Era passata qualche ora da quando ero andata in stanza, intanto mi aveva scritto Shin. Mi aveva detto che il suo amico non li aveva ancora venduti e che li avrebbe dati a me senza problemi. Shin mi aveva mandato poi il costo totale e mi aveva detto che già oggi stesso glieli avrebbe portati. Sarebbe passato da me dopo le 17.
Scoccarono le 17 perciò mi alzai acchiappando la busta con i contanti, non feci nemmeno in tempo ad uscire dalla camera che qualcuno suonò, avrei aperto io ma Jungkook mi aveva battuto sul tempo.
Quando di fronte si trovò Shin gli scappò un "ah, sei tu" che non tentò minimamente di far sembrare amichevole.Jungkook si girò verso di me e io lo raggiunsi vicino alla porta, fuori, oltre l'entrata c'era Shin ricoperto di libri.
Mi slanciai verso di lui cercando di dare una mano.
«Aspetta che ti aiuto» sussurrai concentrata. Stavo per prendere qualche libro dalla cima per alleggerirgli il peso ma mi fermò.«No aspetta, cadranno tutti altrimenti»
A quel punto intervenne Jungkook, che con un secco "dammi qua" prese i libri, li portò nella mia stanza e si chiuse nella sua sbattendo pure la porta.
Guardai Shin, ero sbalordita e sconvolta. Che cosa era appena successo?
«Non so cosa gli sia preso» mormorai con gli occhi grandi a riempirmi l'espressione. Non capivo.«No tranquilla, non gli piaccio molto» il suo sorriso mi fece capire che era una cosa che succedeva spesso. Shin era abituato a questo tipo di trattamento? Cosa aveva mai fatto per meritarselo?
Alzai un sopracciglio.
«Perché?»«Sinceramente non lo so, forse è perché siamo uno l'opposto dell'altro» continuai a non capire e Shin se ne accorse «insomma io sono fidanzato, vado bene a scuola e non faccio casini dalla mattina alla sera, mentre lui beh..» si fermò, sorrise e abbassò lo sguardo.
Quelle poche parole mi fecero effetto, immediatamente. Ero del tutto scettica riguardo a questa convivenza. Ogni secondo sembrava urlarmi di andarmene.
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Gli avevo affidato la busta e gli avevo chiesto di farmi sapere se fosse tutto apposto e di ringraziare ancora il suo amico. Non mi erano costati molto i libri, non quanto li avrei pagati se fossero stati nuovi per lo meno. Ma non era nemmeno una spesa irrilevante, avevo imparato da un pezzo a gestire i soldi nella maniera più giusta e sapevo che ce l'avrei fatta anche questa volta. O almeno lo speravo. Non lavoravo e sapevo che, economicamente, c'era qualcuno che si prendeva cura di me. Non più del necessario però.
Arrivata sera avevo cominciato a sentire un languore nella pancia e così ero andata in cucina e avevo trovato Jungkook che preparava la cena. Mi soffermai a guardarlo, dovevo ammettere che aveva un bel fisico. Le spalle larghe sotto la cascata di capelli schermavano ciò che stava facendo, i dorsali incastonati sotto le scapole risaltavano ogni volta che muoveva le braccia. Solo muscoli che slittavano ed emergevano in superficie. Fu quello a tenermi impalata sulla soglia per qualche minuto.
Quando mi risvegliai da quello stato di trance mi sedetti al tavolo. Lui non si era ancora accorto di me e quando si girò sobbalzò per lo spavento rischiando di rovesciare a terra la zuppa che aveva preparato.
Mi rivolse un'occhiataccia e poi riempì le nostre scodelle.Si sedette di fianco a me mentre io osservavo il liquido oleoso con dentro quelle che sembravano alghe. Non pensavo che non fosse buona, solo dubitavo delle sue capacità culinarie. Rimasi un po' a fissare la zuppa, ma poi la sua voce mi fece sussultare.
«Mangia» ordinò.
Gli rivolsi un'occhiata in tralice e non mi mossi.
Stetti lì a guardare quella cosa fumante in silenzio.«Su assaggiala, è buona. Non ti fidi di me?» scoccò divertito e allo stesso tempo scocciato. Lo guardai negli occhi di nuovo e poi presi il cucchiaio e assaggiai qualche pezzo di cibo che c'era dentro la ciotola.
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My roomie ಌ [J.Jk]
RomanceValentina conosce il coreano sin da bambina, sua mamma glielo ha insegnato con pazienza. Proprio per questo lei sogna di poter vivere nello sviluppato paese della Corea del Sud. I motivi sono vari: la curiosità, l'interesse, la voglia di provare c...