Capitolo 16 (Christine's POV)

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Papá Oliver aveva detto qualcosa di fin troppo carino, lo avevo mormorato, come se avesse paura che io lo sentissi. Alla fine sorrise con l'angolo della bocca e lo guardai sorridendo a mia volta. Gli accarezzai un braccio affettuosamente e lui di ricambio mi spazzoló la testa con il risultato che rimase incastrato nei miei folti capelli.

«Catturato!» dissi ridendo

«Non vuoi sfoltirli?» disse mentre guidava e liberando la mano.

«Mi vanno bene cosí sinceramente, per ora. Forse tu hai bisogno di una sfoltita,  e quella barba? É piú folta da una parte e meno da un'altra. Sei adorabile!» dissi ridendo.

«Se Greg mi permettesse di radermi lo farei volentieri. I capelli sono perfetti cosí, pensa ai tuoi piuttosto, e alla tua di barba!» rispose lui.

«Quale barba?» chiesi allarmata guardandomi allo specchio «Ah Ah!» esclamai facendo una faccia offesa.

Lui ridacchió e parcheggió a casa avvisandomi che ci fosse Greg a casa per tutto il giorno.  Io dovevo uscire con April, Aaron ed Arthur quella sera, ma non avevo voglia di dirglielo subito. Quando entrammo trovai Greg con una canottiera rossa che ballava mentre ascoltava la musica. Iniziai a ridere ma Oliver non sembrava molto contento dell'immagine.

«GREG!» urló lui facendo sussultare l'altro «A dormire!»

«Non ho sonno, Oliver, sono giovane! Mica vecchio come te» disse abbracciandomi forte.

«Io... ti...» borbottó sospirando e baciandogli una guancia facendolo avvampare.

Greg lo guardó con un cipiglio carino e imbarazzato mentre Oliver saliva di sopra con faccia mite. Abbracciai forte Greg a me, adoravo quando poi lui mi accarezzava la schiena e mi baciava la testa.

«Stai crescendo a vista d'occhio, presto mi superi di altezza» disse ridendo.

«Sei bassino, papá!» commentai.

Non era esageratamente alto come dissi in precedenza, era alto nella media, ero io che ero gigante per la mia etá forse. Forse mio padre era molto alto o mia madre, a volte mi domando a chi assomiglio, se a mamma o papá o entrambi. Greg fisicamente aveva tutto al suo posto, alto nella media, fisico prestante e via dicendo. Io ero fin troppo magra, mi si vedevano quasi le costole ma forse erano gli anni di digiuno all'istituto.

«Vorrei tonificare il corpo, Greg, almeno un po'» dissi guardandolo.

Lui alzó un sopracciglio e mi prese il braccio tastandolo e fischiando.

«Non mi ero accorto che eri cosí tanto deperita, cara, davvero. Prima devi mettere peso per tonificare.» mi disse sorridendo.

«Devo mangiare tanto?» chiesi

«No, ma mangiare le cose giuste. Di sopra ci sono degli attrezzi che uso io. Se vuoi tonificare, per baseball serve avere dei buoni bicipiti e delle buone gambe» disse accarezzandomi la testa.

«Se mi potresti aiutare in questo ne sarei felice, papá» risposi sorridendo.

«Hai la faccia di una che vuole far colpo su qualcuno» spiegó mettendosi le mani sui fianchi «Dai dimmi su chi vuoi fare colpo!»

«Ma che dici papá, non voglio fare colpo!» risposi arrossendo probabilmente.

«Aaron? Arthur? April?» chiese ridendo.

«April? Perché mai dovr...» mi fermai pensando al fatto che Greg fosse Gay e magari la risposta poteva offenderlo «Sono etero, papá»

«Meglio cosí, meno outing e coming out da affrontare» disse ridendo «A me puoi dirlo, ti prometto che non lo dico ad Oliver. Lo conosco e andrá su tutte le furie perché avrebbe paura.» continuó facendo l'occhiolino.

Come se fosse un sognoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora