Pansy si era sentita male, poco dopo aver sentito le parole di Baddock. Blaise si era congedato con la scusa di andare a vedere come stesse, ma Harry era abbastanza sicuro che avesse solo voglia di andarsene, di non vedere più lo sguardo sul volto del ragazzo. Draco era molto pallido, ma di fatto fu l'unico a decidere di accompagnarlo nel dormitorio.
Lui, Ron ed Hermione camminarono silenziosamente fino alla Sala Comune di Grifondoro, dove si separarono. Harry non riusciva a non pensare a poco prima, quando si era sentito così rilassato e felice, e non gli era importato nulla - nemmeno chiedersi perché stare con Draco lo facesse sentire così bene, così a suo agio. Non aveva nemmeno avuto il tempo di rendersi conto di quanto tutto fosse surreale, che veloce come era iniziato era finito.
Sta ricominciando, Potter.
La stessa frase che così spesso sentiva ripetuta nei suoi incubi, che lo tormentava come una cantilena, ora si stava realizzando. E non importava quante volte avrebbero avvisato gli Auror, quante volte avrebbero predetto le loro mosse. Fin quando non li avrebbe fermati direttamente, non sarebbero mai stati davvero al sicuro.
"Be', ci andrò io" fece Ron con un tono arrabbiato, giocherellando con la sua piuma sul banco. "Mi sembra ovvio che non ci possa andare nessuno di voi. Mi farò catturare"
"Oh, non credo proprio. Se ci vai tu, ci vado anche io" Hermione incrociò le braccia al petto con aria irremovibile.
Pansy scosse la testa, alzandosi per andare a chiudere la porta. Le due ore di Trasfigurazione erano state particolarmente pesanti, e tutti e sei sembravano sul punto di avere una crisi di nervi. La McGranitt aveva minacciato di buttarli tutti fuori, se non avessero smesso di lasciarsi irritati sussurri o tetri avvertimenti durante la lezione, ma per fortuna adesso tutto era finito.
"Non potete farvi catturare" fece, indispettita. "Questa è una pessima idea, palesemente da Grifondoro. Qui nessuno andrà incontro ad un suicidio volontario, va bene? Dobbiamo trovarli, non dare al Mondo Magico un'altra morte su cui piangere"
"E cosa proponi?" fece Blaise, roteando gli occhi. Pansy lo guardò con una smorfia scandalizzata. "Di piazzare una scatola di ciambelle nel centro di Nocturne Alley e seguire ogni imbecille mascherato che ne prende una? No dimmi, sono curioso"
"È chiaro che nessuno di voi comprende quanto sia delicata la faccenda" sibilò lei, incrociando le braccia al petto. "Hermione, vuoi dirgli per favore che nessuno di noi andrà nel loro covo segreto o qualsiasi posto abbiano trovato per commettere atrocità indisturbati?"
"Ci andrò io"
"Che cosa?" fece Harry, scandalizzato. Aveva appena aperto la bocca per pronunciare le stesse parole, perciò rimase sbalordito quando Draco parlò prima di lui. Lo sguardo di tutti si puntò sul Serpeverde, che ora guardava per terra. Non aveva ancora pronunciato una parola, fino a quel momento.
"Be', é ovvio che debba andarci io"
"Oh, e perché? All'improvviso hai deciso che morire era ciò che volevi fare da grande?" fece Pansy, guardandolo con sarcasmo.
"Sono l'unico che tra di voi è stato un Mangiamorte, a quanto sembra" disse Draco, con un tono fin troppo pacato e calmo. "Sono l'unico che farebbero entrare senza catturare, se si fideranno di me"
"E perché dovrebbero farlo, dopo gli articoli che sono usciti sulla Gazzetta del Profeta?" chiese Harry, guardandolo. Desiderava disperatamente che lo guardasse, che si rendesse conto di che cosa stava chiedendo di fare. "Malfoy, come può essere una buona idea? Hanno appena ucciso la madre di Baddock"
"E sai perché lo hanno fatto, Potter? Perché il padre di Malcolm era un Mangiamorte e durante il processo ha fatto dei nomi. E presto minacceranno mia madre, perché è così chiaro che anche noi li abbiamo traditi" fece, alzando finalmente lo sguardo su di lui. "Potter, è l'unico modo"
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Amortentia. ||Drarry ff
FanfictionDraco ed Harry hanno passato otto anni a Hogwarts giudicando le reciproche vite. Cosa succederebbe però se fossero obbligati a scambiarsele? In un presunto ultimo anno ad Hogwarts, dove entrambi non hanno ormai più nulla da perdere. Condividono lo s...