I6. Imbarazzo

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"Ecco, prova questi" mi intimò Taehyung porgendomi dei vestiti puliti che aveva tirato fuori dal suo armadio.

"Non so, davanti a te?" chiesi ironica.

"Oh si, ora tolgo il disturbo" impacciato uscì dalla sua camera e chiuse la porta lasciandomi sola.

Ero nella sua stanza, la stanza di Kim Taehyung o il rubacuori della scuola come dicevano gli altri. Dovevo sentirmi onorata? Era una stanza davvero bella: il letto era matrimoniale, c'era un'enorme finestra con tende abbinate al colore delle pareti, poi un armadio gigantesco e sulla scrivania un PC di ultima generazione. Non dovevano mancargli di certo i soldi.

Mi cambiai con la felpa e i pantaloni della tuta che mia aveva dato e feci una smorfia guardandomi allo specchio della stanza, sembravo un'ebete con i suoi vestiti addosso ma mi andava bene così, almeno non ero più interrata.

Uscii dalla camera di Taehyung, e trovai lui che mi stava aspettando fuori poggiato al muro e appena mi vide alzò lo guardo dal pavimento "Stai bene" commentò nascondendo un ghigno, stava per ridere.

"Non ho bisogno dei tuoi commenti, ti devo ricordare la ragione per cui avevo la divisa sporca?"

"Hai ragione..." scosse la testa divertito e senza farci caso me lo ritrovai a meno di un metro da me, era Flash o cosa?

"Taehyung io adess-" venni però fermata dalla vibrazione del mio cellulare, mia madre mi stava chiamando!

Guardai un attimo Taehyung spaesata ma poi mi allontanai per rispondere alla telefonata <Pronto?>

<Amore mio, come va?> mi domandò lei ovviamente ignara sul dove mi trovassi in quel momento.

<Bene, ma perché mi hai chiamata adesso?> domandai turbata.

<Veramente avevo chiamato a casa Kim, ma mi ha risposto Neyun dicendomi che tu e Jin non eravate a casa... tutto bene?> chiese preoccupata.

<Oh si! Sono con... un amico, ma stavo per tornare a casa> cercai di tranquillizzarla.

<Allora ti chiamo in un altro momento, ciao tesoro>

<Anche a te mamma... mi mancate tanto> affermai sentendomi subito giù di morale.

<Anche tu amore...> mi salutò comprensiva e poi chiuse la chiamata.

Mi sentivo giù di morale, effettivamente era strano non poter più parlare in italiano con qualcuno e di solito rimanevo anche ore a parlare con i miei genitori al telefono ma in quel momento avevo dovuto per forza attaccare non trovandomi a casa, una lacrima di amarezza mi rigò il volto.

"Hey y/n, tutto ok? Chi era?" si preoccupò Taehyung vedendomi piangere.

"Si sto bene, era mia madre" abbozzai un sorriso e lui mi sorrise.

"Sei carina mentre parli italiano, è così affascinate sentirti" cercò di risollevare l'atmosfera cambiando argomento, apprezzai quel suo gesto.

"Ma se è la prima volta che mi senti parlare in italiano"

"Proprio per questo è stato affascinante" precisò e la distanza tra noi si era di nuovo azzerata.

"D-domani verrai a scuola?" cercai di tenere in piedi una conversazione senza sembrare patetica.

"Oh... certo" si allontanò appena.

"Perfetto, ricordati di chiarire con Chaeyoung. Io ora devo andare!" esclamai e così sfuggii al suo sguardo, diventato ormai pesante, e corsi verso la porta d'ingresso della villa.

𝑾𝑰𝑵𝑻𝑬𝑹 𝑩𝑬𝑨𝑹 | kim taehyung • readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora