregio - perché non c'è niente di più bello della fragilità di un artista" e deglutisce. "Lascerei che si confrontasse con me e - dato che non ho davvero nulla da insegnare a nessuno - gli chiederei di... di insegn -" e lì si blocca, osservando uno della regia far segno che stanno per tornare in diretta. "Ecco."
Rudy lo ha fissato per tutto il tempo, quel sorrisetto (che Lorenzo reputa da schiaffi) sulla bocca, quasi quella risposta fosse una conferma ad ogni dubbio, ad ogni rumors. Il professore alza le mani in segno di resa con un sorriso più sincero, che alla fine rispetta troppo Filippo come persona e come artista da non voler continuare quella battaglia - depone le armi e si rimette le cuffie.
"Bentornati in diretta" fa avvicinandosi al microfono. "Siamo ancora qui con Irama e siamo pronti a fargli qualcuna delle vostre domande: ce ne sono arrivate tantissime e non potremo certamente leggerle tutte, ma -" guarda l'ex allievo ed alza di nuovo l'angolo della bocca. "Ci chiedono di -" e alla fine salta tutte le domande sui tatuaggi. "- Di viaggi: dove vorresti andare, dove vorresti tornare e qual è il viaggio che ti ha insegnato di più."
Viaggi - ah. "Mi piacerebbe girare il mondo - sai scrivere una canzone ispirato ad ogni luogo" risponde e annuisce. "Mi piacerebbe andare a vivere a Londra, un giorno."
"Londra? Non ti facevo uno da Londra, sai?" ribatte quello.
Filippo ride, questa volta è una vera risata. "E dove mi vedresti?"
A Cuba, pensa l'uomo mentre Lorenzo, se potesse, alzerebbe gli occhi al cielo per il modo in cui il cantautore pare cercarsi le situazioni incasinate.
"Altrove - America Latina, Africa..." elenca Rudy.
"Sì, mi piacerebbe andare in Africa" annuisce il cantautore e beve ancora un po'.
"Sono paesi straordinari, con una cultura musicale totalmente diversa dalla nostra ma meravigliosa - tanto da imparare, sì" aggiunge il professore, che parlare di musica con Irama è sempre stato molto stimolante.
"È come se fosse tutto più vivo lì, no? Come se potessi sentire la musica scorretti nelle vene" dice senza nemmeno pensarci, ripensando a Cuba. "Non è qualcosa su cui si può lucrare, ma è vita" vita, proprio come per quei musicisti di strada - sorride piano.
"Vita - Filippo, io mi sorprendo ogni volta di più della tua semplicità e del tuo amore per la musica. Non è da tutti, ché a volte il business tende ad oscurare la vera essenza della musica, ma tu -" l'uomo sorride e gli dà una pacca affettuosa sulla spalla. "Tu sei diverso - in senso positivo, intendo."
Il ventitreenne appoggia il mento sul palmo di una mano e gli sorride. "Sai, Rudy, so per certo di non essere l'unico a pensarla così."
"Siamo alle battute finali" fa quello dopo aver lasciato cadere il discorso e aver visto il conteggio dei minuti sullo schermo davanti a sé. "Ricordiamo che sarai in tour in queste settimane, che il cinque aprile sarai al Forum di Milano - cinque aprile, ho detto giusto? - tappa che chiuderà il tour. Ma non ti fermi, ho visto: anche quest'estate sarai in giro per l'Italia e poi - ti chiedo: e poi? Progetti?"
"Finito il tour estivo mi prenderò del tempo per scrivere." risponde, sorridendo. "Mi isolerò un po'."
"Ci sta" è d'accordo quello e gli dà un'altra pacca sulla spalla accompagnata da un sorriso. "Bene, il tempo a nostra disposizione è finito. Io ti ringrazio per essere venuto e ti faccio un enorme in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti futuri" poi gli indica il telefono dal quale stanno ancora mandando la diretta di Instagram. "Mandiamo un saluto ai nostri amici che ci stanno seguendo da Instagram."
Instagram? Sono in diretta insta - Oh. Filippo nasconde la sorpresa e sorride alla fotocamera del telefono. "Ciao, ci vediamo in tour" fa e poi manda un bacio.
"Ciao!" saluta Rudy prendendo Filippo sottobraccio ed abbracciandolo un po' - chiude la diretta e manda la pubblicità in radio.
"Bell'intervista" fa, soddisfatto, togliendosi definitivamente le cuffie ed accompagnando Filippo verso l'uscita dello studio (tenendolo ancora sottobraccio) ora che hanno un po' più di tempo per congedarsi - lo sguardo severo di Lorenzo posato su di loro attraverso la vetrata.
