"Sapete cosa?" chiese Blaise, sbadigliando. "Siamo qui da tre ore, credo che mi farò una dormita"
"Questo è un appostamento" gli fece notare Harry dal sedile del conducente, aggrottando le sopracciglia. "Non puoi - non puoi semplicemente dormire"
"È un appostamento noioso" sottolineò lui, annoiato, rannicchiandosi in un angolino e preparandosi a chiudere gli occhi. "E poi Shacklebolt non dirà nulla, visto che ci sei tu"
Harry alzò gli occhi al cielo. Passarono alcuni secondi di silenzio, prima che Blaise si rialzasse, sospettoso. "A proposito, da quando hai questa macchina?" chiese, inarcando le sopracciglia. "Pensavo che la tua l'avessi distrutta. E pensavo che non, be', che non le regalassero"
"È stato Draco a distruggerla" ci tenette a specificare Harry, guardando Blaise come se fosse ovvio. "E si, Shacklebolt mi ha dato una nuova auto. Non me l'ha regalata. Sono il Capo Auror, in fondo"
"Stai dicendo che hai avuto un trattamento speciale per un titolo che ti hanno affibbiato?" fece Blaise, aggrottando le sopracciglia con quell'aria che aveva sempre prima di fare una battuta. "Ma questo non è assolutamente da te, Potter!"
"Già. Lo sai cosa?" chiese Malfoy, che stava sfogliando una rivista, sghignazzando dal sedile posteriore. "Quando i tuoi colleghi Auror se ne usciranno fuori con un piano per ucciderti, in tutta onestà non so se mi sentirò di biasimarli"
Blaise scoppiò a ridere, e persino Ron, all'interno della sua bolla di nebulosa agitazione, accennò un sorriso. Harry incrociò lo sguardo di Draco nello specchietto, facendolo sembrare più una minaccia che un amoroso sguardo tra due fidanzati. "In ogni caso" continuò Draco in tono melodrammatico, guardando fuori dal finestrino con dignità. "Non ti puoi fidare neanche delle persone che ami, di questi tempi"
"Perché lo stai dicendo, adesso?" fece Blaise, che si era chiaramente arreso riguardo al fatto di dormire, girandosi per guardare Draco.
"Inizi a capire, Blaise, com'è vivere con lui?" chiese Harry senza muoversi di un millimetro, cogliendo il suo sguardo spazientito. "È arrabbiato perché non l'ho fatto sedere davanti"
"Be', Potter, sono anche arrabbiato perché mi hai fatto venire in questo noiosissimo appostamento"
"Io ti ho detto di non venire!" fece Harry, esasperato. "E tu hai detto che non potevo darti ordini"
"Si, be'," iniziò Draco con tranquillità, per niente disposto ad ammettere il suo errore. "In ogni caso, siamo qui da tre ore e non abbiamo visto nessun movimento sospetto, le ciambelle sono finite e io ho riletto questa rivista dieci volte. Come se non bastasse, Weasley qui accanto sembra sull'orlo di una crisi di nervi"
"Potresti fare silenzio, Malfoy?" scattò Ron, girandosi minacciosamente verso di lui. "Sto cercando di pensare"
"Oh, scusa, non me ne ero accorto. È sempre difficile fare qualcosa per la prima volta" concordò Malfoy, che aveva fatto di infastidire tutti quelli che aveva attorno lo scopo della sua vita. Vide Blaise ed Harry alzare gli occhi al cielo, e poi tornò un po' più serio. "Ah, non preoccuparti, Weasley. La Granger starà bene"
"Lo so che starà bene" fece Ron, aggrottando le sopracciglia. "Ma se stesse succedendo adesso? Io dovrei - dovrei ritornare a casa"
"Oh, prova a dirlo ad Harry-questo-appostamento-è-piú-importante-della-felicità-del-mio-ragazzo-Potter"
"Va bene, torniamo a casa" sospirò Harry, alzando gli occhi al cielo. Blaise emise un versetto di vittoria - non gliene importava un accidente di quegli innocentissimi elfi tedeschi espatriati chissà per quale ragione - e, per quanto Harry sostenesse il contrario, Shacklebolt era più che accondiscendente con lui - e avrebbe perdonato ad entrambi il fatto che avessero letteralmente abbandonato il campo di battaglia.
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Amortentia. ||Drarry ff
FanfictionDraco ed Harry hanno passato otto anni a Hogwarts giudicando le reciproche vite. Cosa succederebbe però se fossero obbligati a scambiarsele? In un presunto ultimo anno ad Hogwarts, dove entrambi non hanno ormai più nulla da perdere. Condividono lo s...