𝑾𝑰𝑵𝑻𝑬𝑹 𝑩𝑬𝑨𝑹 | kim taehyung • reader

I3. Risveglio

Ma che ore sono?

Feci per alzarmi ma poi mi ricordai di come era finita la serata precedente.
Taehyung era ancora lì e mi stava abbracciando in maniera affettuosa, non volevo svegliarlo perché alla fine era così carino mentre dormiva. Osservai meglio il suo volto e notai ancora i residui delle lacrime che aveva versato su tutta la faccia.

Devo vedere che ore sono però...

Riuscii a sfilare il mio corpo dalla presa di Taehyung e mi incamminai verso camera mia, erano già le nove e mezza di mattina e avevo promesso a Hyunjin di passare la giornata con lui, solo che non sapevo come fare con Taehyung, non potevo mica lasciarlo lì da solo.

Mentre riflettevo sul da farsi decisi di scrivere un messaggio a Jackson, meritava delle spiegazioni per come era finita la serata, ci era rimasto sicuramente male.

Y/N
Jackson, grazie mille
per la serata di ieri, mi
sono davvero divertita.
Mi spiace per quello
che è successo dopo,
non avevo idea che
mi sarebbero venuti
a prendere...

JACKSON
Tranquilla, troverò
l'occasione per
riaccompagnarti io
a casa una sera

Sorrisi sollevata, per fortuna mia aveva risposto subito altrimenti mi sarei sentita in ansia per tutto il giorno. Poi scrissi anche un messaggio a Hyunjin per domandargli cosa avremmo fatto durante la giornata ma non mi rispose subito come Jackson, forse dormiva ancora.

Una volta terminate le questioni burocratiche mi rimboccai le maniche per pensare a cosa fare con Taehyung, dovevo svegliarlo?

Rimasi a riflettere e subito mi sentii male perché alla fine mi dispiaceva un sacco per lui, cosa avrebbe fatto con Chaeyoung? Notai poi il bouquet che mi aveva dato sul tavolo della cucina e persi un vaso con dell'acqua dentro per metterlo al suo interno. L'essere margherite bianche rendeva la composizione ancora più speciale nella sua semplicità, era dolcissimo come pensiero.

Mentre ammiravo i fiori come incantata qualcuno arrivò a disturbarmi, Taehyung ovviamente "Ho fatto bene a darle a te" mi sorrise osservando i fiori fra le miei mani.

"Veramente non so perché tu me le abbia date" dissi in imbarazzo, si era svegliato da poco e aveva ancora la faccia tutta gonfia.

"Ieri era l'anniversario mio e di Chaeyoung, dovevo darli a lei" mi spiegò.

"Ora mi è tutto più chiaro"

"Ma penso si addicano di più a te" mi sorrise ancora, cosa cavolo stava dicendo?

"A proposito, come va?" provai a domandargli della sua situazione in quel momento.

"Potrebbe andare meglio, ho un mal di schiena assurdo" sbuffò facendo sembrare tutto così normale.

"Be' anche io, non è comodo dormire in due in un letto così piccolo" lo insultai per quello che aveva fatto fare la sera prima.

"Eh?"

"Non ti ricordi? Ieri mi hai pregato di dormire con te ed io ho accettato perché mi facevi troppa pena" precisai irritata.

"Oh scusa! Non era mia intenzione farti venire il mal di schiena!" si scusò diventando rosso e io rimasi un attimo atterrita dalla sua reazione così inaspettata.

"Non fa nulla..." commentai in fine ancora confusa.

"E poi dovresti essere tu a dire a me cosa fare, non il contrario... perché hai accettato scusa?" mi ricordò.

La scommessa, è vero!

In altre circostanze avrei sfruttato quella scommessa fino all'osso, ma non mi piaceva approfittare di lui ora che era così giù di morale.

"Senti Taehyung... riguardo alla scommessa, non voglio più che tu faccia quello che ti dico. Non ho bisogno di uno schiavo da comandare a bacchetta, quindi sei libero" dissi infine facendogli spalancare gli occhi.

"Ne sei sicura?" mi chiese scioccato.

"Certo, non preoccuparti" lo rassicurai e in quel preciso istante suonarono al campanello.

Andai ad aprire e mi ritrovai Hyunjin fuori dalla porta "Sveglia! Dormi in piedi? Allora che facciamo?" urlò tutto pimpante facendomi quasi venire un emicrania.

"Ma stai male o cosa? Perché urli di mattina? Io veramente devo fare ancora colazione" mi passai una mano fra i capelli seccata.

"Perfetto ti do una mano!" mi superò il corvino correndo in cucina ma si bloccò non appena vide che vi era Taehyung all'interno "Erm... ciao, y/n andiamo al bar a fare colazione?" si voltò subito verso di me.

"Non ce n'è bisogno, sto andando via" sbadigliò sonoramente Taehyung.

"Sicuro Taehyung?" mi preoccupai per le sue condizioni.

"Si tranquilla" mi sorrise e così dicendo uscì di casa lasciandomi con Hyunjin.

"Ma cosa ci faceva qui? E Jin?" mi tartassò il mio migliore amico una volta soli.

"Tranquillizzati, Jin è a casa di un amico"

"Quindi eri da sola con lui? Ma non è che state insieme?" sembrava sconvolto.

"No, sei pazzo? No! Ci sono solo stati dei problemi ieri..." farneticai abbassando la testa.

"Jackson? Ti ha fatto qualcosa?" si scandalizzò.

"Mi fai finire?" chiesi irritata e così gli feci un riassunto di tutto quello che era successo la sera prima, tralasciando particolari come la dormita che mi ero fatta in compagnia di Taehyung, se solo ci ripensavo mi veniva il disgusto, non potevo dormire con una persona che a malapena tolleravo.

● TAEHYUNG ●

y/n era stata carina nel preoccuparsi per me, fin dalla sera prima e lo apprezzai molto.

Non riuscivo però a fare a meno di pensare alla vista di Chaeyoung con un altro ragazzo, dovevo risolvere la situazione immediatamente.

Arrivai davanti a casa di Chaeyoung e venne proprio lei ad aprire la porta "Perché mi tradisci?" domandai diretto e il tono della mia voce sembrava quasi freddo e distaccato.

"Cosa?" alzò un sopracciglio confusa "Cosa ci fai qui, tesoro stai bene?" provò ad avvicinare una mano al mio viso ma la schiaffeggiai mandandola via.

"Ti ho vista ieri davanti al cinema" la informai schietto e lei divenne rossa.

"E perché mai eri al cinema?"

"Ero andato a prendere un'amica, ora spiegami perché ti stavi baciando con uno che non ero io il giorno del nostro anniversario!" esclamai frustrato, stavo per piangere, me lo sentivo dentro.

"Era per caso y/n la tua amica?" chiese irritata lei e io scossi la testa divertito.

"Sai che c'è? Basta, mi sono rotto. È finita, tu e tutte le volte in cui mi hai dato buca dovreste farvi un esame di coscienza, chissà da quanto stavi con quello..." sospirai amaro e non dandole il tempo di rispondere mi allontanai da casa sua. Una lacrima mi rigò il volto e non curante delle urla disperate di Chaeyoung entrai in macchina. Partii, ero diretto a casa mia, avevo bisogno di stare da solo.