Draco sbuffò sulla sedia, annoiato, osservando Hermione e Pansy che parlottavano tra di loro nel divanetto davanti a lui. Le fiamme del fuoco a cui dava le spalle gettavano strane ombre sui loro volti, che apparivano allegri e concitati, come due vecchie amiche che si raccontavano segreti. In realtà era da circa mezz'ora che il libro sulle Pozioni che stava leggendo aveva smesso di interessarlo e aveva iniziato a seguire la conversazione, che era passata da quanti muscoli avesse messo su Adrian Pucey quell'anno alla presunta relazione tra un Corvonero del sesto ed una Tassorosso del secondo, che sapeva molto di inquietanti notti passate in Biblioteca dopo il coprifuoco e scappatelle durante le ore di scuola. "Ma la Tassorosso ha dodici anni! Come può farlo?" stava facendo notare Hermione, costernata.
"L'ho sempre detto che i Corvonero non erano così intelligenti come volevano far credere" fece Pansy, scuotendo la testa. "Hai presente Alexa Wilson, una Corvonero del settimo?"
Hermione scosse la testa, e Pansy fece un gesto noncurante con la mano. "Al quarto anno ha mandato un bigliettino che recitava una poesia d'amore a Roger Davies con il mio nome sopra, chiedendogli di andare al Ballo del Ceppo con me. È stato così imbarazzante, ma anche così immaturo! In ogni caso Roger è stato estremamente gentile, e mi ha inviato una scatola di cioccolatini di Mielandia una volta a settimana per un mese" Pansy sospirò guardando il soffitto trasparente, con aria trasognata. Quando riabbassò lo sguardo, però, era più che seria. "Credo che adesso Alexa sia in una setta. Dico sul serio, l'ho beccata tre volte durante le ronde con un carico di caffè che avrebbe tenuto sveglio anche un elefante e un libro parecchio inquietante tra le mani"
Hermione rise, divertita da quella storia, mentre Pansy cercava di spiegarle che era assolutamente seria. Draco allargò gli occhi, chiedendosi se avesse dovuto alzarsi, ma poi qualcuno disse la parola d'ordine e due ragazzi entrarono nella Sala.
"Sono serio" fece Ron, parlando a bassa voce. "Oggi un Grifondoro del primo anno mi ha chiesto se potevo fare da babysitter alla sua Puffola Pigmea. Voglio dire, ti sembro il tipo di persona che bada ad una Puffola Pigmea?" Ron sembrava scandalizzato, mentre entrambi si dirigevano al centro della Sala e si sedevano nell'ultimo divanetto vuoto accanto al camino. "Lo sembro, Harry?"
"Benvenuti nella Sala Comune di Serpeverde" commentò Draco, squadrandoli con gli occhi ridotti a due fessure. "Anzi no, non siete benvenuti, proprio perché non siete Serpeverde"
"Puffola Pigmea?" chiese Pansy, divertita, sporgendosi dal suo divano. "Non sentivo le parole Puffola e Pigmea associate al tuo nome dal sesto anno, quando qualcuno ha messo in giro la voce che ne avevi una tatuata sul petto"
Ron rabbrividí, mentre Hermione e Draco scoppiavano a ridere. Il rosso arrossí di rabbia e imbarazzo. "Oh, ma non è nemmeno quella la parte più divertente! È stata sua sorella a mettere in giro la voce" rincarò Harry divertito, per niente propenso a salvarlo da quella situazione.
"Per la cronaca" fece Ron dopo qualche secondo, visto che Malfoy non sembrava intenzionato a smettere di ridere. "Non ne ho mai avuta una"
"Non lo so, Weasley" fece Pansy, dubbiosa. "Effettivamente sembri il tipo da avere una Puffola Pigmea rosa tatuata addosso. Magari che stringe un cuore al petto. E sul cuore la scritta ti amo mamma"
Fu chiaro a tutti che Draco non avrebbe smesso di ridere ma più. Sembrava sul punto di rotolarsi sul pavimento, e quando cadde dalla sua poltrona Harry temette che l'avrebbe fatto. Hermione rise, guardando Ron con tenerezza. "Non ascoltarli, amore"
"Oh, Merlino" fece Draco qualche secondo dopo, ricomponendosi e asciugandosi le lacrime. "Santo Salazar, credo che questo sia il mio nuovo ricordo preferito di Hogwarts"
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Amortentia. ||Drarry ff
FanfictionDraco ed Harry hanno passato otto anni a Hogwarts giudicando le reciproche vite. Cosa succederebbe però se fossero obbligati a scambiarsele? In un presunto ultimo anno ad Hogwarts, dove entrambi non hanno ormai più nulla da perdere. Condividono lo s...