Capitolo 2

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Greg scoppió a ridere apertamente ancora di fronte al suo cellulare. Oliver tiró su con il naso nervoso, e le opzioni erano due: o lo aveva disturbato mentre leggeva, o non gli andava a genio che potesse scriversi con qualcuno.

«Smettila di stuzzicarmi, Greg» disse chiudendo gli occhi e con essi anche il libro che posó sul tavolino.

Lo guardai confusa mentre si alzava e andava a sedersi al tavolo da pranzo guardando Greg.

«Io? Stuzzicarti, ma che dici?» disse ridendo e intascando il cellulare e spegnendo il forno.

Mi alzai intuendo che fosse pronto e andai a sedermi e guardai Oliver che sembrava avere l'aria distratta la maggior parte del tempo, stava guardando un angolo del tavolo con occhi spenti e lontani. Perfino quando Greg gli mise un piatto sotto il muso continuava a fissare l'angolo. Buttai un'occhiata al tavolo... era sempre un tavolo, non ci stava qualche apparizione. Greg mi serví il piatto e la lasagna aveva un aspetto buono, sicuramente piú buona di quella della mensa, é un buon inizio.

«Oliver é pronto» disse accarezzandogli una spalla.

Lui sbatté le palpedre e continuó a vivere tra noi comuni mortali. Sospiró facendo un'espressione disgustata e poi inizió a mangiare.

«L'hai fatta tu?» chiesi gentile

«No, quando mi hanno avvisato che potevo venirti a prendere stavo andando a correre» disse ridendo «e sono corso al tuo istiuto» continuó.

«Potevo passarti a prendere» bofonchió Oliver mangiando.

«Non volevo disturbarti» rispose sorridente.

«Ma se giá lo avevi fatto dicendomi di andare da Christine, che cosa parli di disturbo mh..» ringhió alla fine continuando a mangiare arrabbiato.

Iniziai a mangiare ed era buono e assaporai ogni boccone guardando Greg che gongolava di soddisfazione. Mentre anche loro finivano di mangiare per un riflesso istantaneo portai il piatto al lavandino cercando di trovare il detersivo.

«Ci sta la lavastoviglie» disse Oliver guardandola sorridendo... bleah, sorride pure.

Passai il piatto sotto l'acqua e lo misi nella lavastoviglie.

«Non c'era bisogno di farlo» disse Greg.

Oliver mi guardó interessato e si sporse per guardarmi «i piatti concavi non vanno sulla destra, ma nel mezzo, sulla destra ci vanno solitamente i piatti piani, per evitare che non si puliscano bene.» mi disse guardandomi di nuovo con quegli occhi dolci che mi costringevano a fare tutto con gentilezza.

Risistemai il piatto e tornai a sedermi guardandoli. Greg aveva un sorriso contento sulle labbra e mi guardava felice.

«Domani cosa vuoi fare? É sabato» mi chiese.

«Stop Greg. Non prometterle cose che dovrá fare con te e che dopo sará costretta a fare con me» disse staccandogli il cercapersone dai pantaloni e spegnendolo.

«Ehi, Oliver!» disse riprendendosi il cercapersone. «Domani non ci vado a lavoro, accidenti!» continuó borbottando.

Lo guardai confusa guardando il cercapersone.

«Cosa si fa? Io non lo so» risposi turbata.

«Di solito il sabato si esce con gli amici e ti direi di tonare entro le 23 ma in questo caso credo che possiamo andare da qualche parte. Magari posso accompagnare Greg al centro commerciale, ti prendiamo dei vestiti e quello che ti serve» disse Oliver con un espressione scocciata, come al solito.

«Mi porti al mall? Davvero stai facendo?» chiese Greg entusiasta.

« VI porto al mall, servono le cose a Christine, non ti ci abituare troppo» disse alzandosi e cercando di mettere il piatto nella lavastoviglie.

Come se fosse un sognoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora