Hermione

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Qualche anno dopo

"Mi domando semplicemente" iniziò Kingsley Shacklebolt, con l'aria spossata e costantemente delusa dal mondo e dalle sue stesse scelte che aveva da quando una buona metà di loro avevano iniziato a lavorare al Ministero, "Perché, ogni volta che succede qualcosa, ci siete sempre in mezzo voi"

"Signor Ministro" intervení Pansy scuotendo la testa, profondamente divertita. "Che cosa si aspettava? È stato lei stesso ad affidargli questa missione. Doveva sapere che qualcosa sarebbe andato storto"

"Se mi è permesso," iniziò Harry.

"Non le è permesso, signor Potter, no" ribattè pacatamente Kingsley. "Potrà parlare quando sarà un Auror più responsabile"

Draco soffocò una risata. "Dovrà star zitto per molto tempo, allora"

Harry lo zittí con un distratto pugno sul petto, nemmeno troppo scherzoso.

"Proceda a spiegarmi i miei errori, signorina Parkinson" disse Shacklebolt, incrociando le braccia con aria sconfitta.

Hermione sospirò. Erano passati due anni dall'ultima volta che era stata al Ministero - due anni molto intensi, in cui aveva imparato, dopo così tanto tempo, a dividersi tra il Mondo Babbano e quello Magico. Aveva preso la sua laurea in letteratura inglese, come aveva sempre sognato fin da bambina, poche settimane prima: la cerimonia era stata comica, con i suoi genitori da una parte e i suoi amici, in strani abiti babbani che non gli appartenevano, dall'altra. Al confronto, vederli tutti nell'ufficio di Shacklebolt le sembrava molto più naturale.

"Okay, prima di tutto" iniziò Pansy, che stava portando a termine il suo primo anno come Indicibile. Era un lavoro che le si addiceva incredibilmente, primo perché amava quell'aria di mistero che adesso circondava molti aspetti della sua vita, e secondo perché le dava la possibilità di vestirsi come una spia ogni volta che ne aveva voglia. "È stata una pessima, pessima idea pensare che Draco ed Harry sarebbero riusciti a collaborare"

Draco ed Harry si agitarono sulle proprie sedie, mentre Blaise, accanto a loro, sghignazzava. "Avevo solo dato a Potter l'ordine di seguire Malfoy. Non mi sembrava complicato"

"Avrei dovuto fare tutto quello che fa lui?" sbottò Harry, incrociando le braccia. Sicuramente Kingsley si stava pentendo di averlo assunto tra le file degli Auror, quasi un anno prima. "E se si fosse buttato da un ponte?"

"Be', Potter" iniziò il Ministro della Magia, palesemente irritato da quell'interruzione. "Se Draco si buttasse giù da un ponte lo farebbe sicuramente per una valida ragione. E perché avrebbe calcolato la profondità e la lunghezza della caduta"

"Be', io non - non riesco a credere che lei si fidi più di lui che di me" Harry sbuffò e alzò gli occhi al cielo, mentre Pansy faceva un versetto ironico e divertito e si spostava verso Hermione, sussurrando al suo orecchio in modo che gli altri non potessero sentire. "Be', se sapesse qual è l'unica cosa di cui ha calcolato realmente la lunghezza ieri sera avrebbe -"

"Preso il libro del Signore tra le mani e recitato un Ave Maria, amen" concluse Ron con un tono affrettato, mentre fermava per pochi secondi il suo continuo attingere con allegria caramelle da un pacchetto di Gelatine Tuttigusti+1.

Hermione e Pansy ridacchiarono, mentre tornavano a prestare attenzione alla ramanzina che stava facendo Kingsley a tutti e tre - anche se Draco, in realtà, sembrava più interessato ad osservare qualcosa fuori dalla finestra. Hermione aveva riflettuto a lungo sulle motivazioni che avevano dotuto portarlo a diventare un Medimago; in ogni caso, era incerta su che cosa facesse precisamente, nonostante sapesse che stesse usando le sue conoscenze di Magia nera e le sue abilità di pozionista per aiutare nella ricerca contro veleni rari, maledizioni antiche e incantesimi incurabili. Aveva messo in chiaro che non gliene importava nulla del Ministero, o della loro propaganda di compassione e perdono, e aveva iniziato quel lavoro così strano per lui - dietro le quinte, quasi indifferente a tutto il resto, così lontano dalla sua indole narcisistica e ambiziosa. Ma Hermione aveva pensato che anche quella fosse una cicatrice della guerra, un tentativo di redenzione, e si limitava ad essere felice per lui.

Amortentia. ||Drarry ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora