Entro in casa di mio padre e saluto Nicolas, uno dei domestici con cui ho legato quando alloggiavo qui, per poi salire le scale e andare nella camera dove dimora sia Martina che Ginevra.
Ho lasciato Soleil a casa mia che cucinava allegramente con mia madre, per venire qui e stare un po' in compagnia della ragazza di ghiaccio, la ragazza che ho visto crescere sotto i miei occhi.
Busso e quando sento "avanti" entro e mi ritrovo in una specie di appartamento più pieno di gente di quanto mi sarei aspettato: Martina, Ryan, Allison e la protagonista di tutto questo.Appena la mia piccola Martina mi nota il suo viso annoiato si trasforma del tutto, diventato un grande sorriso allegro, lascia il posto sulla poltrona e viene nella mia direzione per poi avvolgere le sue braccia intorno al mio busto.
-Come vanno le cose?-le chiedo, mettendo una mano sulla sua spalla e camminando verso quel trio strano.
La ragazza alza le spalle:-Non ho seguito molto.
Perché questa cosa non mi stupisce?
Mi libera dall'abbraccio e mi rivela di dover uscire con il suo ragazzo, proprio in questo momento.
-Sì-risponde-Ora.
-Ginevra ha bisogno di te-ribatto.
La ragazza mette la sua mano sul mio braccio e mi fa' una faccia dispiaciuta:-Non siamo amiche fino a quel punto, e poi ha già tutti gli amici di cui ha bisogno.
Non ribatto, in effetti è in buona compagnia, ma prima di lasciare andare in giro la mia piccola Martina le faccio le solite raccomandazioni e lei annuisce annoiata, mentre si osserva le unghie colorante. Alla fine, mi dà un bacio veloce sulla guancia e se ne esce dalla stanza.
Sospiro, è cresciuta così in fretta da quando è uscita dall'istituto. Lei è stata molto più brava di me ad ambientarsi e mettersi allo stesso passo degli altri: adesso ha i suoi amici, il suo gruppo. Mi sembra che non abbia più bisogno di me, e a dirla tutta mi manca passare del tempo con lei, ma so che devo lasciarla andare; quando avrà bisogno di me saprà dove trovarmi e la stessa cosa vale per me.Cammino e raggiungo il "salotto" di questo appartamento dove si trovano i tre che stanno parlando: Allison seduta comodamente su una poltrona e Ryan in piedi davanti alle due.
-Ciao-mi intrometto e mi siedo al fianco della ragazza dai capelli arancioni.
-Ciao Peter-mi restituisce il saluto la ragazza al centro delle attenzioni di tutti.
Da quando Verity ha fatto scoppiare lo scandalo l'attenzioni di tutti girano tutte su' questa piccola ragazza che vuole dimostrare di essere più forte di tutti.
L'ho vista arrabbiarsi in mensa contro il suo ragazzo, ma non l'ho mai vista versare una sola lacrima. Anche in questo momento sta dimostrando la sua forza di carattere, ma quanto resisterà?
-Dobbiamo fargliela pagare-sbotta Ryan portando l'attenzione di tutti su di lui. È molto arrabbiato, forse di più di quella che dovrebbe esserlo-Non può passarla liscia. Non lo permetterò.Resto sbalordito e sto per ribattere e cercare di calmare gli animi, ma un'altra voce femminile mi precede.
-Ryan, lascia andare la rabbia-gli ordina la bionda accavallano le gambe-Non c'è ne bisogno-lo rassicura-Quei due scoppieranno presto, non sono fatti per stare insieme.
-Cosa ne puoi sapere tu?-sbotto a mia volta non riuscendomi a trattenere. Mi dà altamente fastidio quando Allison si comporta in questa maniera.
Gli occhi della ragazza si puntano su di me:-Si vede, sono troppo simi...
-Secondo me starebbero bene insieme-dichiaro e poi punto la mia attenzione su Ginevra-So' quanto ci tieni a Liam, ma la vostra storia non andava già bene da un po'.
-Questo non è buon motivo per tradire-ribatte Allison.
-E tu che ne puoi sapere?-domando stizzito-Tu non ti sei mai stata innamorata-la accuso, sapendo benissimo che la avrei ferita, torno da Ginevra-Tu eri innamorata di Liam?
Ginevra abbassa gli occhi e propio come la sua amica, qui presente, anche lei non sa' cosa voglia dire la parola amare: non si è innamorata di Liam.
E che senso aveva portare avanti una storia che non ha futuro?-Allison-richiamo la ragazza bionda-Ricordi la nostra conversazione dell'altro ieri?-le chiedo e lei, malvolentieri, annuisce-Che senso avrebbe continuare una relazione se dopo tutti questi mesi non c'è amore?-domando rivolto alla ragazza in questione-So' che ci tieni a Liam, ma forse ci tieni in una maniera diversa da quella in cui credi-le rivelo con tutta la calma del mondo-So' che adesso sei arrabbiata, ci sta, ma se davvero gli vuoi bene e non vuoi perderlo ti consiglio di trovare la forza di parlarci.
Le metto una mano sulla spalla e lei torna a guardarmi direttamente negli occhi senza una vera espressione in viso. Le sorrido timidamente per poi alzarmi e mettermi al fianco di Ryan ancora a braccia conserte.
-Sei un bravo amico-affermo incontrando i suoi occhi verdi-L'ho sempre saputo-dichiaro e gli sorrido-Solo meno intensità.
-Le ha fatto del male-borbotta.
-Conosci Liam, Ryan-lo rimprovero-Sai che non lo avrebbe mai fatto a posta.
Prima che Ryan o io incominciamo a discutere interviene la voce di Ginevra:-Gli parlerò, lui lo farebbe, se fosse stato al mio posto.
Sono felice che Ginevra sia arrivata a questo punto. Ho sempre saputo che lei fosse più intelligente delle altre persone e me lo dimostra sempre, in qualche modo.
Sorrido e quando sto per parlare non ci riesco a causa, questa volta, del mio telefono che inizia a squillare.Lo prendo nelle mie mani e appena leggo chi è la persona che mi sta chiamando mi scuso con le persone nelle stanza e mi allontano di qualche passo, per poi rispondere alla chiamata.
-Ciao Peter, spero di non averti disturbato-inizia timidamente e questo mi fa' sorridere leggermente.
-Non disturbi mai, lo sai-la rassicuro.
Non riesco proprio a non sorridere, è così naturale.
-Bene-dice-Puoi venire da me?-domanda-Devo andare a fare una visita al bambino, e vorrei che ...
-Certo-le rispondo senza nemmeno farla finire-A tra poco.
-A tra poco-conclude e chiude la chiamata.
Mi giro e trovo ad aspettarmi la ragazza dai capelli biondi che mi guarda a braccia incrociate e un sopracciglio alzato: mi sta giudicando e non in modo positivo.
La supero e vado a congedarmi da Ginevra e Ryan.
-Se hai bisogno di me, sai dove trovarmi-la informo sedendomi di nuovo al suo fianco.
-Si, stai tranquillo-dice per poi distogliere lo sguardo.Mi alzo dal posto e mi muovo verso l'uscita dalla stanza, ma prima c'è un'ostacolo da superare: Allison. La supero, ma appena faccio due passi nel corridoio sento aprire la porta e poco dopo la sua voce.
-Sei uno stolto-mi accusa e io mi fermo sul posto, mi giro per guardarla-Non tornerete insieme, non illuderti.
-Io non voglio tornare con lei-mi difendo arrabbiandomi-Voglio starle accanto perché aspetta il mio futuro nipotino, e la voglio aiutare visto che mio fratello non ne vuole sapere.
Corrugo le sopracciglia:-Che buoni propositi.
Annuisco e sto per girarmi, ma la sua voce ancora una volta parla e richiama la mia attenzione.
-Peter-richiama e fa' un passo nella mia direzione-Non dire più che non so' cosa vuol dire amare una persona, perché io lo so più di te. Io ti ho aspettato per tanto tempo, io ti ho amato con tutto il mio cuore, io amato come tu non amerai mai-mi accusa avvicinandosi sempre di più, arriva a una distanza minima-Io ho sofferto per amore e, per amore, sono rinata. Quindi tra di noi sono io quella che sa' di più cosa voglia dire amare.Sorrido vittorioso, mentre osservo i suoi occhi estremamente dolci: è strano come riesca ad essere bella anche quando è arrabbiata. È una bellezza unica.
Metto una mano sulla guancia di Allison e, anche se non lo vorrebbe far vedere, si è irrigidita di colpo. Con il pollice le accarezzo la guancia e non posso fare a meno di osservare i suoi occhi castani. Credo che potrei perdermi in essi.
Avvicino il mio viso al suo per poi dirigermi verso il suo orecchio, prendo un profondo respiro del suo buon profumo, infilo la mano dalla sua guancia nei suoi capelli e sento la sua pelle diventare d'oca.
-Se sai tanto cosa vuol dire amare, allora sai perfettamente che non potrai mai amare Enea-la accuso e proprio in quel momento Allison si riprende e mette le sue mani sul mio petto e si allontana da me.
Faccio ricadere il braccio lungo al mio fianco, la continuo a guardare per pochi secondi per poi decidere di smetterla di perdere tempo e dirigermi verso l'uscita di questa villa.Mentre scendo le scale incomincio a sentire degli schiamazzi, li seguo e arrivo al salone dove trovo tutta la squadra di basket, amici di Felix. Quest'ultimo è lì e si sta divertendo tranquillamente, come se non avesse nessuna responsabilità.
Io so' che un giorno se ne pentirà profondamente, e purtroppo quando vorrà recuperare il tempo perso sarà troppo tardi.
Saluto Nicolas e esco dalla casa pronto per aiutare Chiara e il mio futuro nipotino.
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Una vita per essere amati // cole sprouse
RomanceCome ricominciare? Peter riuscirà ad innamorarsi di nuovo? Riuscirà a essere felice? Come sarà il suo futuro ?