Capitolo 38 (Oliver's POV)

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Sono una persona che solitamente non mantiene la calma e la lucidità, sono abbastanza onesto da ammetterlo ma la cosa che mi faceva andare più in bestia tra tutte era Christine che andava a "parlare" con i suoi amici. Dopo il fatto di Lance non riuscivo a calmarmi. Restai a guardare attraverso la finestra della cucina mangiandomi le unghie.

«Chi fissi, ci sta qualche bel ragazzo fuori?» Disse Greg alle mie spalle mettendosi di fianco a me.

«Guardo solo il bel ragazzo che sta affianco a me» borbottai mettendomi a braccia conserte senza guardarlo.

«Oh, non farmi arrossire» rispose con poco entusiasmo.

«Christine... Non ancora torna» dissi ignorando il suo tono.

«Perché è uscita?» Chiese svogliatamente mentre apriva il frigo.

«Si, con quel... Aaron.» commentai girandomi verso di lui che si versava un bicchiere di latte fischiettando.

«È adolescente, falle fare quello che vuole con i ragazzi finché può» rispose bevendo

Probabilmente stavo lì in lì per sbottare -che novità eh?- che sospirai fino a sentire la disintegrazione dei miei polmoni. Lui mi guardò interrogativo, aveva i capelli spettinati e gli occhi stanchi, tutta la maglietta stropicciata per aver dormito sul divano.

«Vorresti dire che dopo si sposa e non potrà più divertirsi come una volta?» Incalzai guardandolo.

Lui mi guardò vacuo per qualche secondo prima di fare una faccia confusa per poi guardare in basso a destra con una smorfia per poi, successivamente guardarmi incredulo. 

«Sei diventato scemo tutto di un tratto?» mi chiese facendo una risata nervosa

Scoppiai a ridere e mi avvicinai a lui facendolo indietreggiare appena. Lo guardai dritto negli occhi tristemente e lui distolse lo sguardo velocemente girando la testa dall'altro lato.

«Sono scemo a dirti che hai dei begli occhi?» Decisi di aggiungere.

Non volevo insinuare nulla, forse era meglio così, ero condizionato da ciò che era successo a Christine, ero semplicemente paranoico. E poi mi dispiaceva metterlo così sulle spine, volevo solo che tornasse tutto normale, tutto com'era prima. Lui mi guardò sorridendo prendendomi una mano fra la sue. La sua mano tremava mentre stringeva la mia.

«Si, sei scemo perché i tuoi sono ancora meglio» disse a bassa voce senza guardarmi.

Gli accarezzai i capelli per poi allontanarmi per andare a prendere il cellulare sul tavolo per chiamare Christine. Almeno poteva avvisarmi se ritornava a mangiare o altro. Assente cercai il suo nome sulla rubrica quando Greg mi prese il telefono tra le mani sorridendo.

«Odiavo quando mia mamma mi chiamava in continuazione, lasciala in pace, dai» disse dandomi un buffetto sulla guancia.

«Non so se le devo preparare la cena, devo saperlo!» risposi con voce tesa.

«Le lasciamo qualcosa in microonde, stai calmo.» cercò di rassicurarmi lui con occhi dolci.

Questo bipolarismo mi uccideva. Passa dalla freddezza assoluta alla sua solita affettuosità e toni pacati. A volte non lo capivo, forse era solo stressato oppure nervoso per qualcosa, non potevo sapere sempre tutto. Lui mi sorrise e si sporse avanti per darmi un leggero bacio sulle labbra che mi lasciò stupito e confuso. Quel contatto non lo ricevevo da giorni. Storsi la bocca e lasciai che si occupasse lui della cena. Mi diressi verso la biblioteca per rispolverare un vecchio libro sul comportamento. Era senz'altro strano come si atteggiava, sicuramente nascondeva qualcosa e cerca di apparire naturale ma il corpo lo tradiva in continuazione. Per quanto volessi lasciare perdere non riuscivo a non pensare a cosa mi nascondesse. Dopo aver finito di mangiare restai sul divano ad aspettare Christine che non ancora rientrava a casa, mentirei se decessi che non sono nervoso. Forse in quel momento mi sentivo alla pari di tutti i genitori, non che non mi sentissi come uno di loro, ma spesso gli altri genitori mi snobbano, mi snobbano perché non condivido quei ventitré cromosomi come tutti gli altri. Ero sicuramente più genitore di tanti altri al mondo. Poggia la testa sul poggiatesta del divano stanco e sospirando.

Come se fosse un sognoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora