Capitolo 32 (Oliver's POV)

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Il professore stava facendo una delle sue solite lezioni dove dovevi creare delle teorie, serviva per esercitarsi nella psicometria ecc... ecc... Non ero in vena di queste cose sinceramente parlando.

«... quindi per quale motivo secondo voi il paziente ha commesso l'adulterio?» chiese facendo picchiettare il pennarello sul palmo della mano.

«Perché è idiota» commentai rompendo la matita tra il pollice e l'indice.

Richie mi guardò sorpreso e cercò di fare la stessa cosa senza riuscirci. Roteai gli occhi sbuffando. Odiavo chi commetteva adulterio o tradiva eppure avevo una brutta sensazione a riguardo. Ero molto nervoso questi giorni, sempre teso perché Greg aveva smesso di parlarmi e ci vedevamo comunque poco. Era freddo e distaccato e solitamente non lo è mai. Non pensavo che avesse influenzato così tanto il mio lavoro e il mio giudizio.

«Idiozia non è un'ipotesi oggettiva, dottor Dixon» disse il professore sospirando.

«Sono d'accordo con Oliver, professore. Chi fa adulterio è idiota! Per me è un'ipotesi oggettiva» commentò Mallory facendo ridere tutti i presenti... Tranne il professore.

«Facciamo i seri, dovete cacciare fuori ipotesi oggettive, andiamo cervelloni, spremete le meningi che entro la fine della lezione voglio almeno una teoria!» ci rimproverò il professore.

«Mancanza di empatia» disse un ragazzo.

«Mancanza di empatia» ripeté il professore scrivendolo sulla lavagnetta. «Perfetto, continuiamo!»

«Bassa autostima» disse Emily facendo gioire il professore.

«Incapacità di controllare gli impulsi sessuali» disse Penny.

Il professore continuava a scrivere ma ero ancora distratto. Cercai di raccogliere di nuovo la concentrazione.

«Scusami professore, perché la colpa deve ricadere per forza sul paziente?» chiese girandosi imbarazzato «Non capitemi male, non sono a favore dell'adulterio, ma se fosse stato un comportamento del partner a scatenarlo?»

«Ottimo Richard!» esclamò il professore scrivendo.

Richie riusciva sempre a cacciare qualcosa di interessante che mi portava sempre al completamento di un caso. Sapevo che pensava anche le altre cose dette in precedenza dagli altri ma lui tentava sempre di dare il dettaglio più importante, quello cruciale. Era molto intelligente ed era difficile a vedersi per i comportamenti infantili che aveva. Sorrisi ed inizia a riflettere ed alzai la mano.

«Dicci tutto, Dixon» disse il professore sorridendo

«Vorrei creare una teoria» ammisi aggiustandomi gli occhiali «Il paziente soggetto ad alcuni comportamenti del partner e seguito dalla bassa autostima, che lo porta ad accettare ogni tipo di complimento o di azioni anche sessuali, venga indotto a tradire. L'ipotesi cruciale in questo caso è la bassa autostima. Il paziente sentitosi umiliato o inferiore per un comportamento specifico ha deciso di accettare avance da qualcun'altro pur sentendosi importante.»

«Ottimo dottor Dixon, ottima teoria.» disse il professore sorridendo «Per oggi basta, domani analizzeremo meglio questa teoria e ne creeremo un'altra»

Mi alzai sistemando tutto nella mia borsa e andai fuori seguito da Emily e Richie. Uscii alla scala antincendio. Cacciai il pacchetto di sigarette ed iniziai a fumarne una. Emily si andò a sedere su una delle scale sbuffando. Richie mi rubò una sigaretta da un mio pacchetto. Presto appena ispiravo nicotina nel mio corpo mi rilassai pian piano.

«Fratello, devo dirtelo, sei una testa e mezzo ma la tua idea di divertimento è veramente bislacca» disse Richie tra un tiro e l'altro.

La mia idea di divertimento non è bislacca, che fandonie! Eppure non era il primo che lo affermava.

Come se fosse un sognoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora