"Jin oppa!" esclami vedendo la figura di uno dei miei migliori amici d'infanzia e corsi nella sua direzione portandomi dietro la valigia.
"y/n!" mi sorrise genuino, finimmo per abbracciarci e sprofondare l'uno nelle braccia dell'altro e finalmente riuscii a riconoscere l'odore di quella che per me era casa.
"Cavoli, quasi non ti riconosco..." riuscii a dire in preda all'emozione non potendo fare a meno di notare quanto bello il moro fosse diventato in quegli anni di lontananza, era sempre stato stupendo ma in quel momento era davvero qualcosa di indescrivibile.
"Anche tu sei proprio cambiata" mi disse senza staccare le sue braccia dalla mia schiena, mi era mancato tantissimo.
Dopo qualche minuto di puro sclero su tutta la questione del mio arrivo in città, Seokjin si decise a portarmi alla sua macchina "Allora... com'è andato il viaggio?" mi domandò guidando verso casa sua.
"Abbastanza bene, ma è stata sicuramente meglio la seconda parte della prima" gli raccontai la prima parte del viaggio e scoppiammo a ridere insieme come ai vecchi tempi appena citai il signore che urlava per il film horror che stava guardando. Mi mancava ridere con lui, da bambini passavamo ogni domenica pomeriggio assieme dato che le nostre famiglie pranzavano spesso insieme e una parte di me voleva tanto tornare la bambina di un tempo.
"Non traumatizzarti nel vedere mia madre" mi sussurrò sull'uscio di casa e io aggrottai le sopracciglia confusa "Mamma, siamo arrivati e c'è anche y/n come puoi vedere!" disse Seokjin entrando in casa con fare drammatico, non era cambiato di una virgola e la cosa mi fece sorridere spensierata.
"Benvenuta tesoro" la signora Kim mi invitò a poggiare la mia valigia nella camera degli ospiti e, subito dopo avermi abbracciata e quasi stritolato, la seguii senza battere ciglio.
La casa me la ricordavo più grande ma forse era solo perché io ero più piccola al tempo e mi sembrava davvero tutto così diverso rispetto a prima, dovevo riprendere la mano con tutto.
"Questa camera d'ora in poi sarà la tua, puoi decorarla e personalizzarla come vuoi. Il bagno è lì ma penso che questo tu lo sappia già" concluse Neyun con quella dolcezza che ricordavo tipica sua.
"Potevo accontentarmi dell'altra stanza degli ospiti, di quella più piccola senza problemi" sbuffai dopo aver capito di trovarmi in quella più grande.
"Stai tranquilla e poi l'altra stanza degli ospiti la usano spesso gli amici di Seokjin quando passano qui la notte" mi rassicurò lei dopo avermi intasata di domande di qualsiasi genere uscendo dalla stanza lasciandomi libera di sistemare le mie cose e dato che ormai avevo tempo, chiamai i miei genitori e li avvisai di essere arrivata e salva per evitare una crisi isterica da parte di mia madre.
Appena terminai la chiamata con i miei mi misi a sistemare la camera e quando fui soddisfatta del risultato sospirai esausta non accorgendomi della porta che veniva aperta "Hai già salutato Hyunjin?" mi chiese con tono pervertito Seokjin e io lo guardai male.
"Ma cosa vuoi?" dissi tirandogli un cuscino addosso per il troppo imbarazzo.
"Va bene, calma!" rise ancora "Comunque dovrebbe essere a casa a quest'ora" esclamò poi uscendo dalla porta e io portai una mano sotto il mento pensante. Ero tentata di uscire e andare da Hyunjin in quel momento, Seokjin riusciva sempre a farmi venire la voglia di fare qualsiasi cosa e anche quella volta ci era riuscito.
Scesi le scale e mi infilai di nuovo le scarpe. Dissi poi alla madre di Seokjin di star uscendo e intanto lui dal divano mi lanciava continue occhiate furtive che non fecero altro che irritarmi "Neyun io sto andando dai... vicini" dissi con un pizzico di imbarazzo.
"Da Hyunjin vero? Sarà felice anche lui di rivederti..." mi rassicurò lei.
"Allora vado" mi chiusi subito alla porta di casa alle spalle sparendo dato che lo sguardo di Seokjin stava diventando troppo pesante da reggere.
Uscii dal vialetto della mia nuova casa e girai verso destra entrando in quello della famiglia Hwang. Presi un respiro profondo e suonai il campanello con il cuore in gola.
La porta si aprì e ne venne fuori un ragazzo alto, snello e dai capelli neri come la pece. La faccia e le labbra erano leggermente gonfie e i capelli spettinati. Indossava un paio di pantaloncini e una maglietta bianca, era a dir poco bellissimo nonostante non indossasse chissà che, era bellissimo per il semplice fatto di essere Hyunjin perché quello bastava.
"Lei sarebbe? Non vogliamo niente-"
"Sicuro? Allora me ne vado!" dissi girandomi e facendo finta di andarmene trattenni una risata.
"Aspetta! y/n ma sei tu?" sentii urlare il ragazzo alle mie spalle. A quel punto mi girai e gli sorrisi, poi gli corsi in contro e mi persi fra le sue braccia, emanava lo stesso profumo di fiori di sei anni prima e mi stavo letteralmente drogando del suo odore.
"Scusa, non ti avevo riconosciuta..." mi sussurrò all'orecchio non staccandosi da me quasi come avesse paura di vedermi sparire.
Dopo due minuti abbondanti ci staccammo e ci guardammo negli occhi senza dire una parola, era bellissimo il mio migliore amico.
"Certo che sei cambiata dall'ultima videochiamata che abbiamo fatto..." disse perplesso osservandomi.
"Ma se è stata meno di una settimana fa! Scemo..." borbottai mettendo il broncio e lui si finse offeso.
"Scemo a chi?"
"Nulla!" gli tirai una debole manata sul braccio e lui rise di gusto vedendomi così debole.
"Ahi! Ma che fai palestra adesso?" mi prese in giro e forse era anche per quello che mi era mancato tanto, mi mancava ridere anche in sua compagnia e farlo dal vivo aveva tutto un altro effetto.
"Sai penso che avrei dovuto tagliare i rapporti con te già tempo fa! Ora devo andare" cercai di dileguarmi ma lui mi fermò prendendomi per un braccio.
"Ma come? Di già? Sei appena arrivata! Vieni entra dentro, mi devi dire un sacco di cose e io te ne devo dire altrettante!" cercò di fermarmi con tono disperato.
"Domani me le dirai, ora sono stanca e non sparisco mica. Buona notte" gli lasciai un bacio sulla guancia e corsi via non dandogli il tempo di rispondere.
Ero sicura mi avrebbe odiata eppure io mi ero sentita davvero bene dopo tanto tempo.
● HYUNJIN ●
Ma se ne va così velocemente?
Certo che era sempre la stessa stordita, non era cambiata di una virgola e quasi faticavo a credere che finalmente era tornata da me.
Che carina che è mentre corre via.
Mi era mancata tanto ma quello non era di certo il momento migliore per fare certi pensieri sdolcinati, era troppo tardi e dovevo tornare in casa se non volevo essere sgridato da mia madre. Entrai in casa e mi incamminai verso camera mia ma una volta che fui disteso sul letto iniziai a percepire qualcosa di strano all'altezza dello stomaco.
Ma perché adesso mi sento così strano?
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𝑾𝑰𝑵𝑻𝑬𝑹 𝑩𝑬𝑨𝑹 | kim taehyung • reader
Fanfiction✓ COMPLETA La protagonista di questa storia è una ragazza italiana che ha vissuto in Corea da piccola a causa del lavoro dei suoi genitori, ma per lo stesso motivo è stata poi costretta a tornare a vivere nella penisola mediterranea. Ora, tornerà i...