Capitolo 22 (Christine's POV)

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Come ho detto nell'altra storia, vi consiglio vivamente di seguirmi sul mio profilo instagram: fabrizia_phoenix_windrunner (non sto raccattando follower, uso molto poco il social). Pubblico anticipazioni, oppure faccio sondaggi sulle mie storie, bloopers e anticipazioni di quando escono i capitoli. Visto che ho lettori locali volevo farvelo presente anche qui, per esempio la presenza di un personaggio specifico in questo capitolo è stato decretato da un sondaggio.

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Mi svegliai e sarei una bugiarda se non vi dicessi che non ho origliato nemmeno un po' della conversazione avvenuta la scorsa notte. Avevo sentito tutto ma senza capire. Abigail aveva portato il famoso Porter di cui mi aveva accennato Greg e la reazione di Oliver era stata piuttosto esagerata. Ma se dovessi descrivere Oliver lo descriverei come una persona esagerata, pragmatica e megalomane. Sono dovuta scappare subito di sopra appena Greg aveva annunciato di andare a letto. La situazione mi era parsa così: Abigail aveva portato Porter qui per iniziare a farci capire che forse ha trovato il famoso amore. Ma con lei è sempre così enigmatico. Nelle ultime settimane io e lei ci sentivamo molto e mi ha dato molti consigli e spesso si sfogava con me, e lo trovavo inusuale, ma avevo capito che non aveva molti amici e che Oliver per lei era semplicemente un fratello, molto distante dall'essere amico, sopratutto se reagisce cosa solo ad un accenno che ci fosse il famoso Porter in città! Nemmeno in casa, in città!

Scesi di sotto e trovai Abigail che mi preparava la colazione e avevo nel piatto qualcosa di strano, non riuscivo ben a capire cosa fosse. Sembrava una macedonia mischiata con un gelato e mandorle.

«Scusami?» chiesi confusa.

«Birchermüesli» disse Oliver da dietro di me con un accento tedesco quasi perfetto. «È uno dei miei piatti preferiti. Lo cucinava mamma quando doveva farsi perdonare da me. Abby?» chiese lui sedendosi affianco a me.

«È un piatto che contiene yogurt, fragole, mandorle, arance spremute, mele, fiocchi d'avena ecc... Oliver io non devo farmi perdonare proprio nulla, perché non me ne frega niente del tuo giudizio.» disse lei sospirando.

Iniziai a mangiare e in bocca era strano, sopratutto la consistenza del pasto però era molto buono. Non avevo mai pensato che la frutta secca come mandorle o nocciole si sposassero bene nello yogurt. Oliver mangiò e forse notai una dell'espressioni più lontane all'Oliver abituale. Sembrava amare veramente quel piatto. Finito corsi di sopra per prepararmi per andare a scuola, per fortuna era venerdì e sarei potuta stare tranquilla la mattina successiva. Chissà se un fine settimana può essere tranquillo con Abigail nei dintorni. Preparata e tutto scesi di nuovo sotto e notai un silenzio tombale nella cucina. Oliver ed Abby si stavano semplicemente guardando, spaventoso. Mi diressi verso scuola con lo stesso entusiasmo di un condannato a morte che si dirige verso la forca. Arrivata a scuola entrando notai che April non era al solito posto, nemmeno ieri era venuta. Avevo mandato dei messaggi e mi aveva risposto che doveva evitare di andare a scuola durante l'udienza perché il padre poteva vederla e andarla a tormentare lì. Volevo essere presente per lei ma non mi diceva mai dove alloggiava quindi mi limitavo a chiamarla e mandarle messaggi. Sospirai e presi i libri dall'armadietto e mentre andavo verso l'aula vedevo i muri affissi di manifesti che ti preannunciavano una festa nel fine settimana, ma non eravamo né alla fine del midterms e né tantomeno alla fine dell'anno. Che accidenti di festa era? Adesso arriva la parte dove io vi dica delle mie molteplici esperienze a riguardo delle feste scolastiche, quelle con reginetta e re del ballo e invece come potevate semplicemente intuire non ne ho avuta nessuna di queste esperienze. Una in particolare si, in istituto ma non potevamo ballare, non potevamo parlare, non potevamo bere alcol e via dicendo. Quindi si era trasformata in una festa di allegre statuine immobili sulla pista da ballo. Probabilmente non ci andrò, o forse si? Prima che potessi rifletterci veramente su andai a sbattere contro Aaron che aveva il manifesto del ballo in mano.

Come se fosse un sognoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora