Capitolo 21 (Gregory's POV)

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«Che sguardo forte caspita» commentò Micheal.

«Stento ancora a credere che abbia ventisei anni»  aggiunse Paul.

Mi girai a guardarli sorridendo. Se avessero visto lo sguardo di Oliver al nostro matrimonio non la avrebbero pensata allo stesso modo. A volte pensavo che usava lo sguardo duro per autodifesa ma entrare nella mente di Oliver era decisamente molto complicato, vorrei tanto dire di conoscerlo a questo punto ma conosco soltanto la punta dell'iceberg di quello che è Oliver, conosco sicuramente i comportamenti o pensieri di circostanza ma infondo non capivo il suo mondo interiore e lui non me ne faceva far parte. Era l'unica falla nella nostra relazione: la sua riservatezza. 

«Oh, ha anche sguardi peggiori, ve lo assicuro» dissi sorridendo e sospirando.

Avevo dolore a tutte le braccia, ero reduce da un intervento di sei ore dove sono stato in piede a reggere l'aspiratore. Volevo sciogliermi un po' ma dovevo assistere ad un intervento a minuti. Avevo gli occhi stanchi e tutte le articolazioni delle mani doloranti.

«Io mi chiedo perché voi gay siete così belli» disse Paul totalmente fuori contesto.

«Non credo sia del tutto vero» risposi ridendo

«Oliver ha una bellezza naturale, ma più che altro è elegante ma te Gregory sei bello come il sole. Ci sta qualche gene particolare?» commentò Micheal.

«Ma che cosa dite» replicai ridendo «State dicendo stupidaggini! Ho adocchiato spesso etero stupendi»

«Non ti crediamo. Chi è il più bello tra i due?» chiese Paul.

«Non rispondo a queste domande» commentai ridendo.

Vi dico per esperienza personale che succedeva piuttosto spesso che mi facessero domande di questo tipo e mi facevano sempre sorridere. Andai in sala operatoria e passai quasi l'intero pomeriggio in giro per sale e studiare qua e là nelle pause. Avevo chiesto se potevo uscire qualche ora prima che mi dovevo preparare per la cena di questa sera. Quando uscii dall'ospedale mi arrivò una chiamata inaspettata da Abigail. Già sentivo di dover mentire ad Oliver per questa situazione. 

«Abby?» risposi titubante.

«Ohi, zuccherino, mi serve un favore» annunciò con voce titubante.

«Abby... Ci sta Oliver per i favori» cercai di spiegarle mentre salivo in macchina.

«È importante, Oliver... Non me la sento, ti prego» disse con voce triste.

«Qual è il problema?»

«Mi devo sposare» disse portandomi un certo sgomento.

«Cosa?» chiesi incredulo.

«Mi serve che tu... Mi faccia da testimone»

«Spero tu mi stia prendendo in giro perché non sono bravo a comprendere e a subire scherzi, Abby»

«Greg... Devi venire qui a Zurigo a farmi da testimone» ripeté con voce sicura.

«Oh, santi numi» mormorai «Perché non inviti Oliver?»

«Non accetterebbe»

«Non é un buon motivo per escluderlo. Non posso mentirgli!»

«Sto scherzando, idiota» affermò scoppiando a ridere «Io? Sposarmi? Sei così dolce Greg davvero»

«Vai a quel paese Abigail!»

«Sei così fedele a quel pagliaccio, mi fai tenerezza. Mi serve se hai uno dei contatti dei vostri chirurghi del torace. Porter ha bisogno di una visita da uno competente» disse infine.

Come se fosse un sognoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora