<Quindi mi stai dicendo che fra una settimana potrò rivederti?> mi chiese il mio migliore amico per telefono più agitato di me.
<Già, non sai quanta voglia ho di rivederti! Insomma, di rivedere la città...> deviai la risposta mordendomi la lingua, avevo detto troppo.
<Certo vipera, ma a me non ci pensi proprio?> si lamentò offeso.
<Ma che! Hyunjin mi manchi come ad una tartaruga manca il suo guscio> lo rassicurai dall'altro capo del telefono.
<Ma che razza di paragone è? Comunque ora devo andare a letto. Buonanotte, anzi buona giornata dato che da te è ancora giorno> rise chiudendo la chiamata.
Mi mancava come l'aria. Avevo bisogno di rivederlo, sentire il suo profumo, la sua voce e ridere con lui come da bambini e finalmente potevo rifarlo dopo tanto tempo.
Presa dall'euforia mi lanciai sul mio letto facendo cadere a terra più della metà dei vestiti che mia madre si era preoccupata di stirare. Contro voglia mi rialzai per sistemare il guaio che avevo combinato, era meglio fare così se non volevo morire entro la fine della giornata.
°•°•°•°
Era ormai passata una settimana dall'annuncio del mio trasferimento in Corea e il giorno dopo sarei dovuta partire, ero in ansia perché era da tantissimo tempo che non compivo un volo così lungo.
«Hai già preparato la valigia amore?» mi domandò mia madre entrando in camera mia facendomi prendere un colpo.
«Non ancora mamma, fra un po' devo uscire con Sofia e poi mi devo incontrare con gli altri, sai... per salutarli» la informai infilandomi in bagno per scappare ad ulteriori sue domande.
«D'accordo ma non tardare sta sera!»
°•°•°•°
Arrivai in centro all'orario che avevo prestabilito con la mia amica ma di lei non vi era traccia, dove si era cacciata? Insomma, non era mai puntuale?
«Hey bella!» urlò una voce alle mie spalle e mi voltai roteando gli occhi al cielo.
«Sofi, ma avvisare del ritardo no?» la sgridai con il vento che mi scompigliava i capelli, ma subito le sorrisi perdonandola.
«Sta zitta e abbracciami!» rise e ci abbracciammo urlando come stupide per tutta la piazza, ridendo ci dirigemmo poi verso Galleria Vittorio Emanuele II per fare un po' di shopping prima della partenza.
«Allora? Come ti vestirai?» mi domandò Sofia tirandomi per le vie della città, esisteva solo lei in mezzo alla strada per come spingeva e pestava i piedi ai passanti, imbarazzante.
«Eh?»
«Insomma, per rivederlo... Hyunjin!» mi urlò in un orecchio e io la spintonai lontano da me istintivamente per evitare la perdita di un timpano.
«Be' non penso debba vestirmi in modo diverso dal solito» risposi confusa.
«Che sciocca! Non mi avevi detto che ti piaceva?» alzò su e giù le sopracciglia.
«Infatti, mi piaceva... in quinta elementare!» divenni rossa in faccia.
«D'accordo...» sbuffò «Vorrei tanto vedere le vostre facce appena vi rivedrete!» sognò ad occhi aperti guardando il cielo, tipico di Sofia.
«Adesso basta, non stressare. Cosa facciamo?» chiesi annoiandomi.
«Andiamo di là, ci sono nuovi arrivi da H&M, ti va?» mi prese di nuovo per mano.
«Certo ma non voglio metterci tanto, devo tornare a casa presto perché devo finire di sistemare la valigia oggi» la informai sapendo lo stesso che non mi avrebbe ascoltata.
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𝑾𝑰𝑵𝑻𝑬𝑹 𝑩𝑬𝑨𝑹 | kim taehyung • reader
Fanfiction✓ COMPLETA La protagonista di questa storia è una ragazza italiana che ha vissuto in Corea da piccola a causa del lavoro dei suoi genitori, ma per lo stesso motivo è stata poi costretta a tornare a vivere nella penisola mediterranea. Ora, tornerà i...