Riparare un cuore[6]

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14 febbraio.

Ancora una volta mi si avvicina per cercar di baciarmi, ma io mi ritraggo nuovamente.
-Cazzo-sbotta, facendomi sussultare-Ma siamo fidanzati o no?-continua e si alza dal divano-Mi tratti come se fossi un tuo cazzo di amico.

Mi alzo a mia volta e cerco con tutta me stessa di mantenere la calma: non posso rovinare tutto quello che sono riuscita a creare con tanta fatica

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Mi alzo a mia volta e cerco con tutta me stessa di mantenere la calma: non posso rovinare tutto quello che sono riuscita a creare con tanta fatica. Non adesso che finalmente sto scoprendo cosa sta succedendo. Devo farlo calmare, infondo so' che ormai prova qualche sentimento nei miei confronti. Devo tenere duro, anche se vorrei tirargli un pugno in faccia.
Posiziono la mia mano sulla sua:-Capiscimi Mat, per me è la prima volta e ne ho molta paura.
Gioco la carta della verginità, quando in realtà vorrei solo che non mi toccasse. Mi sto sforzando molto in questo momento e per aiutarmi penso che tra un paio di ore sarò accanto alla persona che vorrei veramente.
I suoi occhi si addolciscono e posiziona entrambe le sue mani sulle mie guance:-Non devi aver paura, andrà tutto bene.
-Riesci ad aspettarmi?-gli chiedo.
-Certo-risponde prontamente, per poi avvicinare il suo viso al mio e lasciarci su un bacio a stampo-Per tutto il tempo che ti serve-continua, mentre si allontana-Mi piaci davvero tanto.
-Anche tu.
Il suo sorriso migliora sempre di più:-Vado a prenderti una cosa, aspettami qui.
Ancora una volta annuisco e quando mi toglie le mani di dosso, sto quasi per saltare per la felicità, ma devo trattenermi.

Esce dalla stanza e io mi risiedo sul divano con il cuore che mi batte forte. Vorrei che tutta questa sceneggiata finisse al più presto. Odio trascorrere del tempo con lui. Detesto esser caduta nella sua trappola e aver creduto alla sua faccina D'Angelo da quattro soldi.
Sento vibrare il cellulare e la mia attenzione si focalizza sul suo cellulare, che ha lasciato sul tavolo, senza perdere altro tempo lo prendo nelle mie mani e ci leggo su il nome di Martina...
Non ci credo.
Non ci posso credere e per sicurezza gli sblocco il telefono, visto che scrive la sua password proprio sotto i miei occhi ci riesco facilmente. Di norma non lo farei, prima che mi scoprisse, ma su questo devo aver delle conferme.
Riesco a sbloccare il cellulare e vado sulla chat di questa Martina e quando riconosco che è veramente la ragazza con cui condivido la stanza, la stessa che Peter considera come una sorella, il mondo mi crolla addosso e una rabbia si impossessa di me. Quella brutta vipera ci ha tradito per tutto questo tempo! Si è introdotta nel gruppo facilmente ed è stata la spia di Rachele!
Rimetto a posto il telefono e cerco di calmarmi, il tutto inutilmente.
Matteo ritorna con in mano una rosa rossa con attaccato sopra un post-it arancione, me la porge e io cerco di sorridergli come meglio posso. Prendo il fiore nelle mie mani e leggo il foglietto: "Credo di essermi innamorato di te".
Quelle parole mi lasciano a corto di fiato, mi sento prosciugata da ogni forza positiva, ho solo tanta rabbia dentro di me che però non posso esternare se non voglio mettere in pericolo il mio piano. Così mi vengono gli occhi lucidi.
-Hey, non piangere-mi dice e si siede al mio fianco, per poi abbracciarmi.
Lui sta giocando al mio stesso gioco, ci sto solo perdendo tempo: mi sta usando per avvicinarsi al mio gruppo oppure non lo so, ma sono sicura che non prova quel sentimento nei miei confronti. Mi sta prendendo sonoramente per il culo e io non riesco più a sopportarlo. Ho saputo tutto ciò che mi serviva.



Una vita per essere amati // cole sprouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora