Era primo pomeriggio, e le cose tra me e Jungkook non si erano evolute. Io avevo regolarmente crisi di pianto che Luca calmava con pazienza e Jungkook invece si comportava naturalmente, come aveva sempre fatto. Provocandomi, sorridendomi, sfiorandomi un po' troppo, osservandomi, facendomi pentire di essere lì ogni secondo di più. E allo stesso tempo, facendomi innamorare di quel posto sempre più.
Alla fine avevo deciso di non dirgli niente del suo compleanno. Quel bacio illecito era ancora posato sulle mie labbra, solo li. Qualche sprazzo nella mia memoria e forse in quella di Seokjin e Namjoon. Ma l'unica impronta che dimostrava la realtà di quell'avvenimento era posata sul ciglio della mia bocca, silenziosa e urlante allo stesso tempo. Li, in bella vista così che non potessi scordarmene. Si era infiltrata appena sotto pelle, come un ago, e si era accomodata li decidendo che quella diventava casa sua. Ed ero io a doverci convivere, con quella presenza estranea che mi faceva formicolare le labbra e poi l'anima.
Non potevo dirglielo per svariati motivi: mancanza di coraggio; incapacità di affrontare la situazione; e il più importante, paura di un rifiuto. Jungkook era l'ultima persona che mi veniva in mente che avrebbe smesso di godersi la vita e divertirsi, semplicemente perché una ragazzina credeva che lui avrebbe potuto aggiustarla. No, non sarebbe andata affatto così, è stato solo uno stupido bacio, potevo già sentirla la sua voce che me lo declamava dopo che io avevo confessato.
Nient'affatto, non sarebbe accaduto, avrei inghiottito tutto fino a farlo sparire. L'avevo fatto così tante volte che sapevo farlo sul serio.E mentre quei pensieri mi vorticavano intorno, lui apparve proprio di fronte a me nella realtà di casa. Si lanciò sul divano e poi addosso a me. Non feci in tempo nemmeno a smettere di pensare che le sue mani mi avevano attorcigliato la vita e gli ero finita sotto mentre le sue dita curiose mi facevano il solletico. Avevamo finito di mangiare da poco e ora, come succedeva all'incirca ogni 2 ore mi si era lanciato contro in cerca di attenzioni. La risata incontenibile che mi faceva sussultare il petto mi era scappata dalla gola prima che me ne accorgessi. E così anche lui ora stava ridendo socchiudendo gli occhi e arcuando le labbra sopra i denti bianchi. I suoi polpastrelli soffici e indocili intanto mi si erano infilati sotto la maglia per amplificare quella sensazione di fastidio che faceva morire dalle risate chiamata solletico.
«Io te l'avevo detto! Ho vinto di nuovo!» esclamò lui in preda alle risate.
«Ci credo! Hai visto quanto sei grosso rispetto a me? Giochi slealmente» cercai di afferrargli le mani invano, si liberò subito e riprese a stuzzicarmi.
«Sei tu che l'hai detto mentre mangiavamo, hai detto che mi avresti battuto» mi fece una pernacchia «e invece!»
Abbandonai la testa sul cuscino mentre scoppiavo a ridere.
«Ma come devo fare con te?» mormorai girando la testa di lato in un sospiro divertito.
Ridacchiò una volta ancora e poi mi si accoccolò sul petto. Rimase ad ascoltare il battito del mio cuore e io il suo respiro. Mi teneva le mani sulle costole, mi toccava. Come se fosse una cosa normale. Solo che io sentivo i pori della pelle andare in fiamme sotto le sue dita. E quando io mi tirai indietro e lo spinsi via rimase una macchia bruciata sulla mia pelle che sbiadì troppo lentamente.Lo guardai di sottecchi seduto di fianco a me, si stiracchiò e poi sbadigliò accasciandosi sui cuscini. Io mi strinsi le ginocchia al petto e continuai a osservarlo.
«Tra poco rinizia la scuola» mormorai a un certo punto, sentendo già l'ansia pizzicarmi il petto. Jungkook invece sbuffò.
«Che guastafeste che sei» disse annoiato. Non doveva piacergli molto andare a scuola. Cioè in realtà non piaceva a nessuno andare a scuola, io ero in trepidazione solo perché avrei scoperto un nuovo mondo.
STAI LEGGENDO
My roomie ಌ [J.Jk]
RomanceValentina conosce il coreano sin da bambina, sua mamma glielo ha insegnato con pazienza. Proprio per questo lei sogna di poter vivere nello sviluppato paese della Corea del Sud. I motivi sono vari: la curiosità, l'interesse, la voglia di provare c...