Capitolo 29 (Oliver's POV)

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Dopo aver preparato la colazione a Christine mi ributtai a letto stanco per sonnecchiare qualche altro minuto. Greg si avvicinò a me sistemandosi tra le mie braccia e sospirando.

«Sei caldo» mormorò lui baciandomi la base del collo.

«Forse se ti vesti non sentirai freddo» risposi accarezzandogli la schiena.

«Oggi è il tuo primo giorno nel programma didattico» biascicò lui.

«Appunto mi devo alzare» replicai staccandomi da lui e andando in bagno per prepararmi. 

Uscito dalla doccia sbadigliai e presi la biancheria intima finché non entrò Greg bloccandomi.

«Posso vestirti io per una volta?» chiese sorridendomi.

«Non vedo per quale motivo» risposi roteando gli occhi.

«Aspetta qui» disse ritornando in camera.

Mi sistemai i capelli aspettandolo e mi spalmai la crema per il corpo sospirando per il freddo. Tornò dentro e mi fece mettere dei pantaloni beige con una cinta nera lucida e stringendo i vari lembi mi attirò verso di lui per un bacio. Mi mise sulle spalle un camicia bianca e me la abbottonò.

«Mh, forse meglio sbottonarla un po'» disse sbottonando i primi tre bottoni allargando i lembi e stirandoli con le mani.

«Perché non chiusa? Mi sento a disagio così» spiegai cercando di riabbottonarla.

Lui mi fermò le mani e me le fece posizionare lungo i fianchi

«Perché si mette la sciarpa» disse lui mettendomi addosso una giacchetta del completo di color blu scuro.

Me la abbottonò solo al centro e mi rimboccò appena le maniche. Poi si bagnò le mani nell'acqua e mi scompigliò i capelli spostandomeli tutti da un lato e mettendoli un po' in disordine per poi fissarli con un po' di cera. Andò di nuovo in camera e ritornò per avvolgermi una sciarpa di color grigio intorno al collo sistemandomi meglio la giacchetta.

«Oh, adesso sembri un ragazzo quasi normale. Vai ad un corso didattico con ragazzi di più o meno la tua età, almeno sforzati di sembrare uno di loro» disse sorridendomi e andando di là per finire di vestirsi.

Mi guardai allo specchio e non sembravo star male e mi sentivo anche parecchio a mio agio, non ero né troppo casual e né troppo elegante, potevo forse abituarmici. Sospirai e scesi di sotto prendendo la mia borsa da ufficio dirigendomi verso la macchina con passo svelto.

«La borsa non ci siamo» disse Greg entrando in macchina facendo schioccare la lingua.

«Certo, dopo andiamo a comprare una borse di Saint Laurent» borbottai sarcasticamente «La mia borsa è funzionale, mi piace, va bene così!»

«Va bene, va bene» disse lui tutto contento.

Solitamente le persone al mio posto sarebbero nervose per il primo giorno in un corso didattico sperimentale, ma io non sono il tipo che si scompone per queste cose. Era soltanto un giorno normale molto simile al lavoro, sicuramente più stimolante. Andai sotto casa di Emily per accompagnarla visto che anche lei doveva fare il primo giorno con me. Entrò in macchina e contrariamente da me era agitatissima. Non riusciva a stare ferma sul sedile e mi stava facendo venire i nervi.

«Qualcuna è nervosa» commentò Greg girandosi dietro per guardarla.

«E se non sono in grado?» chiese preoccupata.

«Sei sicuramente capace, tesoro» rispose Greg prendendole le mani.

«Oliver ha garantito per me, se non sono all'altezza gli farò fare brutta figura» continuò a dire nervosa facendomi stringere il volante nervoso.

Come se fosse un sognoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora