21 - Abbiamo problemi più urgenti

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CLAIRE

Mi svegliai che il sole era già alto nel cielo, a giudicare dalla luce che entrava dalla finestra aperta.
Levi non era al mio fianco, constatai, ma non mi aspettavo che lo facesse. Non lo avevo mai visto ammettere una sola debolezza nella sua vita, nemmeno da bambino e la sua confessione della sera prima, su quanto il desiderarmi lo mandasse fuori si testa, mi aveva stupito molto.

Una fitta al basso ventre mi bloccò non appena mi misi seduta sul letto e questo mi riportò violentemente ai ricordi di qualche ora prima, quando avevo implorato Levi di fare sesso con me. Scossi la testa, per darmi una svegliata e mi alzai, decidendo che una doccia calda avrebbe potuto fare qualcosa per i miei muscoli doloranti.
Sussultai ad ogni passo, consapevole del fatto che me l'ero decisamente cercata e strinsi i denti. Al di là del dolore che avevo provato all'inizio, mi era decisamente piaciuto. Si era preoccupato di dirmi che non era in grado di essere delicato e in effetti all'inizio era stato brutale, ma poi il dolore era diventato qualcosa di molto più piacevole e ad ogni sua spinta il mio corpo lo accoglieva con piacere crescente, fino a portare entrambi all'estasi.
Non ci era andato giù leggero, questo era sicuramente il motivo per cui ora mi sentivo tremare la gambe dal dolore quando camminavo, ma non mi pentivo di nulla.

Soprattutto, gongolavo per il fatto che ero certa che per Levi non fosse stato solo un favore da farmi. Se fosse stato così non lo avremmo fatto di nuovo.
La seconda volta ci era andato più piano, l'amplesso era stato più lento, senza la fretta che aveva reso febbrili i nostri movimenti la prima volta.
Dopo, mi aveva addirittura tenuta stesa sul suo petto, carezzandomi la schiena lentamente, finché non mi ero addormentata.
Poi se n'era andato, come mi aspettavo. Avevo idea che non fosse avvezzo alle coccole, o a qualsiasi cosa accadesse dopo il sesso.
Trasalii al pensiero di quante notti fosse sgattaiolato fuori dalla camera della ragazza di turno, maledicendomi per averci pensato.
Sapevo che non era vergine, ovviamente. Non fosse altro per ciò che avevo sentito l'altra notte nel bosco, o dal possesso con cui Monya parlava di lui.

Ero stata talmente offuscata dal desiderio che non mi ero nemmeno preoccupata delle precauzioni. Mi ero accorta che aveva indossato il preservativo solo alla fine, quando l'avevo visto sfilarselo e andarlo a gettare nel cestino in bagno.
Accidenti, avrei voluto davvero restarmene a casa. Invece i giorni di permesso che mi avevano accordato dopo la brutale uccisione del ragazzino erano finiti, dovevo andare al lavoro e stasera mi aspettava anche la ronda, quindi mi rassegnai e mi preparai l'infuso da bere, più leggero del solito, dato che il mio organismo aveva espulso tutto l'aconito giorni prima e una dose troppo pesante mi avrebbe creato problemi.
Se non altro il fianco sembrava praticamente guarito, una cosa in meno di cui preoccuparmi.

Ignorai i messaggi di Kit, che voleva sapere se stavo bene, perché avevo paura di lasciarmi sfuggire qualcosa sulla fine della serata. Non che avessi fatto qualcosa di male, dopotutto era la mia vita, ma ero restia a parlarne con il fratello del ragazzo con cui avevo perso la verginità, non volevo sentirmi dire che Levi era uno stronzo, che mi avrebbe fatto soffrire o cose del genere, le sapevo già da sola.
Per questo non avevo preteso nulla da lui.
Se mai fosse rinsavito, se avesse deciso di darci una possibilità, di conoscermi meglio e magari mettere da parte l'ostilità che provava nei miei confronti, allora ci avrei pensato.

Il lavoro arretrato mi portò via facilmente parecchie ore, così ben presto arrivò il momento di timbrare l'uscita e tornare a casa, per prepararmi alla ronda.

Mi arresi all'ennesima chiamata di Kit. "Ehi" dissi.
"Finalmente! E' tutto il giorno che ti mando messaggi, pensavo ti fosse successo qualcosa!"
Bé, in effetti.. "Scusa, avevo un sacco di lavoro da sbrigare, non mi sono fermata nemmeno a pranzare" spiegai.
"Adesso sei libera?"
"Sto andando a casa a prepararmi per la ronda. Avevi bisogno di me?"
"Ero preoccupato per come stavi ieri sera, quando ti abbiamo salutato sembravi beh, un po' fuori di testa" ammise.
Arrossii pensando a come si era conclusa la serata e cercai di sviare la domanda. "Tutto ok, ero solo frustrata."
"Farò finta di crederci, perché ho un'altra cosa da chiederti."
Questo mi incuriosì. "Davvero? Vuoi che ti faccia da testimone al matrimonio con Dean per caso?" domandai, sollevata che mi avesse chiamata per altro che non per farmi il terzo grado.
"No. Voglio sapere perché quando finalmente è rientrato a casa, mio fratello sembrava si fosse fatto il bagno nel tuo odore."
Ah.
"Non saprei, forse quando ci siamo visti in discoteca e ci siamo baciati noi" provai a rispondere, ma mi interruppe.
"Non prendermi in giro. Considerando quante ore prima ti aveva lasciato al locale, il tuo odore sarebbe dovuto essere quasi un ricordo, invece era forte come quando io e" si bloccò a metà del pensiero "Ci sei andata a letto!" urlò poi, trapanandomi le orecchie.
Sospirai, per nulla desiderosa di affrontare l'argomento.
"Possiamo parlarne domani? Ora non ce la faccio" mi arresi. Non volevo mentirgli e nulla gli avrebbe fatto cambiare idea.
"Voglio solo sapere se ti ha marchiata" disse.
A quelle parole mi rabbuiai. Quando due compagni si trovavano, per rendere permanente e chiaro a tutti che quella persona apparteneva all'altra, ci si marchiava. Solitamente il procedimento avveniva durante il coito, il maschio marchiava con il suo seme la compagna, in modo che gli altri maschi sentissero sempre il suo odore su di lei e non le si avvicinassero, inoltre, ci si mordeva a vicenda, in una zona compresa tra il collo e la spalla. La cicatrice del morso, in qualche modo che non capivo, mutava, diventando un simbolo o un disegno che significava l'unione tra i due. Come un tatuaggio di coppia, in sostanza.
Ovviamente Levi, che rifiutava ogni imposizione dettata dal fatto che fossimo compagni, era stato ben attento a non fare nessuna delle due cose.

The hidden wolfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora