CHAMPAGNE
Ventisei(1 di 3)
Solo se vuoi
11 Aprile
Filippo non ha avuto un solo momento per sé. La cosa può essere sia positiva che negativa: essere preso dal lavoro vuol dire poter fare più a lungo ciò che ama, ma vuol anche significare che non si è rilassato nemmeno un po' - né ha potuto seguire i daytime di Amici.
Ormai fanno parte della sua quotidianità e il poter sapere come Einar sta vivendo la cosa gli allenta un po' l'ansia che ha per il percorso dell'altro. Dio, chissà, forse ha un po' di tempo per recuperare almeno un daytime - sono in viaggio, in fondo, quindi non avrebbe tolto del tempo a nulla.
"Vuoi?" fa in quel momento Lorenzo porgendo all'amico il pacchetto di Lays alla paprika comprato poco prima in autogrill. "Sono molto piccanti" si compiace leccandosi le dita della mano libera - le labbra che gli tirano un po' per quelle patatine salate. "Ma molto buone" aggiunge dando un'occhiata a Filippo: dire che Filippo è esausto sarebbe un eufemismo, che ultimamente i ritmi sono piuttosto sostenuti. E il fotografo, anche se non ha da lavorare, lo segue passo passo per non lasciarlo solo. Fortunatamente, oggi sul van ci sono solo loro due e il cantautore può mostrarsi per come si sente davvero: sfinito.
Quello infila la mano nel pacchetto e ne prende un po', buttandosele in bocca. "Era giusto un po'?" scherza con la bocca piena.
"Le adoro" ride l'altro, una gamba piegata sotto l'altra ed il suo solito modo di sedersi scomposto - dà un'occhiata fuori dal finestrino, il paesaggio che scorre tanto veloce che Lorenzo vede solo macchie verdi al posto di alberi. "Tra quanto arriviamo in albergo? Non vedo l'ora di farmi una doccia."
"Spero giusto il tempo del video" risponde, mostrandogli la schermata del sito. "Che ne dici?"
Ah. Lorenzo osserva il sito di Amici e non può fare a meno di notare di quale daytime si tratti - si umetta le labbra. Filippo è stato abbastanza fuori dal mondo, ultimamente, da non aver potuto vedere la reazione di Einar alla sua telefonata. Lui, invece, sì che l'ha vista: l'ha vista e non ha detto nulla al cantautore perchè, lo sa bene, vedere Einar piangere a quel modo avrebbe potuto farlo sentire in colpa - molto in colpa. Allora prova a sviare l'idea di Filippo. "Non so - devi proprio guardarlo ora?" chiede, il tono laconico che gli scivola via senza farlo apposta.
"Ho un po' di tempo libero dopo millenni" dice. "Certo che voglio vederlo ora."
"Non puoi aspettare almeno di arrivare in albergo? O direttamente stasera?" sbuffa. Lorenzo non vuole che Filippo lo veda, non vuole che si rovini l'umore prima dello show - sa bene che finirebbe così, con un Irama ciondolante e sofferente in giro per il backstage.
Quello gli lancia uno sguardo confuso, poi osserva l'immagine di copertina del video. "C'è qualcosa che non devo vedere?" domanda.
Il fotografo lo fissa per un lungo secondo, indeciso se rispondere si oppure no - si umetta le labbra. "Dico solo che potresti aspettare" fa, allora, cercando una via di mezzo come risposta.
"Sai che ho zero pazienza" dice lui. "Poi magari mi migliora l'umore" aggiunge, facendo skippare la pubblicità.
Come no, pensa Lorenzo, gli migliora l'umore. Tuttavia, esteriormente scrolla le spalle e torna ad appoggiarsi con la schiena al sedile - accavalla le gambe e riprende a guardare fuori dal finestrino. Si gode gli ultimi attimi di quiete, che sa bene che a breve finirà - già se lo vede Filippo tutto incazzato... con lui, ovviamente.
Sono le immagini di anteprima che gli fanno sospettare che ci sia qualcosa che non va: per un secondo si è visto Einar con il viso tra le mani, la schiena piegata. Dio, sarà una crisi per via di qualche canzone? Cosa gli è successo?
Dopo qualche minuto di video, si nota Einar sparire dietro la porta del bagno e la telecamera indugiare sull'angolo della camera da letto - appare una scritta in sovrimpressione che Einar piange dopo aver ricevuto una telefonata, mentre dal microfono aperto si possono sentire dei piccoli singhiozzi, quasi il cubano cercasse di trattenerli.
Filippo osserva la scena ad occhi spalancati, mentre il senso di colpa comincia ad attanagliargli il petto. Controlla la data, nella piccola speranza che quella reazione non sia colpa sua - no, no. È proprio la sua telefonata.
Perso nei pensieri, quasi salta alla vista di Rafael, comparso nell'inquadratura.
"Apri la puerta, tío, porfa" fa in quel momento il ballerino bussando alla porta del bagno - bussa ancora per un attimo. Qualche secondo dopo, forse quasi un minuto, la porta si apre ed il ragazzo entra.
"No es nada" dice subito Einar, la voce spezzata dalle lacrime.
Filippo mette per un attimo in pausa il video e si passa la mano libera tra i capelli, provando a trovare il coraggio di continuare a vederlo. Gli fa così male sentire i singhiozzi di Einar, che per un attimo considera di togliere il volume. Poi prende un respiro profondo e preme play, sperando di non pentirsene.
Lorenzo sta tenendo lo sguardo fisso sul paesaggio, le braccia incrociate al petto - non riesce ad alzare gli occhi verso l'amico. Tanto può percepire la sua sofferenza anche così, non servirebbe guardarlo.
"Solo era mi - mi novio" sta spiegando il cubano in quel momento - un altro piccolo respiro spezzato. "No sé - mi manca" aggiunge dopo qualche altra breve frase e dei singhiozzi malamente contenuti.
Mi manchi anche tu, pensa il cantautore leccandosi le labbra. Non si sente altro di quello che i due si dicono ed infatti, dopo poco, la scena viene velocizzata: qualche secondo e Rafael esce dal bagno, seguito poco dopo da Einar. Si nota che ha pianto - si nota e a quella realizzazione Filippo si accorge che anche le proprie guance sono bagnate. Dio, gli manca davvero tanto, davvero. Si strofina la pelle con la manica destra della felpa, asciugando un po'. Neanche gli migliora l'umore vedere il cubano sorridente e allegro dopo che l'altro ballerino dei bianchi ha fatto chissà quale battuta - il senso di colpa gli opprime il petto. Pesante, gli spezza il fiato.
Lorenzo guarda Filippo per un attimo e detesta il fatto che stia piangendo, il fatto che stia male per una sciocchezza del genere - perché lo è, no? È una sciocchezza, un piccolo crollo dettato dalla frustrazione, no? È normale e chi, più di Filippo, può capirlo? Allora trattiene un sospiro pesante e prende un fazzolettino, poi lo allunga all'amico.
"Dai, bro - non è successo niente di che" butta lì. Ma chissà perché, un secondo dopo averlo pronunciato, già se ne è pentito.
Quello si asciuga il viso col fazzoletto e poi gli lancia uno sguardo. "Tu" fa, poi si schiarisce la gola. "Lo sapevi."
"Sì" risponde il fotografo guardando il cantautore dritto negli occhi. "Lo sapevo - e quindi?"
"Avresti potuto dirmelo!" dice, rimettendosi il cellulare in tasca. "Avresti potuto, ma non lo hai fatto."
"E che cazzo ti sarebbe cambiato?" sbotta quello in risposta - si sporge leggermente in avanti col busto, la bocca che disegna una linea dritta. "Eh? Me lo spieghi?" lo fomenta, il tono che adesso si è fatto quasi vibrante.
"Forse un cazzo o forse tutto!" risponde Filippo. "Ma chi cazzo lo saprà mai!"
"Stai facendo una tragedia per niente" gli fa notare Lorenzo tornando appoggiato allo schienale del sedile. "Gli hai telefonato e c'è stato di merda - quindi?" continua scrollando le spalle, quasi non fosse davvero successo niente. "Ti svelerò un segreto, Filo: non è mai morto nessuno per aver pianto o essersi sentito malinconico per dieci minuti" continua, il tono che si inacidisce ad ogni parola. "Anzi, se proprio vogliamo parlare fuori dai denti, io te l'avevo detto di non chiamarlo!"
Il cantautore quasi sbuffa, sentendosi completamente irrazionale. Ha così tanta confusione nello stomaco - la rabbia e la tristezza unite in un solo groviglio - che non riesce neppure a parlare: resta in silenzio, ma stringe le labbra.
"Ti avevo detto di lasciar perdere, di non telefonargli" ripete Lorenzo, infastidito davanti a quel silenzio. "Ma tu no, figurati, mica potevi accontentarti di me, della mia presenza - no, dovevi per forza smuovere mari e monti per parlare con lui!" butta fuori, che, se proprio dev'essere sincero, c'è rimasto male quel giorno: si è sentito inutile, messo da parte, non abbastanza - l'autista dà loro una mezza occhiata stranita dallo specchietto retrovisore e Lorenzo preme il pulsante per alzare il vetro divisorio senza troppe spiegazioni.
Filippo lo guarda, incredulo, poi prende un respiro profondo. "Ma sei davvero geloso di Einar, Lori?" chiede, l'acidità che gli risale in gola. "Sei serio?"
Quello sostiene il suo sguardo, gli occhi di ghiaccio e la linea dritta della mascella che gli dà un'aria ancora più severa. Geloso, lui? Sì. È una conclusione alla quale è arrivato da mesi, da quando Einar si è palesato tra loro: gli manca Filippo, gli manca il suo migliore amico, e detesta essere messo da parte in questo modo, il tempo che il cubano sottrae alla loro amicizia.
"Non di certo perché voglio scoparti" risponde, allora, con tono secco.
"Grazie mille, era proprio la mia preoccupazione principale" risponde, sarcastico.
"Sai cosa? Vaffanculo" ribatte Lorenzo spazientito, il fiato spezzato dal male che fa dirglielo. E ci si mandano spesso, a quel paese, da anni e senza girarci troppo intorno - lo fanno per scherzo o per scazzo. Ma questa volta, fa un po' più male.
Il cantautore scuote il capo ed incrocia le braccia. "Ma vaffanculo te."
"Sei un cazzo di stronzo" sbotta ancora l'amico, poi inizia a tirare fuori gli auricolari dalla tasca dello zaino - non vuole sentire altro. "Un cazzo di stronzo" ripete, però, scuotendo la testa amareggiato.
Filippo finge di non ascoltarlo, mentre posa lo sguardo fuori dal finestrino: è così arrabbiato, Dio. Mica potevi accontentarti di me ha detto, come se lui fosse tenuto a scegliere tra il proprio migliore amico ed il proprio fidanzato. Non è mica normale essere messi di fronte ad una scelta del genere - sbuffa appena e la mente va ad Einar, al modo in cui ha pianto. Quanto vorrebbe potergli fare una sorpresa, tirargli su il morale guardandosi negli occhi - di sicuro la produzione non chiamerà mai lui per fargli una sorpresa, anzi. Chiameranno certamente Joele, sì. Jo sarà - ah.
Prende il telefono dalla tasca mentre un'idea gli passa per la testa: certo, certo.
"Ciao Jo" scrive. "La produzione di Amici ti ha già contattato per la sorpresa ad Einar?"
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Champagne || Eiram
FanfictionCONCLUSA - Eiram | Sequel di Cubalibre | 2018 ed Einar vede la sua realtà sgretolarsi e la sua leggerezza andare via. Ma Milano è diversa da Cuba, la vita è diversa - anche Filippo ed Einar sono diversi, adesso. In un viaggio tra flûte di champagne...