The One With All The Crying In The Griffyndor Tower

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"Mi stai spaventando, Malfoy" fece Harry, sorridendo con l'ultimo barlume di allegria. Lo sguardo di Malfoy, in realtà, non lasciava molto spazio all'ironia. "Che cosa può esserci di così terribile?"

"Io direi di non utilizzare mai più questa frase, perché non sai mai quanto terribili possano diventare le cose" commentò Malfoy con sarcasmo.

"Qualsiasi cosa sia" il Grifondoro alzò gli occhi al cielo, mentre Malfoy scivolava sul muro fino ad arrivare a sedersi a terra. "Non riuscirà a rovinare l'ultimo giorno che passo ad Hogwarts, Malfoy. Quindi dillo e basta"

"Bene, direi di cominciare dall'inizio" fece allora Draco, appoggiando i gomiti alle ginocchia. Harry notò solo in quel momento che in lui c'era qualcosa di strano. Come se, sotto gli strati di sarcasmo e ironia che indossava per proteggersi, fosse davvero sconvolto. "Ti ricordi quel giorno di dicembre, quando Lumacorno ha avuto la brillante idea di metterci in coppia per fare quella dannatissima pozione trasfigurante? Qualcosa è andato storto, ci siamo scambiati i corpi per tre settimane, ed è più o meno per questo che adesso siamo qui a parlare. Il problema è questo" disse, serio. "Niente è andato storto. Io non sbaglio le pozioni"

"Malfoy" fece Harry esitante. Draco gli lanciò un'occhiataccia. "Qual è il problema? Tutti possono sbagliare. Non è la fine del mondo"

"Mi stai seguendo, Potter? Ho detto che non sono stato io a sbagliare, perché ho seguito alla lettera il procedimento"

"Be', allora - allora qualcos'altro è andato storto, non vedo che cosa importi adesso, dopo che - "

"Importa" fece secco il Serpeverde. "Perché invece di preparare la pozione trasfigurante, ho... Ho seguito il procedimento di un'altra pozione"

"Oh" fece Harry, senza sapere davvero cosa dire. Un'ombra passò sul suo viso, senza che potesse impedirlo, mentre il cuore iniziava a battergli più velocemente nel petto. "Quale - quale pozione?"

Draco aveva lo sguardo basso ed un sopracciglio alzato, la bocca piegata in una smorfia sarcastica."Davvero non lo indovini, Potter?"

Per un attimo Harry lo guardò senza capire. E poi, come un fulmine in mezzo alla notte, Draco vide la comprensione attraversargli lo sguardo. E il terrore nei suoi occhi. "M-ma come - questo è impossibile, Malfoy. Come -"

"Ho iniziato a capire che c'era qualcosa di strano mentre studiavo l'Amortentia per l'esame" disse Draco, passandosi una mano sul volto. I corridoi erano deserti, e l'unico rumore che riempiva i corridoi erano le urla dei Grifondoro nella Sala Comune, attenuate dai muri che li separavano. "Mi sembrava di aver già visto quel procedimento, eppure nel mio libro non c'era nulla di simile. Voglio dire..." esitò, guardandolo negli occhi. "Le pozioni potranno sembrare simili a te, ma sono infinitamente diverse l'una dall'altra. Così l'ho confrontata con altri libri, ma ho trovato niente che davvero confermasse ciò che pensavo. Fino a quando" disse, come aspettando che Harry dicesse qualcosa. Ma era troppo sbalordito per parlare. "Fino a quando Hermione non ha detto che le loro pozioni trasfiguranti non avevano cambiato colore. È stato lì che ho capito"

"Ma questo è assurdo, Malfoy" fece Harry, scuotendo la testa. Esitò qualche secondo, appoggiando la schiena al muro opposto di Malfoy con le braccia incrociate, poi si schiarí la gola. "E poi... Se abbiamo bevuto l'Amortentia, questo significa che -"

"Non l'Amortentia, non proprio" specificò Draco, con un tono piatto,  senza sollevare lo sguardo. "Ma un surrogato. Un ibrido tra le due pozioni, una fusione, chiamala come vuoi, che ha assunto le caratteristiche di entrambe. Uno degli effetti è stato quello di farci scambiare corpo, naturalmente"

"Ma l'altro sarebbe stato..." disse Harry, con una smorfia piena di terrore, prima di deglutire. "L'Amortentia è un filtro d'amore. Avremmo dovuto... Innamorarci, no?"

Amortentia. ||Drarry ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora