Il suono del telefono mi aveva svegliata, la sveglia delle 7:10 stava squillando da qualche secondo. Avevo infilato la testa sotto le coperte rifiutandomi di darle ascolto.
Poi avevo percepito il corpo di Luca allungarsi sul mio per arrivare al cellulare e quell'irritante suono cessare, e poco dopo le coperte si raggrupparono ai piedi del letto.Lentamente aprì gli occhi e mi misi seduta sul letto.
«Vado a fare colazione» bisbigliai con la voce impastata dal sonno.Presi un paio di calze dal cassetto e me le infilai, dopodiché mi alzai e uscì dalla camera.
Mi fermai sulla soglia della cucina vedendo Jungkook indaffarato a preparare il latte. Mi appoggiai allo stipite della porta e mi stiracchiai socchiudendo gli occhi.Stavo facendo uno sbadiglio enorme con ancora le braccia sopra la testa, quando sentì la sua voce accesa.
«Dovresti mettere dei pantaloncini» aprì di scatto gli occhi «poi non ti lamentare se ti tocco» disse ancora Jungkook indicando qualcosa verso la mia pancia.
Avendo alzato le braccia per stiracchiarmi si era tirata su la maglia e si vedeva un pezzo di stoffa delle mutande. La tirai giù infastidita.
«Potrei andare in giro anche nuda, ma tu non dovresti toccarmi ugualmente» ero nervosa.
Anzi, mi aveva fatto innervosire. Credevo. Era lui ad avermi toccato dove non avrebbe mai dovuto, la mattina prima. E adesso stava cercando di dire cosa?
Lui mi guardò abbastanza sorpreso, forse non si aspettava una risposta scontrosa. Ma poi un'ombra scura calò a incupire le sue iridi.
«Se non vuoi essere toccata copriti, perché le ragazze che girano nude in casa mia me le scopo» disse freddo.
Mi lasciò esterrefatta.
«Non voglio litigare con te» disse poi passandomi affianco per uscire.
«Come se non lo avessimo già fatto» sussurrai io.
Sentì il suono dei piedi di Jungkook sul pavimento fermarsi, probabilmente si era girato verso di me stringendo i pugni.
Mi avviai verso il frigo per prendere il latte e dopo un attimo sentì i suoi passi allontanarsi.
Rimasi ferma con la bottiglia fredda in una mano. Che cos'era appena successo?
Era colpa mia?Di colpo tutta la rabbia che avevo addosso sparì, come se mi fossi appena svegliata da un brutto sogno.
Misi il latte al suo posto e sbattei la porta del frigo, mi era passata la fame.Avevo proprio fatto una stupidata.
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Presi a camminare freneticamente verso la stanza del corvino, aprì la porta senza nemmeno bussare, come faceva sempre lui.
«Scusa!» esclamai con un tono di voce più alto di quello che serviva.
Mi guardai intorno e mi accorsi che nella camera non c'era nessuno.
Sentì un rumore cessare e capì che era stato lo scorrere dell'acqua nel bagno del ragazzo. Jungkook uscì dal bagno con solo i boxer indosso e un asciugamano sul viso. Finì di asciugarsi e lanciò l'asciugamano sul materasso. Si diresse verso l'armadio passandomi davanti, tirò fuori un paio di jeans e una maglia a caso, e lanciò anche quelli sul letto.Dopodiché si mise davanti a me, mi prese per le spalle e mi fece sedere di fianco ai suoi vestiti.
«Che ti è preso?» chiese arrabbiato.
«A me?!» esclamai allibita «Sei impazzito per caso?»
«Sei tu che hai dato di matto!» declamò impietoso.
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My roomie ಌ [J.Jk]
RomanceValentina conosce il coreano sin da bambina, sua mamma glielo ha insegnato con pazienza. Proprio per questo lei sogna di poter vivere nello sviluppato paese della Corea del Sud. I motivi sono vari: la curiosità, l'interesse, la voglia di provare c...