Harry

3.1K 207 184
                                    

C'era una piccola parte di Harry che sapeva che metà delle persone presenti al ricevimento del matrimonio dei suoi amici pensassero che lui si fosse appena smaterializzato con Baddock, e che forse sarebbe stato opportuno tornare indietro a chiarire, ma la parte più grande - quella che vinceva tutte le dannate volte - gli diceva di lasciar perdere, che tanto tutti prima o poi avrebbero capito.

In realtà, Baddock si era smaterializzato più a tradimento che altro. Harry lo avrebbe picchiato se non fosse stato il Capo Auror, e la sua posizione in quel momento non fosse stata già abbastanza compromessa di per sé - con quel caso delicato che lo coinvolgeva direttamente e che lui voleva gestire combattendo in prima fila, nonostante lo avessero già ferito, e tutta una serie di circostanze non particolarmente piacevoli, come l'umore insopportabile che aveva tenuto con i colleghi da un mese a quella parte e quella sensazione che aveva da quando Malfoy se ne era andato e l'aveva lasciato solo nella grande casa dei Black, quella vocina che gli diceva che se non era capace di tenerselo, se aveva fatto scappare anche lui, forse stare solo era proprio ciò che si meritava.

In ogni caso aveva lasciato Baddock in mezzo alla strada, gesto di cui non si pentiva per nulla, ed era tornato a casa. Aprí la porta lentamente, quasi sovrappensiero, ma tutti i suoi nervi si tesero all'improvviso - come facevano sempre prima di un pericolo - quando sentí un rumore proveniente dal piano di sopra. Prima che potesse anche solo rendersene conto i suoi riflessi l'avevano fatto scattare in avanti, chiudendo la porta alle sue spalle e afferrando la bacchetta. Attentò a non far rumore, posò le chiavi sul mobile accanto all'entrata. Fu solo in quel momento che si rese conto che accanto alle sue ce ne erano altre, e che lui le conosceva benissimo.

Una strana sensazione si impossessò del suo corpo. Per lo più era sollievo, perché se Malfoy era lì dopotutto le cose non potevano andare troppo male. Senza pensare si precipitò al fondo del corridoio e iniziò a salire le scale, quasi di corsa. Soffocò la sensazione che sentiva, che forse Malfoy era lì per chiudere con lui per sempre. E si fermò all'istante quando fu arrivato in cima, quasi deciso a tornare sui suoi passi, quando si rese conto che non sarebbe riuscito ad accettare una cosa del genere.

Ma poi, qualcosa lo stupí. Si avvicinò cautamente alla porta dalla quale veniva il rumore - acqua che scrociava sulla superficie. Harry esitò meno di un secondo, la mano già sulla maniglia.

Che bastardo, fu la prima e romanticissima frase che il suo cervello sottoposto alla mancanza forzata era riuscito a produrre. Malfoy sapeva quanto gli piacesse farlo nella doccia.

Harry si rese conto di aver abbassato la maniglia e di essere entrato solo quando la nuvola di vapore lo investí, bianca e umida come nebbia. Non si era accorto di come avesse trattenuto il fiato mentre saliva le scale, preparandosi allo scontro con Malfoy. Forse quella era la condizione in cui era bloccato da quando lui se ne era andato. Sentiva il suo cuore martellare nel petto, mentre lentamente si slacciava i bottoni della camicia e se la sfilava, senza osare guardare Malfoy - che si intravedeva al di là dell'anta opaca che li separava.

Una volta svestito fece qualche passo avanti. Sentiva una strana paura, quella che aveva ignorato fino a quel momento, farsi viva e bruciante dentro di lui. L'adrenalina gli scorreva nelle vene mentre si decideva ad aprire l'anta della doccia, ed entrare con lui. E tutto sembrò intensificarsi di mille volte quando Malfoy, girato di spalle, con le mani aperte contro muro, voltò il viso e lo guardò con i suoi occhi grigi.

Harry si sentí mancare il fiato. Sentiva quasi un dolore fisico al pensiero di quanto fosse bello, e di quanto gli fosse mancato. Di come conoscesse a memoria il suo corpo, anche se era voltato di spalle: le gambe snelle, il fisico flessuoso, la lunga schiena bianca e i muscoli delle spalle, che guizzarono come quelli di una tigre in trappola. Draco continuò a guardarlo mentre lui faceva un passo avanti. Uno sguardo lento, indagatore, imperscrutabile.

Amortentia. ||Drarry ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora