"E così, ecco, così io e Weasley ci siamo ritrovati ubriachi nella Sala Comune di Serpeverde" Blaise alzò le spalle, trattenendo una risata solo per l'occhiata di rimprovero che Lumacorno gli aveva appena lanciato. "Incredibile, vero? Gli ho presentato Franky -"
"Hai presentato ad un Grifondoro la piovra del Lago Nero?" Draco alzò le sopracciglia, sogghignando. "Quanto avevi bevuto?"
"Idioti" commentò Pansy, roteando gli occhi. "Certo, non che le avventure da sbronzi di te e Weasley non mi interessino ma - ehi, mi passeresti le code di rospo, Draco? E già che ci sei, mi racconti cosa è successo tra te e Potter?"
Draco scrollò le spalle, senza passarle ciò che lei aveva chiesto per aggiungerlo da solo alla pozione, come un riflesso istintivo. "Oh, niente di che. Abbiamo fatto una partita a Quidditch"
"Una partita nel cuore della notte?" Pansy alzò le sopracciglia mentre Draco aggiungeva l'ingrediente alla loro pozione. Quella, con suo estremo disappunto, non esplose. Draco era davvero molto più bravo di lei, doveva ammetterlo. "Quindi devo supporre che tra di voi sia tutto a posto, non è così?"
Blaise le lanciò un'occhiata obliqua, che lei ignorò. Draco annuí.
La stessa identica conversazione si tenne, più o meno, all'altro capo della stanza. Hermione mescolava la pozione quasi pronta mentre Ron - che sembrava mortificato sia dalle sue avventure della sera prima, sia dalla sua incapacità in materia di pozioni - cercava di scusarsi. Harry invece triturava le code di rospo da quella che ormai sembrava un'infinità, e i due iniziarono a chiedersi se avrebbe mai smesso.
Ad un certo punto, Hermione interruppe le petulanti scuse del suo ragazzo. "Harry, forse hai qualcosa da raccontarci"
"Te l'ho già detto" Harry all'improvviso abbassò lo sguardo, rendendosi conto che le aveva ormai ridotte in una finissima e inutilizzabile polvere. "È tutto okay, fra di noi"
"E tra te e Charlie? Cosa è successo?"
"Be'..."
"Vi siete baciati?"
"Ehi?" Ron aprí le braccia, attirando l'attenzione di entrambi. Hermione fece una smorfia, come per esortarlo. "È sempre di mio fratello che parliamo"
"Non sarai geloso di lui" lei alzò gli occhi al cielo. "Avanti, Harry, racconta"
"Abbiamo parlato" Harry scosse le spalle, giocherellando con l'inanimata polvere di code. Ron alzò le sopracciglia, ma Hermione lo interruppe con un'occhiata che sembrava dire di te parliamo dopo. "E ci siamo baciati. Ora tornerà in Romania, ma sarà a casa per le vacanze di Pasqua, quindi ci vedremo" accennò un sorriso, alzando lo sguardo per vedere le loro espressioni. "Oh, e poi Malfoy mi ha chiamato Harry"
"Ti ha - che cosa?" Hermione spalancò gli occhi, afferrando la mano di Harry a mezz'aria. "Ti ha chiamato Harry?"
"Be'? È il suo nome" sbuffò Ron.
"Per Godric, Ron, sei sensibile quanto una Pluffa" Hermione gli puntò scherzosamente addosso il mestolo sporco di pozione, la quale ribollí in modo molto meno scherzoso. "È solo... Be'... Strano, non è così?"
"Non è strano" Harry aggrottò le sopracciglia. "Forse... Ecco.. Non lo so. Ma insomma, non è più importante che io e Charlie..."
"Oh, sicuro. Certo che lo è" Hermione sorrise, poi lanciò un'occhiata a Ron. Lui era ancora perplesso. "Ma è successo così? Dal nulla?"
"Se ne stava andando e io gli ho detto che ci saremmo visti in giro. E lui -"
"Ma come - come, davanti a Charlie?"
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Amortentia. ||Drarry ff
FanfictionDraco ed Harry hanno passato otto anni a Hogwarts giudicando le reciproche vite. Cosa succederebbe però se fossero obbligati a scambiarsele? In un presunto ultimo anno ad Hogwarts, dove entrambi non hanno ormai più nulla da perdere. Condividono lo s...