✓ COMPLETA
La protagonista di questa storia è una ragazza italiana che ha vissuto in Corea da piccola a causa del lavoro dei suoi genitori, ma per lo stesso motivo è stata poi costretta a tornare a vivere nella penisola mediterranea.
Ora, tornerà i...
Mi guardai attorno cercando di capire la situazione, dalla finestra della stanza in cui mi trovavo entravano deboli raggi di sole. Dopo essermi stropicciata gli occhi e aver sbadigliato un paio di volte, giunsi ad una conclusione: quella non era camera mia! Però c'era qualcosa che mi sembrava famigliare, quel profumo che percepivo lo avrei riconosciuto fra mille, Gucci.
La porta della camera si aprì tutt'uno tratto facendomi sobbalzare "Ti sei svegliata?" era solo Hoseok e mi sentii subito meglio, ero tranquilla sapendo che lui era con me ma ciò non toglieva il fatto che mi trovavo ancora in un posto a me sconosciuto! "Dormito bene? Come ti senti?" mi domandò Hoseok avvicinandosi e sedendosi con me sul letto mi accarezzò la testa con fare premuroso.
"Erm... Hobi sei gentile a preoccuparti, ma dove sono?" domandai impaziente di capire perché mi trovavo lì e non a casa come doveva essere.
"Ieri sei svenuta in giardino e ora sei a casa di Yoongi. Jin è tornato a casa, siamo rimasti solo tu, Yoongi e io qui e se te lo stai chiedendo Yoongi è ancora a dormire" rise appena.
"Allora, grazie di avermi aiutata, ma perché non sono tornata a casa mia?"
"Jin ha pensato fosse più sensato lasciarti riposare qui. Verrà lui verso le undici a prenderti, tranquilla. Ora fai con comodo, quando ti sei svegliata completamente potrai scendere in cucina a fare colazione, io ti aspetto lì" mi sorrise e si chiuse la porta alle spalle lasciandomi sola.
Non ricordavo quasi nulla.
Mi guardai meglio intorno e continuando a percepire il profumo di Gucci nell'aria storsi il naso arrivando a pensare che quella probabilmente era la stessa stanza in cui avevo visto Taehyung e quella ragazza la sera prima, forse le coperte avevano assorbito il suo odore mentre faceva cose in compagnia quella sera.
Disgustata scesi immediatamente dal letto e guardai l'orario sul telefono: dieci e quaranta. Avevo davvero dormito così tanto?
Nella stanza c'era uno specchio e ne approfittai per rendermi conto delle mie condizioni. Il mascara era colato tutto sulle guance e il rossetto era sbrodolato, uno straccio insomma.
Improvvisamente mi tornarono alla mente i ricordi di quella sera, uno dopo l'altro tornarono a tormentarmi come in un incubo: Hyunjin, Taehyung, la chiamata con Sofia, il vomito nella tazza del water...
Frastornata decisi di dirigermi da Hoseok per staccare un po' la spina. Scesi le scale e lo sentii parlare al telefono, sembrava star parlando con un suo amico visto il tono colloquiale che stava usando <Okay si...eccosi è svegliata! A dopo> chiuse la chiamata appena mi vide e rimase poi a guardarmi "Era Jin, tra un po' arriva... certo che sei diventata uno spaventapasseri" rise di gusto osservando le mie condizioni indecenti, la sua risata era così contagiosa.
Finimmo di fare colazione proprio quando Seokjin suonò al campanello e finalmente mi sentii più a mio agio vedendolo "Eccoti, andiamo dai! Ciao Hobi!" il moro salutò di fretta l'amico e senza darmi tempo di fare qualcosa tornò alla sua macchina in attesa che lo raggiungessi.
"Grazie Hobi, ringrazia anche Yoongi per l'ospitalità da parte mia. Buona domenica" sorrisi al ragazzo.
"Buona giornata anche a te y/n"
°•°•°•°
"Come stai?" mi domandò Seokjin in pena una volta soli in macchina.
"Mi gira un po' la testa"
"Ho detto ai miei come sono andate le cose. Loro non si fanno problemi, sai quante volte mi hanno visto sbronzo? Non penso diranno nulla ai tuoi genitori, quindi stai tranquilla" mi rassicurò e io mi sentii subito più rilassata.
"Menomale che ci sei tu!" gli diedi un bacio sulla guancia e tornai a fissare la strada impaziente di tornare a casa.
La domenica l'avevo passata nel letto a contorcermi per i dolori alla testa. Non avevo fatto altro che dormire e non avevo più sentito nessuno quel giorno finché non dovetti tornare a scuola.
Il giorno dopo decisi di andarci da sola a scuola e per quello ero arrivata anche prima del solito. Mi misi seduta su una panchina del cortile a pensare e attivai la playlist di Billie Eilish giusto per deprimermi un po', ma allo stesso tempo la sua voce mi rilassava.
Ad un tratto mi sentii scuotere la spalla e sobbalzai spaventata, era Felix "Sabato sei sparita dalla festa" aprì la conversazione e senza perdere tempo lo feci sedere con me.
"Vedi... appena ho visto Hyunjin baciarsi con Nancy non ci ho più visto e me ne sono andata. Poi mi sono sentita male e sono svenuta, così ho finito la serata" gli spiegai brevemente e lui mi guardò sconvolto.
"Oddio! Ma stai bene ora?"
"Si tranquillo" era così gentile con me.
"Scusa se te lo chiedo, ma ti piace per caso Hyunjin?"
"Eh? No, assolutamente! È solo che non sopporto Nancy e mi ha dato fastidio vederli insieme" mi giustificai sentendomi strana.
"Capisco, senti poi... v-volevo dirti un'altra cosa, ora che siamo soli" mi confessò e la sua espressione era seria "Ecco, credo che tu mi piaccia" concluse lasciandomi senza parole, non potevo credere di aver appena ascoltato una cosa di quel genere.
NON HO MAI RICEVUTO UNA DICHIARAZIONE IN VITA MIA. E ora che faccio?
Cercai di pensare a qualcosa per uscire da quella situazione "Felix io..." ma mi morsi il labbro inferiore subito dopo tornando a riflettere, non potevo dire sciocchezze. Se ci pensavo bene però, non avevo mai avuto un ragazzo e non sapevo cos'era veramente l'amore. Felix non mi piaceva in quel modo, ma magari ero solo io che dovevo aprire gli occhi. Da quando lo conoscevo ci era stato sempre per me e magari con il tempo avrei potuto iniziare a provare più di una semplice amicizia per lui "Felix sarò sincera con te. Io non ho mai avuto un ragazzo e quindi non so di preciso cosa significhi piacere a qualcuno ma tu mi ispiri fiducia, quindi vorrei provarci con te, ne sarei felice..." dissi rossa come un peperone e con lo sguardo basso aspettai che parlasse lui.
"Davvero? Oddio! Allora mi impegnerò per farti cambiare idea su di me" sentii le sue calde labbra sulla mia fronte, un bacio così dolce "Sei carina quando arrossisci" mi sorrise e io continuavo ad odiare i complimenti "Allora? Ti accompagno in classe?"
"D'accordo..." risposi ancora scossa, avevo davvero accettato la dichiarazione di un ragazzo e non sapevo ancora cosa fare o dire ma a Felix non sembrava importare molto, sembrava felice e sollevato.
E così dicendo ci alzammo dalla panchina e ci avviammo verso i corridoi della scuola per andare in classe.
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LA MIA MANTE MALATA STA LAVORANDO AD UNA NUOVA STORIA SU JUNGKOOK MA HO TALMENTE TANTE COSE DA FARE CHE MI RODE NON POTERLA POSTARE, MI ODIO DA SOLA.