Capitolo 31 (Christine's POV)

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Stavo facendo surfing su internet quando Abigail in accappatoio irruppe nella mia camera con tranquillità inaudita. Sbuffai a guardarla e buttai il telefono sul materasso.

«Stai gocciolando sul pavimento, zia!» la rimproverai guardandola storto.

«Sei fortunata che sto sgocciolando acqua sul pavimento e non altro che sono solita fare» incalzò andando verso il mio armadio con aria indecisa.

«Sai, trovo inopportuno che tu facevi queste battute sessuali anche quattro anni fa quando ero più piccola, adesso le capisco e sono ancora più disgustose» commentai abbracciando il cuscino dove posavo il computer.

«Non ho sensi di colpa in quell'ambito» affermò lei guardando nel mio armadio «Dio che vestiti da hippie! Non hai di meglio?» mi chiese facendomi ridere.

«Sai non compro i vestiti sapendo che quando vieni tu ne hai bisogno» commentai alzandomi e controllando meglio nell'armadio.

«Dovresti invece, sei senza cuore» aggiunse lei sorridendo.

Cacciai fuori dall'armadio i vecchi vestiti che mi comprò il giorno del ringraziamento di quattro anni fa. Li avevo messi una sola volta e sembravo una persona... Diversa, quindi decisi di non mettermeli più, decisamente non il mio stile, semmai ne avessi uno. Genevieve ne aveva di sicuro uno e molto accurato e affascinante, in certi aspetti vorrei essere proprio come lei. Glieli porsi e lei mi fece l'occhiolino uscendo dalla camera. La camera era in ordine come sempre, a parte per i vestiti sulla sedia della scrivania. Avevo voglia di zuccheri, quindi scesi in cucina per prendere qualcosa da bere e trovai Oliver e Richie che stavano animatamente litigando. Andai verso il frigorifero ignorandoli.

«Dove hai messo l'Arizona ice tea, papà?» chiesi cercando nei vari scompartimenti del frigo

«Christine, tesoro, dì a Richie che sono divertente!» disse con tono sicuro.

«Non sei divertente papà, sei piuttosto noioso» ammisi cercando ancora e sbuffando «Allora dove l'hai messa?»

«Bene, dite che sono noioso? Adesso usciamo tutti e ci divertiamo» affermò alzandosi dal tavolo e chiudendo i libri.

Niente come quella affermazione mi faceva venire i brividi e spaventare, chiusi il frigorifero allarmandomi e lo guardai spaventata.

«Scusa, papà, ero distratta» mi affrettai a dire con una risata nervosa «Sei divertente! Divertentissimo anzi! Dai diglielo anche tu Richie!» gli tirai una gomitata sorridendo.

«No, sorella, è noioso!» rispose lui non accogliendo il mio suggerimento di mentire.

«Visto? Adesso usciamo!» disse andando a prendere la giacca.

«Io devo aspettare papà Greg, che peccato» dissi con uno fintamente triste 

«Andiamo a prendere anche lui» disse con tono sicuro.

«Come andiamo a prendere anche lui?» ammisi incredula 

«Finalmente, amico!» esclamò Richie sorridendo.

«ABIGAIL! DOBBIAMO USCIRE!» urlò Oliver mettendosi la giacca.

Abigail scese dalle scale con faccia confusa mentre si sistemava la giacca e mi guardò interrogativa.

«Dove dobbiamo andare?» Chiese titubante e spaventata.

«A divertirci!» Esclamò Oliver prendendo le chiavi della macchina.

«Spero tu stia scherzando!» Esclamò lei incredula e scrutandolo «Oh, no, quella è la tua faccia seria. Chi gli ha fatto venire la crisi di mezza età?» chiese furiosa.

Come se fosse un sognoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora