My roomie ಌ [J.Jk]

4.

La mattina dopo quando mi svegliai, mi trovai in macchina. Mi osservai intorno guardinga e quando incontrai lo sguardo di Namjoon nello specchietto retrovisore mi rilassai immediatamente. Alla fine ieri ero crollata sul divano, me lo ricordavo. E stamattina mi ero svegliata in macchina. Avevo dormito forse 3 ore prima che uno dei due mi avesse presumibilmente preso in braccio e portato sui sedili posteriori dell'auto.

«Perché non mi avete svegliata prima di uscire?» chiesi con la voce un po' impastata.

«Buongiorno anche a te» fece Namjoon sorridendo. Li salutai di rimando e mi allungai per stiracchiarmi, mugolai come un gatto prima di tornare in posizione normale. Mi appoggiai al finestrino mentre controllavo di avere dietro la borsa e le chiavi.

«Abbiamo tutti dormito poco e quando abbiamo provato a chiamarti non ti sei svegliata. Così abbiamo pensato di portarti dritta a casa nel tuo letto, ma hai rovinato tutto aprendo gli occhi in viaggio» mi accusò scherzosamente Jin.

Ridacchiai e scrocchiai il collo.

Guardai fuori ma non riconobbi nessuna strada che stavamo percorrendo e infatti capì di essere a casa solo quando ci fermammo davanti al palazzo. Vollero accompagnarmi fino a su e io ne fui contenta.

Quando entrammo nell'appartamento desiderai immediatamente uscire per ciò che mi si presentò davanti agli occhi.
C'era Jungkook in boxer, tutti i capelli scompigliati e la schiena graffiata, e dietro di lui una ragazza nuda che si stava vestendo con grande calma, sotto ordine del moro.
Presi Jin e Nam dalle braccia e li posizionai davanti al mio corpo, per coprire quella vista. 

«Ma che schifo, ancora?» domandai più a me stessa che a qualcuno, ma Nam mi rispose ugualmente. 

«Tesoro non è nemmeno quella che hai visto tu ieri sera» rispose riferendosi alla ragazza.

Mi tappai le orecchie, mentre loro iniziavano a ridere senza motivo e Nam cercava di girarsi per guardare la sconosciuta. Gli tenni un braccio obbligandolo a guardare me e Jin.
Ci zittimmo subito quando Jungkook ci scostò con una spallata e sbattè fuori di casa la ragazza.

«Ora hai intenzione di spiegarmi dove diavolo hai passato tutta la notte?» io mi voltai verso di lui cercando di capire a chi si stesse rivolgendo la sua voce dura e impietosa. Quando notai il suo sguardo bucarmi le pupille era troppo tardi per fare finta di niente.

«Ho dormito da loro» mormorai disorientata indicando con il pollice i ragazzi alle mie spalle.

«Oh e non hai pensato di avvisarmi?» sbottò infuriato «Credevo fossi finita in qualche locale a ubriacarti, se non te ne fossi accorta ora viviamo insieme e sarebbe carino se tu mi informassi un minimo dei tuoi spostamenti»

Sgranai le palpebre stupita.
Faceva per davvero?
Certo non ero rientrata e non gliel'avevo detto ma non mi sembrava che mi avesse considerata tanto quando ero sparita dal parco. E inoltre ci conoscevamo da un giorno e in più non si era certo sprecato a chiamarmi o cercarmi.

«Non mi sembra che tu ti sia disperato tanto» scoccai ruvida riferendomi palesemente alla sua nottata di sfrenato piacere.
Ora stava diventando un po' troppo, avrebbe dovuto imparare a trattarmi con un minimo di rispetto.

La sua occhiata mi centrò dritta il cervello e cercò di indurmi all'autocombustione per farmi pagare quelle parole di assoluta verità.

Sospirai stanca e mi girai verso Nam e Jin.

«Grazie mille per la compagnia e per avermi ospitato e avermi anche portata a casa» elencai realmente grata e contenta.

«Figurati, ci vediamo presto Vale» Nam mi abbracciò scoccandomi un bacio piccolo sulla guancia. Jin fece lo stesso stringendomi un po' più forte e donandomi uno sguardo mirato a darmi forza e pazienza.