(2 di 3) VENTISEI

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CHAMPAGNE

Ventisei
(2 di 3)

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26 Aprile

Lorenzo è sdraiato a pancia sotto sul lettone da circa una ventina di minuti: sta scorrendo le foto - i gomiti oltre il bordo del materasso - che ha scattato qualche ora fa ad Irama - accanto a lui, il laptop ancora chiuso.
La camera d'albergo che hanno riservato ad Irama e a chi lo ha accompagnato è grande ed elegante, sui toni del grigio e dall'arredamento semplice e moderno: nell'angolo della stanza c'è una poltrona e Lorenzo ha praticamente già deciso che vorrà sfruttarla per un'altra foto del cantautore, una di quelle fighe, con Irama con una camicia un po' sbottonata - un classico, insomma.
Lui e Filippo si sono tenuti il muso per qualche ora dopo essersi mandati a quel paese, qualche giorno fa. Si sono tenuti il muso e si sono chiusi in un silenzio ostile, un silenzio che si è rotto solo davanti ad una birra, troppo esausti dal lavoro per decidere di protrarre ancora quella discussione. Non ne hanno parlato, però, non hanno risolto la questione - l'hanno semplicemente accantonata.
Comunque è passato già un po' da quella discussione e non ne hanno avute altre, hanno convissuto nel vortice degli impegni e non si sono fermati un attimo. Nemmeno oggi, che sono arrivati a Roma da qualche ora, dato Irama domani sera duetterà con uno dei cantanti della scuola di Amici e tra qualche ora andrà a fare le prove: questa volta, Lorenzo si sente più rilassato alla sola idea che Filippo metta piede nella scuola. Sebbene Irama sia stato assegnato alla squadra bianca (squadra per la quale stranamente Filippo fa il tifo - chissà perché), lui non si sente poi così tanto agitato a pensare di avere Filippo ed Einar chiusi nella stessa stanza dopo che non si vedono e sentono da settimane. Lorenzo è più tranquillo perché l'ospitata di Joele in puntata ha decisamente confuso le acque: il modo in cui Einar è saltato addosso all'ex fidanzato attraversando lo studio di corsa e non ha più voluto staccarsi da lui per lunghi minuti è stato interpretato come un chiaro segnale della relazione tra il cubano ed il bresciano - certo, Filippo non è stato particolarmente felice di quell'abbraccio, quella sera: ha storto un po' la bocca, serrato la mandibola e si è infastidito parecchio. Anche le foto scattate a Cuba o in casa di Joele hanno giocato a favore della relazione Einar-Joele: erano indubbiamente felici ed innamorati in quegli scatti e non passa giorno che Lorenzo non se ne veda capitare una random sui social - qualcuno deve averci anche già ricamato su attraverso qualche fanfiction.
Insomma, che l'abbraccio strappalacrime tra Einar e Joele, le foto, le frasi accorate con un mamma qui e mamma là, l'intimità palpabile tra i due, hanno diviso i sostenitori della famosa ship eiram (o come si chiama): adesso, sul web, molti sostengono che Einar e Joele siano la vera coppia e che chi ha visto qualcosa tra Irama ed Einar, in realtà, sia solo un visionario. Questa diatriba, per il fotografo, equivale ad una boccata d'aria - ecco perché è più tranquillo oggi. Anche se non mancherà di fare le sue solite raccomandazioni acide a Filippo - sta solo aspettando che esca dalla doccia per fargli una bella ramanzina di prevenzione.
Si alza in piedi quando bussano alla porta, che dev'essere il cameriere del servizio in camera - posa la reflex, apre la porta, accetta il carrello, lascia la mancia e saluta il ragazzo.
"Bro" chiama poi facendo capolino in bagno, l'acqua ancora aperta ed un gran vapore tutt'intorno. "Muoviti - è arrivato il pranzo."
"Eccomi." dice Filippo, chiudendo l'acqua ed uscendo dalla doccia - si sente incredibilmente felice. È un mese che non vede Einar e non vede l'ora di entrare in sala prove e trovarselo davanti. Forse potrebbe chiedere di visitare le casette, dopo la puntata, così...
"Cos'hai ordinato?" chiede, cercando il jeans nero nella valigia.
"Carbonara" gli risponde quell'altro con un sorriso. "Qui la fanno così buona, vero?" continua, che in quell'hotel ci sono stati spesso e la cucina è ottima - alza le cloche dai piatti dopo averli posati sul tavolo rotondo sotto la finestra. "Che camicia metti?" chiede, versando l'acqua per entrambi.
Il cantautore si infila i pantaloni, poi prende due camicie dalla valigia e si guarda allo specchio, indeciso: non sa quale mettere in realtà. "Pensavo ad una di queste due." dice, voltandosi verso l'amico. "Quale ti farebbe venire voglia di scoparmi?"
Lorenzo sgrana gli occhi e quasi si affoga con l'acqua, che gli va di traverso - si batte sul petto con la mano. Che se Filippo parte con l'idea del quale ti farebbe venire voglia di scoparmi, già iniziano male. "Cosa cazzo -" riesce a buttare fuori, la voce spezzata.
Quello sospira. "Quale mi sta meglio? Va bene così?"
"Quella a fiori" risponde laconico l'altro. "Che non mi fa comunque venire voglia di scoparti" ci tiene ad aggiungere, poi, con tono acido - prende una forchettata di pasta ed abbassa lo sguardo sul piatto.
"Sai che non intendevo davvero te." risponde Filippo infilandosi la camicia. "Non te-te."
"Ecco, Filippo -" fa Lorenzo buttando giù il boccone, la linea della mascella adesso più dura. "A proposito di lui-lui - vedi di non fare o dire altre stronzate, eh? Avrete tutte le cazzo di telecamere puntate addosso, lo sai" cerca di raccomandarsi, che ora che Filippo se n'è uscito con questa storia della camicia, lui non si sente più così tranquillo - respira.
Il cantautore sbuffa esasperato (è la centesima raccomandazione in meno di un'ora) e si passa le mani tra i capelli. "Tranquillo, lo so. Non saremo nemmeno soli, quindi...." alza le spalle e si guarda critico allo specchio, cominciando ad aggiustarsi i capelli.
"Non è questione di essere soli o in compagnia, Filo. È questione che basta che vi guardiate per sbandierare che andate a letto insieme" fa con un certo nervosismo - lo sapeva che si era preoccupato troppo poco. Cazzo.
"Ma non è vero." fa quello, sedendosi per mangiare. "È una tua impressione."
"Certo, una mia impressione - come no" scuote la testa Lorenzo e sospira pesantemente. Quella cazzo di pasta gli sta andando di traverso. "Infatti non ci sono proprio teorie a riguardo. E nemmeno gente che chiama Einar raccomandato, no?"
Filippo ingoia la pasta prima di indicarlo con la forchetta. "Non hai letto? Einar sta con Joele." gli fa notare, prendendo un altro boccone.
"Non tutti la pensano così" scrolla le spalle l'altro, poi lascia cadere il silenzio per qualche attimo - rumore di forchette nei piatti, rumore di traffico dalla finestra aperta. Lorenzo decide di far passare qualche minuto, poi di sotterrare l'ascia di guerra ed accennare mezzo sorriso all'amico (sebbene Filippo sia pericolosamente esaltato all'idea di poter passare anche solo un'ora a contatto con Einar). "Comunque sarà divertente rivederti dentro alla scuola, sai?" gli dice per cambiare un po' discorso e gli dà un calcetto da sotto il tavolo. "Cerca di non far piangere nessuno, però" non riesce ad impedirsi di aggiungere - sferra il suo attacco e una parte di sé ne gioisce.
Filippo gli lancia un'occhiataccia, incredulo. "Sai, che mi sono sentito una merda." gli ricorda. "Non è bello ricordarmelo." e gli ruba una forchettata di pasta dal piatto, giusto per dispetto.
Quello finge di volerlo colpire con la forchetta sulla mano, un mezzo sorriso - forse di scuse, che non ha davvero più voglia di discutere. Si sente stanco di quella situazione, stanco di dover fare da balia, stanco di dover controllare tutto.
"Beh, se vuoi ti ricordo l'abbraccio in diretta nazionale con il perfettissimo Joele" butta lì alzando un sopracciglio - nervoso, è di nuovo nervoso.
Il cantautore lo ricorda, lo ricorda perfettamente - gli si chiude lo stomaco solo a pensarci. "È Joele" dice. "Non sono geloso."
"Sì, certo - come no" ribatte Lorenzo infilzando con un po' troppa forza un pezzetto di guanciale. "Per niente."
Filippo resta in silenzio un attimo, lascia andare le immagini della scorsa sera e sbuffa via un po' di aria. "Fottiti."

Champagne || EiramDove le storie prendono vita. Scoprilo ora