The One Where They (almost) Saved The Day

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"Pensavo che avessi un piano"

"Be', ce l'avevo" fece Blaise, scrollandosi le spalle imbarazzato. "Non ho mai detto che fosse un buon piano"

"State zitti, idioti" sbottò Rosier, sferrando un calcio alla sedia di Blaise, che lo guardò con odio.

Draco si guardò intorno con circospezione, con ogni nervo teso. Era avvenuto tutto in maniera così veloce che non aveva avuto il tempo di elaborarlo: Blaise era arrivato di gran carriera, aprendo la porta della loro prigione con un sorriso smagliante. E, prima che potessero uscire di lì o rendersi conto della loro neonata libertà, delle corde incantate gli avevano stretto i polsi.

I due Mangiamorte li avevano portati nella sala principale del sotterraneo, quella con la teca di minacciosi serpenti che adesso sembravano fissarli, in gabbia almeno quanto lo erano loro. Draco emise un lieve sospiro e guardò prima Luna, che era eccessivamente tranquilla, e subito dopo Blaise. I suoi occhi color nocciola sembravano scuriti nella penombra.

Potter, mimò Draco con un'espressione interrogativa, quando fu sicuro che nessuno li stesse guardando. Blaise fece una smorfia eloquente.

A Draco si serrò lo stomaco. Se Potter era lì, la situazione non poteva far altro che peggiorare.

Avrebbe voluto chiedergli dove fosse Pansy, e il resto dei Grifondoro. Ma Rosier si avvicinò a loro con un ghigno che metteva in mostra i denti gialli. "Hai paura, Malfoy?" sghignazzò con sarcasmo. "Non sai cosa fare quando non c'è il tuo paparino a proteggerti, non è così?"

"Non ho bisogno di mio padre per schiantarti, Rosier" ringhiò Draco, gli occhi grigi che lasciavano fiamme.

Il Mangiamorte allargò le braccia e proruppe in una risata cattiva. "Sto aspettando"

Draco strattonò le corde che lo tenevano legato, nonostante sapesse quanto fosse inutile. Blaise lo guardò, preoccupato. "Draco"

"Sto bene" fece lui, senza alzare lo sguardo. Respirava affannosamente.

"Arriverà Potter a salvarti anche stavolta, Malfoy" commentò ancora Rosier, appoggiato alla parete con quella sua espressione crudele sul viso distorto dall'odio. "Ma questa volta non avrai la possibilità di scappare di nuovo"

"Potter non verrà" fece Draco, in un estremo tentativo di negare ciò che in realtà era chiaro a tutti. "Che cosa vi fa essere così sicuri che -"

"Voi Malfoy siete tutti egocentrici e melodrammatici, ragazzino" esordí una voce proveniente dal corridoio, appena entrata in sala. Draco la riconobbe immediatamente come la voce di Nott. Ma, quando alzò lo sguardo su di lui, rimase a bocca aperta. "Tutti sappiamo del tuo anello. Non è esattamente una cosa che passa inosservata"

"Pansy" esclamò senza fiato Blaise, accanto a lui.

"L'anello?" chiese Luna, guardando Draco.

Draco seguí il loro sguardo. Nott era appena entrato, al seguito di McNair e un altro Mangiamorte di cui non conosceva il nome. Teneva la bacchetta puntata al collo di Hermione, mentre l'altro faceva la stessa cosa con Pansy.

Draco sentí come un'onda di rabbia dentro di sé che cresceva e cresceva. Era solo vagamente consapevole di Blaise che si agitava alla sua destra, e di Rosier che gli sferrava un pugno sul viso. L'urlo di Pansy gli arrivò alle orecchie ovattato, come se lui fosse stato a chilometri sotto terra.

Quella sensazione di impotenza che aveva provato a sotterrare, quel terrore che gli aveva stretto lo stomaco tutti i giorni di quei terribili anni trascorsi da Mangiamorte, tornarono a farsi vivi. Aveva sempre avuto paura per sé stesso e per la sua famiglia.

Amortentia. ||Drarry ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora