47. Shopping

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"Passiamo da Gucci?" mi chiese impaziente Taehyung.

"Sei tu che decidi" alzai le spalle mentre entravamo nel negozio da lui nominato e iniziava a dare un'occhiata ai diversi capi. Avevo sempre amato Gucci, la trovavo particolare come marca, solo che anche un semplice portafogli costava più di tutta la mia casa...

"Ti piace qualcosa?" mi sussurrò ad un orecchio il corvino mentre scorrazzava fra i vari capi appesi.

"Perché?" balbettai a causa della scarica lungo tutto il mio corpo appena provocata dal suo tono di voce.

"Se vuoi posso prenderti-"

"Non mi serve nulla, mi interessa solo il cd" lo interruppi e lui mi sorrise scoraggiato.

"Posso esservi d'aiuto?" si avvicinò a noi una commessa.

"Sì grazie, quali sono i nuovi arrivi?" domandò curioso Taehyung.

"Da questa parte" lo invitò lei a seguirla e il corvino la seguì come incantato, alla fine provò qualcosa come dieci capi diversi prima di arrivare ad una scelta definitiva ma non potevo biasimarlo dato che io ero la prima ad essere sempre indecisa su qualsiasi cosa "Cosa ne pensi? Ti piace questa giacca?" mi domandò Taehyung una volta indossata una giacca rossa e verde e ormai erano già dieci minuti che si specchiava.

"Sarò sincera... mi piace ma io non spenderei mai tutti quei soldi"

"Ma io posso permettermelo" ghignò.

"Allora credo ti doni" sorrisi.

"Sul serio! Ti piace o no?" chiese preoccupato.

"Staresti bene anche con un sacco addosso quindi sì, stai bene" lo convinsi alla fine.

"Lo sapevo! La prendo" affermò entusiasta chiudendosi di nuovo all'interno del camerino.

"Le dona davvero tanto questa giacca, vero stile italiano" commentò la commessa di prima a Taehyung una volta in cassa. Lei non aveva idea di cosa fosse davvero lo stile italiano, cosa c'era di 'stile italiano' in quella giacca che era uguale a tutte le altre?

"Dici?" la incalzò lui completamente ipnotizzato. Lei ci stava provando spudoratamente e lui le andava dietro?

"Io non ci vedo niente di speciale" commentai a bassa voce guardandomi le unghie.

"Lei cosa ne sa?" mi interruppe saputella la commessa rivolgendomi un'occhiataccia.

"Forse perché sono italiana e perché in Italia si può trovare di meglio?"

Che irritante questa tipa.

"Questo lo penso anche io y/n ma non siamo in Italia, devo arrangiarmi con quello che trovo qui" mi fece notare Taehyung cercando di non far pesare troppo le parole della commessa ma questa andò ad infierire ulteriormente.

"Esatto" commentò lei e quasi le staccai la testa a morsi.

"Se questa giacca è di Gucci non significa 'Italia' per forza. Io credo che la metà dei vostri clienti non sappiano nemmeno dove si trovi l'Italia..." spiegai guadagnandomi un'altra occhiataccia da parte della commessa.

"Allora pago solo questa!" mi interruppe Taehyung uscendo la carta di credito tutto imbarazzato e poi mi strattonò fuori dal negozio "Che ti è preso? Perché hai aggredito la commessa?" mi domandò una volta fuori.

"Io non l'ho aggredita, le ho solo fatto capire che dice cose senza senso" incrociai le braccia al petto.

"In modo aggressivo" precisò lui.

"Scusa se ti ho messo in imbarazzo!" mi lamentai offesa.

"Non mi hai messo in imbarazzo" mi lasciò un bacio sulla fronte facendomi tornare il sorriso sulla bocca "Ma dato che il negozio di Chanel è chiuso a quest'ora possiamo andare a comprare il tuo cd" mi informò.

𝑾𝑰𝑵𝑻𝑬𝑹 𝑩𝑬𝑨𝑹 | kim taehyung • readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora