"Mi stai ascoltando, Herm?" chiese Ron, appoggiandole una mano sulla spalla.
Hermione sobbalzò, guardandolo. "Si, scusa. Stavo solo... Pensando"
Era una serata speciale, quella, o almeno avrebbe dovuto esserlo. I genitori di Ron si erano fermati per la notte da Bill e Fleur, mentre Percy, George e Ginny erano ancora a Diagon Alley a sistemare degli affari del negozio. Li avevano avvertiti che avrebbero passato la notte in città. Era una delle poche volte in cui sapevano di avere la totale privacy.
Era più o meno per quello che Hermione si trovava in camera di Ron, quella sera - non che non fosse mai successo che ci fosse sgattaiolata dentro in totale silenzio in piena notte, quando tutti dormivano - e lo guardava immobile mentre lui si sedeva accanto a lei, a torso nudo. "A che cosa?"
Hermione sospirò. "A Luna e Draco"
"Oh Merlino" esclamò lui guardandola male, come se quello che aveva detto gli stesse facendo del male fisico. "Ma che cosa - perché ti fai questo?!"
Hermione ridacchiò alla sua reazione. "Be', ecco..."
"Siete ancora i maghi migliori del nostro anno"
Blaise sbuffò, e tutti lo guardarono con aria incuriosita. "Forse lo siete voi tre. Ma noi... Be'..."
Luna stupí tutti scoppiando in una risata cristallina. Hermione personalmente non trovava nulla per cui avrebbe potuto ridere, ma notò che qualcuno - l'ultima persona da cui se lo sarebbe aspettato, in realtà - la pensava diversamente.
Draco, che fino a quel momento aveva giocherellato in silenzio con un modellino dorato di Nimbus 2000 che fungeva da soprammobile sul camino, spostò gli occhi sulla ragazza. Hermione lanciò uno sguardo a Pansy, che la guardò con un sorriso che diceva quasi tutto ciò che lei stessa stava pensando.
Se Draco fosse stata un'altra persona, nessuno avrebbe notato il sorriso che le fece. Era dolce, innocente, leggero, totalmente in contrasto con ciò che avevano appreso: tutto ciò per cui tutti loro avevano sofferto, per un motivo o un altro, era tornato. Eppure Draco aveva sorriso a quella ragazza come se avesse voluto prolungare l'idillio di pace in cui erano vissuti fino a quel momento, sforzandosi di dimenticare e di andare d'accordo. Qualcuno avrebbe potuto dire che la stava proteggendo da quello che davvero provava, che non voleva farle vedere il dolore che Hermione scorgeva in fondo al suo sguardo grigio.
Posò il modellino della scopa nel suo posto originario e fece un passo avanti con un ghigno ironico sul viso. "Parla per te, Blaise"
Luna si aggiustò sulle spalle la giacca - di Draco - e gli sorrise. Lo sguardo di Draco si illuminò, come se averla fatta ridere fosse stato un premio e lui fosse la persona più fortunata del mondo.
"Solo per questo? Per come l'ha guardata?"
"Come sei romantico" scherzò Hermione, incrociando le gambe sul suo letto.
Ron si voltò a guardarla. "Non lo so, 'Mione. È che pensavo... Be'..."
"Che cosa?" chiese lei.
"Che... Ecco... Che a Malfoy piacesse Harry"
Hermione spalancò gli occhi. "Ma che-che cosa? Harry sta con tuo fratello, non potrebbe mai - "
"Lo so" fece Ron, abbassando lo sguardo. "Lo so, ma sai... Quando stava con Ginny gli piaceva Charlie, no? Perché non potrebbe succedere di nuovo?"
"Oh mio Dio" Hermione rise. Ron la guardò stupito, senza sapere in che modo esattamente trovasse divertente ciò che aveva detto. Hermione trovò che la sua espressione confusa fosse adorabile e lo baciò, mentre Ron d'istinto le cingeva la vita con un braccio, senza capire. "Se hai ragione, Ron, significa..."
STAI LEGGENDO
Amortentia. ||Drarry ff
FanfictionDraco ed Harry hanno passato otto anni a Hogwarts giudicando le reciproche vite. Cosa succederebbe però se fossero obbligati a scambiarsele? In un presunto ultimo anno ad Hogwarts, dove entrambi non hanno ormai più nulla da perdere. Condividono lo s...