Il cantautore gli sorride e si lascia accompagnare. "Grazie mille per avermi invitato" fa. "È sempre bello vederti."
"Anche per me - vieni a trovarci presto, ti raccomando" dice. "In bocca al lupo per tutto - perdonami ma devo tornare alla diretta" aggiunge dandogli una stretta di mano di congedo. "Ciao Filippo" dice infine, poi di tutta fretta, richiamato dagli assistenti, richiude la porta pesante - Rudy è pronto a riprendere il suo programma.
Lorenzo è lì, è rimasto teso per tutto il tempo, ma ad ospitata finita, ha tirato un sospiro di sollievo: l'intervista non è andata poi così male se si tiene conto di quanto incazzato fosse Filippo e di quanto il professore lo stesse provocando. Certo, il suo amico ha dimenticato un dettaglio che - "Instagram, Filo - cazzo" quasi sussurra avviandosi lungo il corridoio con lui.
"Non avevo capito fossimo in diretta su instagram." si difende quello sospirando. "Ma è andata bene, no?"
"Tutte le interviste che fa sono in diretta Instagram, bro" geme il fotografo con una smorfia, quasi sbuffa. "E te lo ha anche detto, all'inizio" gli fa notare, poi un altro sospiro. "Comunque sì, l'hai gestita meglio di quanto pensassi - bravo."
"Ero a tanto così da scoppiare" confessa, ora che sono in attesa dell'ascensore. "A tanto così. Dio."
"Lo so" gli risponde Lorenzo - la mano sulla spalla a guidarlo dentro, le porte scorrevoli aperte. "Ti ho visto. Ma sei stato bravo - diplomatico, sai" e sorride, decisamente più rilassato. "Non c'è proprio gusto con te, Irama" ripete scimmiottando il professore. "Sei sempre così politically correct."
Filippo ride e prende il cellulare dalla tasca. "Per un attimo ho pensato mi rispondesse una meta precisa, sai? Quando gli ho chiesto dove mi avrebbe visto."
"Pensa che io, per un attimo, ho pensato che gli rispondessi Cuba come un coglione" lo rimbecca quello con un sorrisetto ironico. Poi guarda l'amico (stanco, ancora un po' teso ma comunque più sereno) e si concentra sul fatto che l'intervista ormai sia andata, che alle conseguenze della diretta instagram ci penserà dopo e - "Olé" fa con uno schiocco di dita, per stemperare.
Il cantautore lo guardò leggermente divertito. "Sai che non lo avrei mai fatto, vero?" domandò. "Non sono così coglione."
Quello emette uno sbuffo, che ha delle riserve sul non sono così coglione, ma ha deciso che per qualche ora lascerà Filippo in pace e non lo torturerà con le sue battutine acide sulla question Einar - fa un cenno di noncuranza con la mano, quasi per archiviare la questione Cuba (giusto per dare tregua al cantautore, non perché il cubano gli stia poi così simpatico) quando il cellulare di Filippo squilla indicando l'arrivo di un messaggio.
Il ventitreenne sorride subito alla vista del mittente (Einar) e quasi scoppia a ridere di fronte al messaggio ("Quanto cazzo te quiero"). Osserva Lori ed alza le spalle. "Il diretto interessato, almeno, l'ha presa benissimo."
Quello sbircia il display del telefono ed alza gli occhi al cielo dopo aver letto le parole del cubano - che cazzo di sottoni, che sono, eh. Ma poi le porte si aprono e lui non può fare a meno di prendere Filippo sottobraccio. "Chissà cosa direbbe Rudy adesso" buttà lì con tono scherzoso.
"Non so cosa direbbe lui, ma so cosa dico io." scherza e lo guarda. "Andiamo a mangiare?"

*

*

Bentornati a Milano!

Irama è ospite al programma di Rudy Zerbi, ma in realtà per Filippo non si tratta solo di lavoro: si tratta di cercare di rimanere impassibile davanti alle continue provocazioni del professore ma anche di cercare di riscattare Einar.
I continui riferimenti vaghi di Rudy, tengono Lorenzo sulle spine per tutto il tempo della diretta.

Rudy pare aver colpito nel segno, pare aver avuto le conferme ai dubbi che gli giravano in testa da mesi, da quando ha palesemente visto Irama accompagnare Einar al provini per Amici.
E quindi, dopo le conferme ricevute, per Einar cambierà qualcosa a scuola? Si attirerà più antipatia da parte dell'insegnante o Rudy saprà rimanere un professore (quasi) senza preferenze?

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A presto,

moonypads e Siamo_infiniti

Champagne || EiramDove le storie prendono vita. Scoprilo ora